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Mappa del credito in Italia: secondo il crif un italiano su due ha un finanziamento in corso

giovane coppia che richiede un finanziamento ad un istituto di credito

In Italia l’accesso al credito è abbastanza diffuso e molte persone hanno almeno un tipo di finanziamento in corso. I dati del CRIF (Centrale Rischi Finanziari) suggeriscono che una percentuale significativa della popolazione abbia o abbia avuto esperienza con prestiti, mutui o altre forme di finanziamento. Diamo dunque uno sguardo ai dati della mappa del credito crif aggiornata al primo semestre 2023.

Le ragioni per cui così tante persone hanno un finanziamento possono essere l’acquisto di beni di consumo durevoli come auto o elettrodomestici, l’accesso all’istruzione superiore tramite prestiti per gli studi, l’acquisto di una casa attraverso mutui ipotecari e altro ancora. Secondo la mappa del credito crif, oltre la metà della popolazione in Italia (51,4%) ha un contratto di credito rateale attivo. Non solo, ma cresce anche l’importo medio delle rate per mutui e prestito con una media di 322 euro al mese, ovvero il +5,6%. In crescita anche l’esposizione media residua: 34.875 euro (+9,3%).

Sempre guardando ai dati della mappa del credito crif, più della metà dei contratti attivi è rappresentato da prestiti finalizzati (51,3%), mentre il 29,4% dai prestiti personali e il 19,3% dai mutui.

Questi dati in positivo sorprendono a causa dell’incertezza generale del contesto economico in cui ci troviamo a seguito alle guerre in corso e al rialzo dei tassi di interesse e all’inflazione che continua a pesare sulle famiglie italiane. Nonostante ciò, gli italiani non hanno smesso di chiedere prestiti agli istituti finanziari.

mappa del credito crif: un italiano su due ha un finanziamento attivo
in calo i mutui e in aumento i prestiti personali

La mappa del credito crif si avvale anche dei dati di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie sempre gestito dal crif. Dall’analisi di questi dati risulta che nella prima metà del 2023 si è ulteriormente allargata la platea degli italiani che hanno un contratto di credito attivo, oltre la metà della popolazione, ben il 51,4% (+11,8% rispetto al 2022). I prestiti sono cresciuti esponenzialmente rispetto ai mutui con il +12,3% in corso e +11,9% di contratti attivi.

Mappa del credito crif: chi sono coloro che accedono al credito

L’ultimo aggiornamento della mappa del credito crif mostra una situazione piuttosto composita a livello regionale a causa delle diversità economiche e sociali sul territorio. I vari fattori che influenzano i dati mostrano la capacità di ricorrere al credito per finanziare l’acquisto di un’abitazione o le proprie spese correnti, la capacità reddituale e di risparmio delle famiglie, il diverso costo degli immobili o la tendenza ad allungare la permanenza nell’abitazione di famiglia, la diversa intensità della ripresa dei consumi e del mercato immobiliare, e altri.

La regione con la quota più elevata di popolazione con almeno un rapporto di credito attivo è la Valle d’Aosta, con il 61,7% del totale, seguita dalla Toscana (con il 57,8%) e dal Lazio (con il 56,1%). All’estremo opposto della mappa territoriale si colloca il Trentino-Alto Adige, regione in cui solamente il 29,8% della popolazione risulta avere almeno un rapporto di credito attivo, preceduto dalla Basilicata (con il 41,5%) e dalla Campania (con il 44,1%).

Per quanto riguarda la rata mensile, invece, è il Trentino a vincere il primato con 414 euro di media seguito dalla Lombardia (376 euro) e dal Veneto (363 euro). Seguono l’Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia, rispettivamente con 348 e 343 euro. In queste regioni però c’è un numero di mutui più alto che ha importi più alti rispetto ad altri finanziamenti. Questo ranking mostra che in queste regioni, la popolazione può permettersi di rimborsare una rata più elevata avendo un reddito disponibile più elevata della media italiana.

Per questo stesso motivo al Sud e nelle isole le rate sono più esigue, come in Calabria con 262 euro di media, in Molise (264 euro) e in Sardegna (269 euro). Questi dati della mappa del credito crif vanno ad incidere anche sull’esposizione residua ancora da rimborsare, va da sé che le regioni del Nord che hanno importi maggiori hanno di più da pagare.

I dati della mappa del credito crif ci mostrano anche chi sono gli italiani che hanno finanziamenti in corso e sono per la maggiore persone dai 30 ai 60 anni e 3 su 4 si trovano nella fascia 41-50 mentre solo 1 su 4 nella fascia dai 18 ai 30 anni. Più della metà sono uomini con il 58,5% con una media di contratti attivi pari a 1,2. Le donne invece tendono di più a richiedere mutui. Infine, gli over 60 sono coloro che utilizzano meno il credito e hanno una maggior propensione all’utilizzo dei prestiti personali.

In generale si è registrato un rallentamento dei flussi di credito erogato alle famiglie a causa dell’impatto economico ma sono dati comunque in positivo. I mutui invece hanno risentito dell’aumento dei tassi di interesse imposti dalla Bce.

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