La delega conto corrente in caso di morte è un documento che l’intestatario del conto dovrebbe dare, insieme alle sue volontà per testamento, per agevolare gli eredi. Infatti, se questo documento non c’è, ti ritrovi costretto a dimostrare in banca che sei l’erede di quella persona e, se non sei l’unico, potrebbero essere necessari diversi documenti. Ecco le risposte alle domande più frequenti su questa pratica.
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Quando una persona muore si blocca il conto corrente
Anche se la persona è morta ed esiste una delega conto corrente in caso di morte, la banca non è tenuta a vigilare su eventuali operazioni sul conto finché un erede non informa che la persona intestataria del conto non c’è più.
L’istituto di credito può anche chiedere il pagamento di bolli alla persona che è venuta a mancare se non è a conoscenza del fatto. Il denaro resta disponibile sul conto, ma questo è molto pericoloso per la tua eredità. Infatti, chiunque ha la carta di credito e il PIN può procedere a prelievi indebiti.
In ogni caso il conto corrente non si blocca e continua a operare con addebiti anche nel caso in cui ci sono degli addebiti diretti tramite RID. La pratica di informare la banca va fatta subito, o non appena possibile, così come le comunicazioni all’Inps, per evitare ulteriori disguidi e perdere quanto presente nel conto corrente per addebiti che si potevano evitare.
In più, la banca va informata se la persona che è venuta a mancare ha dei debiti. Infatti, se il defunto non ha completato i pagamenti per il mutuo della casa, gli eredi devono informare subito la banca per evitare che il debito passi a loro.
Di solito le banche inseriscono una polizza assicurativa che completa i pagamenti in caso morte, ma è compito dell’erede vedere se nel contratto del mutuo questa polizza è stata attivata e come.
Chi deve avvisare la banca in caso di morte
In ogni caso sono gli eredi che devono informare la banca che la persona intestataria del conto corrente è venuta a mancare. Infatti, anche se ci sono degli atti pubblici, come un testamento o un funerale, l’istituto di credito non ha l’obbligo di informarsi. In più, nemmeno altri enti che intervengono, come il Comune, hanno l’obbligo di informare gli istituti di credito.
Se sei erede legittimo, hai l’obbligo di inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’istituto di credito (oppure una PEC) spiegando che:
- Sei erede dell’intestatario del conto. Inserisci anche i nomi degli altri eredi dove presenti;
- I dati del conto della persona che non c’è più.
- I dati relativi al testamento. Indica la data del testamento, il tuo grado di successione, e la data della delega se ce l’hai.
Allega i tuoi documenti di riconoscimento con la tessera sanitaria, il certificato di morte, il testamento e la delega dove presente: il tutto deve essere in copia. L’istituto di credito ti indicherà quando presentarti per completare la procedura.
Cosa succede quando muore uno dei due cointestatari
In questo caso la delega conto corrente in caso di morte serve a poco, perché tutto dipende dal tipo di intestazione del conto. Ecco i casi comuni:
- Caso cointestazione conto di tipo “And”. In questo caso tutto va al cointestatario in vita, come spiegato anche in un articolo dedicato del Corriere;
- Caso cointestazione di tipo “O”. In questo caso quanto presente sul conto si divide a metà, salvo diverse disposizioni per contratto. La prima parte va alla persona ancora in vita, l’altra si divide tra gli eredi. Supponendo un caso dove moglie e marito hanno il conto cointestato di tipo “O” e il marito viene a mancare, la moglie ottiene il 50% di quanto presente sul conto più la metà della parte restante se ci sono figli o altri eredi. Senza altri eredi, il conto passa direttamente a lei senza ulteriori documenti, ma deve informare la banca che il marito non c’è più e che si deve cambiare l’intestazione.
Quando decade la delega di un conto corrente
Se hai a tua disposizione delle deleghe che sono state firmate prima della morte della persona casa, sappi che quelle deleghe non valgono più nulla. Infatti, una volta che la persona viene a mancare, se la delega non è all’interno delle ultime volontà e non viene registrata come tale, non serve a niente ed è considerata nulla.
Tutte le deleghe precedenti non servono più a niente. Il consiglio è di informare comunque l’istituto di credito se sei a conoscenza che il tuo familiare venuto a mancare ha firmato delle deleghe a terzi, per poter avere tutte le carte in ordine nel caso qualcuno voglia far valere una sua vecchia delega.
Ricorda che la delega della firma non è valida anche nel caso in cui cambia il dirigente che invia un atto. Questo caso è stato sancito dalla sentenza di Cassazione n. 24123/5 del 2017, che fa giurisprudenza e che può essere utile sapere se ricevi qualche documento a nome della persona che non c’è più.
In questi casi puoi recarti direttamente agli sportelli indicati nei documenti, oppure rivolgerti a un legale, per chiudere tutte le pratiche presentando il certificato di morte e il testamento che ti conferma come erede.