Chiunque si sia mai dovuto recare in uno studio dentistico almeno una volta per una pulizia dei denti, per risolvere un problema di carie oppure per farsi innestare un apparecchio ai denti avrà avuto occasione di conoscere, oltre alla figura del dentista, anche quella dell’assistente di poltrona. Si tratta di un ruolo molto importante e prezioso che svolge compiti fondamentali per il paziente e per la buona riuscita di un intervento, di qualunque tipo esso sia. Scopriamo insieme più nel dettaglio di che cosa si occupa nello specifico e che tipo di opportunità offre questa professione ad oggi.
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Chi è l’assistente di poltrona
Questa figura professionale, spesso sottovalutata, è fondamentale per il buon funzionamento delle operazioni quotidiane e per garantire un’esperienza positiva ai pazienti. L’assistente alla poltrona si occupa essenzialmente di preparare i vari strumenti odontoiatrici. Questo processo è essenziale per prevenire infezioni e garantire la sicurezza dei pazienti. L’assistente deve conoscere le tecniche di sterilizzazione e i protocolli di sicurezza, utilizzando attrezzature specializzate come autoclavi. Ma non finisce qui.
In termine tecnico si dice che questo tipo di professionista svolge una funzione paramedica. In linea generale, dunque, si può dire che si occupa altresì di compiti di gestione e organizzazione interna allo studio dentistico dove si trova ad operare. Non solo, infatti, questo tipo di persone sono assunti per aiutare dentisti ed odontoiatri nel loro lavoro pratico, ma sono anche addette all’accoglienza dei clienti all’interno dello studio stesso.
L’aspetto clinico
Dal punto di vista dell’area clinica l’assistente alla poltrona è addetto alla preparazione della sala dove verrà eseguita una determinata operazione. Questa figura andrà dunque a predisporre tutti gli strumenti di cui il medico avrà bisogno ma non solo: al momento dell’intervento sul paziente l’assistente passerà all’esperto gli strumenti del caso, ma contribuirà anche a mantenere ben divaricate le guance e la lingua lontana dalla zona di lavoro. Questa persona si occuperà in aggiunta di assicurare al dentista un’ottima visibilità per tutta la durata dell’intervento, ma anche di predisporre i vari preparati medici necessari per le medicazioni.
Terminata questa fase “clou” del lavoro, questo tipo di professionisti dovrà riordinare la sala dove si è svolta l’operazione, prodigandosi anche a sterilizzare con cura tutti gli strumenti utilizzati.
L’aspetto amministrativo
Come anticipato, l’assistente alla poltrona si occupa anche di molto altro. All’interno dello studio dentistico dove è stato assunto terrà tra le altre cose sotto controllo l’inventario del magazzino, ordinerà tutti i materiali necessari, manterrà i contatti con i fornitori e filtrerà le varie chiamate in arrivo nello studio, organizzando così in modo puntuale l’agenda dei professionisti per cui si trova a lavorare. In generale, questo tipo di assistenti si occupano del contatto con il pubblico e la clientela dei dentisti, contribuendo in questo modo a costruire un rapporto di fiducia con lo studio.
Come diventare assistente di poltrona?
Chi è interessato a seguire questa strada lavorativa deve essere consapevole che non è necessariamente richiesto un diploma di laurea in ambito medicale: basta un diploma di scuola superiore di secondo grado. Ad ogni modo, è vivamente consigliabile frequentare un corso di formazione apposito con il rilascio di un attestato ufficiale. I vari corsi autorizzati dalle Regioni, secondo quanto riporta il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 febbraio 2018 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie Generale n.80, prevedono una durata di 1000 ore, di cui 500 di teoria e 500 di attività di tirocinio. Ottenere un certificato simile sicuramente renderà più facile ottenere la relativa posizione.
Ovviamente, nulla vieta che l’assistente sia effettivamente in possesso di una laurea, o che voglia in un secondo momento acquisire competenze aggiuntive attraverso corsi di specializzazione, ad esempio in ortodonzia o chirurgia. Con le giuste competenze e motivazione, questa professione offre in effetti ampie opportunità di sviluppo e crescita professionale nel campo dell’odontoiatria.
Le competenze richieste ad un assistente di poltrona
Alla luce di quanto presentato in precedenza, risulta evidente come gli assistenti alla poltrona debbano possedere una serie di competenze sia tecniche che relazionali, tra le quali:
- Conoscenze tecniche: questi professionisti devono comprendere i fondamenti della pratica odontoiatrica, inclusi strumenti, materiali e procedure comuni;
- Empatia e comunicazione: è essenziale saper comunicare in modo chiaro e rassicurante con i pazienti, alleviando le loro ansie e spiegando i trattamenti ai quali verranno sottoposti;
- Precisione e attenzione ai dettagli: l’assistente dovrà essere accurato nell’esecuzione delle procedure e nella gestione degli strumenti, muovendosi con estrema cautela;
- Abilità organizzative: data la molteplicità delle attività, è cruciale essere organizzati e gestire efficacemente il tempo.
Lo stipendio di un assistente di poltrona
Secondo un’analisi di Randstad, gli assistenti alla poltrone che vantano un’esperienza media e con livello di inquadramento più elevato possono ambire a cifre intorno ad 18.000 euro annui, mentre i più esperti possono percepire un salario minimo oltre i 25.000 euro all’anno.