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Concorso polizia penitenziaria: al via le domande

Polizia penitenziaria che apre un lucchetto

Già da qualche giorno, ovvero dallo scorso 11 marzo, si possono presentare le domande di iscrizione al concorso per allievi di polizia penitenziaria. I posti disponibili sono 2568. Il concorso 2024 è stato aperto a circa un anno di distanza dall’ultimo, datato 2023. In quella occasione i posti disponibili erano meno ma le motivazioni restavano le stesse: la necessità di ampliare l’organico di sicurezza nelle carceri, sempre più affollate (non di rado, sovraffollate) e difficili da governare in sicurezza. Il bando è aperto a uomini e donne.

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Aperture disponibili e loro suddivisione

Come già specificato, i posti disponibili sono numerosi, ben 2568. Essi si suddividono in due concorsi differenti, all’interno dello stesso bando. Ciò potrebbe generare confusione. Vediamo allora le specifiche, al fine di fare chiarezza. I primi 1541 posti sono riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) in servizio da almeno 6 mesi alla scadenza della data di presentazione. Parliamo di volontari che saranno congedati al termine della ferma annuale e hanno priorità nella selezione, per via dell’esperienza già maturata. Queste 1541 figure saranno 1156 uomini e 385 donne. Lo stesso concorso sarà aperto anche ai volontari in ferma prefissata quadriennale VFP4, in servizio o congedati. Di fatto, una buona parte dei nuovi componenti della polizia penitenziaria proverrà dal serbatoio dei volontari in ferma prefissata.

Il secondo concorso pubblico compreso nel bando 2024 per nuovi agenti di polizia penitenziaria si rivolge a 1027 cittadini italiani. 770 di questi saranno uomini e 257 donne. In aggiunta, tutti i posti del primo concorso non coperti per assenza di volontari aventi diritto saranno coperti da idonei, non vincitori, provenienti dal secondo. L’ordine che farà fede, naturalmente, sarà quello di arrivo nella relativa graduatoria finale di merito, maschile e femminile. Si tratta dunque di una ghiotta opportunità per chi desideri entrare in polizia penitenziaria o trovare un impiego nelle Forze dell’Ordine.

Requisiti necessari per partecipare al bando di polizia penitenziaria

Quali sono i requisiti richiesti per poter presentare domanda e partecipare a questo bando? Innanzitutto occorre essere cittadini italiani. In secondo luogo, è necessaria un’età compresa tra 18 e 28 anni. La soglia massima non dovrà essere stata raggiunta alla data del 10 aprile prossimo, quella in cui si chiuderà la finestra valida per inviare la propria candidatura. Di fatto, dunque, non possono prendere parte alla selezione cittadini che abbiano più di 27 anni. La barriera dell’età è più flessibile per i volontari in ferma prefissata. Essi potranno infatti candidarsi fino a 30 anni, a seconda di quanto abbiano iniziato il loro periodo di ferma.

Oltre a questi requisiti, è indispensabile godere di diritti civili e politici, possedere qualità morali e di condotta, essere idonei dal punto di vista fisico, psicologico e attitudinale.

I partecipanti al secondo concorso, quello non riservato a chi abbia un passato – o un presente – nel servizio di volontariato delle forze armate, dovranno inoltre possedere un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta loro l’iscrizione a corsi di laurea previsti da Università statali o legalmente riconosciute. Una simile formazione è richiesta anche a chi si candiderà ai posti riservati, con la particolarità che a candidati in servizio, o in congedo, al 31 dicembre 2020 si chiederà un diploma di scuola secondaria di primo grado mentre a quelli arruolati a partire dal primo gennaio 2021 uno di secondo grado.

Polizia penitanziaria: un secondino si occupa della sicurezza di un recluso
Aperte le domande per il concorso di polizia penitenziaria

Esclusi dal concorso

Chiunque sia stato destituito dall’impiego in una pubblica amministrazione o abbia riportato una condanna a pena detentiva per delitto non colposo resterà estromesso dal concorso. Similmente, ogni individuo sottoposto a misure di prevenzione sarà automaticamente escluso dal bando. Ulteriori dinieghi all’accesso riguarderanno chi abbia svolto servizio nelle Forze Armate solo come volontario in ferma breve o volontari in ferma annuale. Stesso discorso per i volontari in ferma prefissata quadriennale in rafferma biennale e chi sia decaduto da altro impiego presso una Pubblica Amministrazione. Quest’ultimo requisito è regolamentato dal decreto presidenziale del 10 gennaio 1957 (articolo 127, lettera d, numero 3).

Selezione e presentazione domande per il concorso di polizia penitenziaria

Come in ogni concorso pubblico, la selezione si articolerà in più fasi. Dapprima bisognerà superare una prova scritta di esame relativa ad argomenti di cultura generale e materie oggetto dei programmi della scuola dell’obbligo. In seguito si terranno delle prove fisiche, volte a misurare forza e resistenza. Tipicamente, si mette il candidato alla prova nel salto in alto, nei piegamenti sulle braccia e nei 1000 metri di corsa piana. Accanto a queste prove, occorrerà sostenere anche un test attitudinale e alcune rapide visite mediche.

La domanda di ammissione si potrà compilare fino al prossimo 10 aprile, esclusivamente online, redigendo l’apposito form rintracciabile nella scheda di sintesi del concorso, posto sul sito istituzionale del Ministero della Giustizia. Per accedere occorrono SPID o carta d’identià elettronica. È inoltre necessario disporre di una casella di posta elettronica certificata (PEC) personale.

Al completamento del modulo di ammissione, il candidato riceverà un PDF contenente il proprio numero identificativo, la data e l’ora della presentazione della domanda. Questo documento andrà esibito il giorno della prova scritta. A chiunque si dovesse presentare sprovvisto del PDF sarà impedita la partecipazione ai test.

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