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Quanto costa ottenere il porto d’armi in Italia nel 2024? Processo e tariffe

Un fucile nero

Possedere un’arma da fuoco, per ovvi motivi, è un obiettivo non così facilmente realizzabile. Per ragioni di sicurezza, le autorità italiane impongono ai proprietari (o ai futuri possessori) una serie di regole molto rigide. Inoltre, il porto d’armi comporta anche una serie di costi (oltre che di responsabilità legali) che non andrebbero sottovalutati. Vediamo dunque insieme tutto quello che è necessario sapere nel merito della questione e qual è la normativa attualmente vigente.

Ecco tutto quello che è necessario sapere se si è interessati ad acquistare e tenere con sé un'arma da fuoco: qui tutti i prezzi.
Fucile Nero con ottica e custodia morbida

Le tipologie di porto d’armi

Sono essenzialmente tre i tipi di porto d’armi attualmente esistenti. Scopriamo insieme quali sono:

Il porto d’armi per difesa personale

Il primo è quello vero e proprio, quello per difesa personale. Le forze dell’ordine hanno delineato in maniera precisa tutti i requisiti per poterlo ottenere, tra cui la maggiore età e una valida e motivata ragione per poter girare armati. Rispetto a questo secondo punto, le casistiche possono in generale riferirsi a chi per motivi lavorativi è molto facoltoso/gestisce ingenti quantità di denaro, oppure chi possiede attività che potrebbero facilmente diventare bersaglio di malintenzionati (come le gioiellerie).

In questo primo caso la relativa autorizzazione, rilasciata dal Prefetto, consente di portare un’arma al di fuori della propria abitazione.

Il modulo per la richiesta è scaricabile online sul sito della Polizia di Stato ma è anche disponibile presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza o la stazione dei Carabinieri. Questo documento può essere presentato ai suddetti uffici nei seguenti modi:

  • di persona: l’ufficio rilascia una ricevuta regolare;
  • per posta raccomandata con ricevuta di ritorno;
  • per via telematica, con modalità che garantiscano la conferma di avvenuta consegna.

Il porto d’armi per armi ad uso sportivo

Tale licenza consente il trasporto esclusivo di armi da fuoco sportive, sia lunghe che corte, incluse nell’elenco del Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo. Anche in questo caso il relativo modulo è reperibile online reperibile presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza o la stazione dei Carabinieri, e può essere presentato nei seguenti modi:

  • di persona: in questo caso l’ufficio fornirà una ricevuta;
  • tramite posta raccomandata con avviso di ricevimento;
  • per via telematica, con modalità che garantiscano la conferma di avvenuta consegna.

Non dimentichiamo che in questo caso alla domanda dovranno essere allegati

  • due contrassegni telematici da euro 14,62 ciascuno, da applicare sulla richiesta e sulla licenza;
  • un certificato di idoneità psico-fisica rilasciato dall’A.S.L. di residenza o dagli uffici medico-legali e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato;
  • una dichiarazione sostitutiva che attesti il possesso della certificazione di una Sezione del Tiro a Segno Nazionale o di un’associazione di tiro iscritta a una federazione sportiva affiliata al CONI, che dimostri la partecipazione dell’interessato all’attività sportiva relativa;
  • una dichiarazione sostitutiva in cui l’interessato dichiari di non trovarsi nelle condizioni ostative previste dalla legge; le generalità delle persone conviventi; di non essere stato riconosciuto “obiettore di coscienza“, oppure di aver presentato richiesta di revoca dello status di obiettore presso l‘Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.

Il porto d’armi per la caccia

Si tratta di una speciale licenza da utilizzare solo in aree specifiche e durante la stagione della caccia.

Per ottenerlo è necessario prima di tutto passare un test, una sorta di esame pubblico di fronte ad una commissione che viene nominata dalla Regione di competenza: a questo scopo sarà dunque richiesto al soggetto interessato di inoltrare la propria richiesta in Regione con marca da bollo e copia del certificato medico di idoneità psicofisica che riporti una data non anteriore ai 6 mesi.

L’esame consisterà in una serie di domande che riguardano, tra le altre cose, la legislazione venatoria, la zoologia, le norme di primo soccorso e la tutela della natura.

Il costo

Avere il porto d'armi in Italia nel 2024 comporta dover sostenere alcuni costi: ecco tutto quello che devi sapere nel merito della questione.
Una pistola su un tavolo

I prezzi per l’ottenimento di questo tipo di documento e per il mantenimento dello stesso possono variare, così come molto variabile è il prezzo relativo all’arma che si sceglie di acquistare.

Nel caso in cui il parere della prefettura fosse favorevole, per il porto d’armi ad uso personale bisognerà considerare il pagamento delle seguenti cifre:

  • una marca da bollo da 16,00 €;
  • la ricevuta del bonifico di 1,27 € effettuato sull’IBAN IT74E0100003245139010238300 con causale: “Capo X, capitolo 2383 – Rinnovo libretto per porto di pistola difesa personale Prefettura U.T.G. di Milano”
  • il versamento di 115 € sul conto corrente postale 8003 per Tasse e Concessioni Governative – Ufficio Registro di Roma, specificando nella causale del versamento “rilascio licenza porto di pistola per difesa personale Prefettura – U.T.G. di MILANO”

Invece, per il porto d’armi ad uso sportivo, l’iscrizione a un poligono di tiro e l’ottenimento del certificato di idoneità al maneggio delle armi possono costare circa 200€. Infine, il costo per l’acquisto del libretto per la licenza di porto di fucile ad uso caccia è fissato a 1,27 euro e il prezzo della carta europea d’armi da fuoco ammonta a a 0,83 euro. Questi tutti gli altri costi da prendere in considerazione per l’attività venatoria:

  • tassa di concessione governativa: 173,16 euro;
  • tassa di concessione regionale: 64,56 euro;
  • marca da bollo: 14,62 euro.

Per quanto riguarda l’arma nello specifico invece gli scenari sono molto diversi: una beretta, quella in dotazione all’arma dei Carabinieri, può arrivare a costare fino a 300 euro; prodotti più complessi e di maggiori dimensioni invece possono tranquillamente superare i 2.000 euro.

Si ricordi, infine, che una volta ottenuta la relativa licenza essa andrà rinnovata: il rinnovo dovrà essere effettuato ogni cinque anni per quanto riguarda il porto d’armi per difesa personale e per uso sportivo, e ogni sei per quella per attività venatoria.

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