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Interessi passivi bancari: cosa sono e come gestirli?

Interessi passivi bancari: cosa sono e come gestirli

Gli interessi passivi bancari si applicano alle operazioni di prestito, oppure per calcolare quanto costa il mutuo. Infatti, se chiedi questi strumenti finanziari per comprare casa o per venire incontro a degli imprevisti con un finanziamento di piccolo importo, pagherai l’importo che hai ricevuto in prestito più un interesse che si calcola prima della firma del finanziamento. L’istituto di credito o la società finanziaria che si occupa di darti i contanti ti darà anche un prospetto di rate da pagare per poter concludere il finanziamento. Nelle rate troverai anche gli interessi passivi. Cosa sono e come si calcolano per non restare impreparato quando hai l’addebito sull conto corrente? Per aiutarti ti abbiamo inserito in questa guida alcuni consigli per gestire al meglio questi interessi ed evitare di ritrovare amare sorprese sul conto, anzi per usare questi interessi a tuo vantaggio.

Come si calcolano gli interessi passivi sul conto corrente

Come si calcolano gli interessi passivi sul conto corrente
Dollari

Gli interessi passivi bancari sono composti da due parti. La prima è il profitto netto dell’istituto di credito o della società finanziaria – dipende da chi eroga il finanziamento – sull’operazione. Infatti, se un’azienda nel settore finanziario di questo tipo dà in prestito del denaro senza interesse, non ha convenienza a procedere con l’operazione, perché riceve quello che ha prestato e così il suo profitto sull’operazione è a zero. La seconda è il rimborso dei costi sostenuti dalla banca o dalla società per fornirti dei servizi. Oltre al costo del denaro – anche le banche devono pagare dei tassi d’interesse alla Banca Centrale Europea – ci sono anche dei costi accessori legati all’incasso rata, all’istruttoria e alle fasi di gestione del prestito.

Se nei finanziamenti a tasso fisso gli interessi passivi sono sempre dello stesso importo e sono inseriti nelle rate per rimanere costanti nel tempo, chi ha un finanziamento a tasso variabile – anche con tutti gli strumenti di protezione del caso come il mutuo con CAP o con un limite sull’importo della rata – deve fare i conti con gli interessi passivi per evitare che il conto va in rosso perché non ci sono abbastanza soldi per coprire la rata del prestito, con tutti i rischi finanziari del caso. Per evitarlo, ecco qual è il calcolo che la banca o la società finanziaria effettua per calcolare gli interessi sull’operazione finanziaria di un mutuo a tasso variabile con piano di ammortamento alla francese:

Interessi passivi = Capitale residuo x Tasso di interesse annuo : Numero di rate annue.

Mettiamo dei numeri di esempio per fare chiarezza prendendo come riferimento un mutuo di 100 mila euro.

100 mila x 5% all’anno : 12 rate all’anno.

Il risultato sarà:

5.000: 12 = 416,66 euro

Questi interessi sono da considerare all’anno per la prima rata. Infatti, quando dovrai calcolare l’importo della seconda rata, la quota capitale totale del prestito non sarà più 100 mila, ma da questa somma dovrai togliere quanto hai già pagato come quota capitale. Per trovare questa voce nella rata, devi togliere dall’importo della prima rata gli interessi passivi che hai appena calcolato. Nel nostro caso avrai:

635 euro (importo rata di esempio) – 416,66 (interessi appena calcolati) = 218,34 euro.

Per sapere quanto ti manca da restituire come quota capitale del prestito o quanto manca per completare il finanziamento, ti basta sottrarre l’importo della quota capitale della rata all’importo ricevuto in prestito. Così avrai:

100.000 – 218,34 = 99.781,66 euro.

Questo ultimo importo servirà per calcolare le rate successive.

Quando vengono addebitati gli interessi passivi sul conto corrente

Quando vengono addebitati gli interessi passivi sul conto corrente
Denaro

Gli interessi passivi bancari si pagano con la quota capitale mensile. Infatti, quando l’istituto di credito procederà per addebitarti la rata del finanziamento, pagherai insieme la quota capitale e i relativi interessi. Nei piani di ammortamento con l’applicazione del tasso variabile la quota capitale e la quota degli interessi possono cambiare in base al tipo di ammortamento. Infatti, ci sono soluzioni dove si pagano prima gli interessi e solo dopo il capitale effettivamente da restituire, oppure si procede al contrario, partendo dal capitale e terminando il pagamento con gli interessi maturati. Qualunque sia la metodologia scelta, la banca o la società finanziaria che eroga il finanziamento è tenuta a informarti sulle caratteristiche del piano di ammortamento e su quale voce stai pagando per prima, oppure se le stai pagando entrambe.

La soluzione più comune è quella di cambiare le percentuali tra quota capitale e quota interessi all’interno della rata. L’obiettivo è tenere costante l’importo finale della rata e dare così una mano a far quadrare i conti in famiglia. Come gestire la situazione per trasformare gli interessi passivi in un’opportunità?

Come si fa a calcolare l’interesse sul conto

Come si fa a calcolare l'interesse
Banconote

Quando hai un conto corrente bancario l’istituto di credito è tenuto a darti un interesse che si calcola in base ai fondi presenti sul conto. Questo è uno dei motivi per cui non si lascia mai il conto scoperto, oppure si preferisce avere anche un conto deposito che ti dà diritto a ricevere un interesse. Questi interessi maturano con una percentuale, che può essere da centesimi di punto percentuale – come avviene quando trovi sulle brochure informative del conto lo 0,5% come indicazione di interesse per il conto – fino a 3 punti percentuali. Fai riferimento alle percentuali indicate sul tuo contratto per l’apertura del conto per sapere quali sono gli interessi esatti a cui hai diritto ogni anno. La formula da utilizzare per capire a quanto hai diritto è

Interesse = (Capitale depositato x tasso di interesse netto annuo x tempo in giorni) : 36500

Ecco la stessa formula con numeri di esempio per fare chiarezza:

10000 euro x 1% x 40 giorni : 36500

Purtroppo, questo tipo di interesse non è mai molto. Infatti è pari solo a 0,10 euro all’anno. Rende però l’idea di come puoi realizzare degli investimenti che ti permettono di completare prima il mutuo o il prestito con formule di estinzione anticipata. Disponi di un portafoglio investimenti che ti permetta di ottenere dei rendimenti per ridurre gli interessi sul tuo prestito e una liquidità aggiuntiva per evitare di richiedere ulteriori prestiti!

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