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Le case mobili e i prefabbricati pagano tasse?

una casa mobile in movimento

Le case mobili pagano tasse? La domanda sembra avere una risposta scontata, ma non è così. Infatti, chi ha una casa mobile o un prefabbricato deve pagare il canone Rai, non pagano la Tari per i rifiuti perché pagano le tasse per l’IMU se risulta come seconda casa. In più, una casa mobile non comporta una rendita catastale o una tassa in caso di vendita. In alcuni punti, la legge vede la casa mobile o il prefabbricato come un appartamento, mentre in altri si predilige la parte mobile, cioè il fatto che è un bene che si può spostare. Per questo, alcune tasse – soprattutto dovute all’uso che se ne fa – si pagano, mentre altre – relative all’investimento e all’eventuale rendita – non si pagano. Per fare chiarezza, ecco che cosa dice la legge su queste abitazioni e come orientarsi.

Cosa dice la legge sulle case mobili

Cosa dice la legge sulle case mobili
Camper

La legge fa una distinzione netta tra una casa mobile e un prefabbricato ancorato al terreno. Quali sono le maggiori differenze? Quando si compra una casa prefabbricata o una casa mobile, si paga l’Iva in 3 modi diversi:

  1. Il 4% se è prima casa non di lusso e inserisce la casa mobile come luogo di residenza;
  2. Il 10% per i lavori di costruzione/ristrutturazione;
  3. Il 21% per il terreno edificabile. Se usi una casa mobile con camper, allora pagherai l’occupazione del suolo al proprietario, che pagherà a sua volta la tassa per il suolo.

La vendita di una casa mobile non comporta Iva, ma ci sono le imposte di registro dell’8%, oltre a quelle catastali e ipotecarie dove previste. Le case prefabbricate hanno l’Iva unica sull’importo del prodotto e possono darti diritto alle detrazioni se migliori l’efficienza energetica o riduci l’occupazione di suolo con l’installazione della casa. Le case mobili pagano l’IMU per la gestione dei rifiuti anche se non sono ancorate al terreno, perché l’idea è che quando sei nella tua casa mobile usi il servizio di smaltimento. Un discorso simile si può fare anche per il canone Rai, che si paga anche se non vedi i programmi della TV pubblica. Se hai già una prima casa, puoi scegliere di affittare il prefabbricato o la casa mobile per non pagare i costi eccessivi di una seconda casa e ottenere un reddito extra. Ricorda di aggiungere nei costi anche quelli comunali per l’allaccio alla rete luce, gas e acqua e per il permesso a costruire.

Quanto si paga di tasse sui prefabbricati

Quanto si paga di tasse sui prefabbricati
Campeggio

Non importa se la tua casa è mobile o un prefabbricato: se vuoi ancorarla devi avere le carte in regola e pagare le tasse dovute. Le imposte in questione riguardano soprattutto i Comuni, ma non ci sono delle tasse previste per le rendite immobiliari. Infatti, anche se vendi la tua casa mobile, non dovrai pagare le eventuali plusvalenze. Una casa mobile ha alcuni costi, quali:

  • le utenze. Sì, ci sono anche le utenze di acqua, luce e gas, oltre ai costi di allaccio;
  • le fognature;
  • i materiali per la costruzione;
  • i costi per la manodopera e la progettazione;
  • le spese per le autorizzazioni e i permessi.

Ora vediamo quali sono i permessi e le autorizzazioni che servono per una casa mobile o per un prefabbricato.

Quali permessi e autorizzazioni servono per una casa mobile

Quali permessi e autorizzazioni servono per una casa mobile
Casa mobile

Il problema non è tanto se le case mobili pagano tasse, ma quante autorizzazioni e permessi servono per la tua casa mobile. Infatti, per una casa prefabbricata avrai bisogno di:

  • terreno edificabile con relazione geologica;
  • relazioni e piani generali per la sicurezza nel cantiere per costruire la casa prefabbricata;
  • concessione edilizia;
  • comunicazione di inizio e fine lavori al Comune;
  • comunicazione sui direttori dei lavori;
  • deposito del progetto al Genio Civile.

La ditta incaricata dei lavori deve chiedere al Comune anche il certificato di abitabilità. In più, servono documenti come l’attestato di qualificazione energetica, il collaudo strutturale e la dichiarazione di conformità con superamento delle barriere architettoniche. Nei progetti dovrai inserire anche le fognature e registrare la casa prefabbricata o mobile al Catasto. Ricorda che per evitare questa pratica l’immobile non deve superare gli 8 metri quadri. Con tutte le carte in regola è più semplice vendere la casa mobile o il prefabbricato o affittare.

Conviene scegliere una casa mobile o un prefabbricato per risparmiare? La risposta semplice è “No“. Infatti, i costi per le utenze ci sono comunque e una casa mobile, per quanto attrezzata, non può essere comoda come un appartamento collegato alle fognature e con una camera dedicata alla cura personale. È anche vero che chi ama vivere all’aria aperta e ha un piccolo terreno edificabile, magari adora anche viaggiare, trova in questa soluzione pratica un modo semplice per vivere come vuole in piena libertà. La casa mobile può essere una possibilità di investimento e di rendimento quando si parla di affitti brevi, ma la vendita – anche se con tasse in più – conviene con un appartamento tradizionale.

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