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Costi della separazione: una guida completa per prepararsi finanziariamente

Sposi il giorno del matrimonio

Quando si sale all’altare il giorno del proprio matrimonio si pensa, e si spera, che quella relazione sia destinata a durare fino alla fine dei propri giorni. Purtroppo però il contratto che unisce due persone anche da un punto di vista legale oltre che sentimentale può essere oggetti di rescissione nel caso in cui i due coniugi si rendano conto di non stare più bene insieme. La separazione, va ricordato, comporta tutta una serie di costi che alcuni forse sottovalutano: vediamo dunque insieme quanto costa separarsi oggi in Italia e tutti i consigli per prepararsi a questa evenienza da un punto di vista finanziario.

Come funziona una separazione

La separazione, che sia consensuale o meno, comporta per gli ex dei costi: ecco tutto quello che devi sapere a riguardo.
Due sposi si abbracciano

Contrariamente al divorzio, che comporta una fine definitiva di un rapporto matrimoniale, la separazione è un istituto legale che è stato creato allo scopo di aiutare i coniugi a trovare un’eventuale conciliazione. Due persone che capiscono di vivere una profonda crisi matrimoniale (i dubbi possono venire ovviamente anche soltanto a uno dei due membri della coppia) possono scegliere se vivere separati di fatto, oppure possono decidere di passare ad una separazione legale, che richiederà – di norma – l’intervento di un giudice, di un ufficiale di stato civile e dei loro avvocati, che le aiuteranno nella negoziazione successiva.

Separazione legale e consesuale

Per chi decide di passare per vie legali si aprono due strade: il primo scenario è quello della separazione giudiziale, il secondo è quello delle separazione consensuale.

Nel primo caso non c’è un accordo tra i membri della coppia perché, per esempio, soltanto uno dei due decide di chiudere la relazione. Diventando contenzioso, in questo caso risulta necessario il ricorso ad un tribunale. Questo tipo di procedura è generalmente molto più costosa e può richiedere molti mesi, se non addirittura anni, per essere completata: ogni caso è a sé, per cui è possibile esprimersi a riguardo solo in termini piuttosto generici. I costi legali possono qui facilmente superare i 20.000 euro e crescere ulteriormente se le questioni sono particolarmente controverse e riguardano, ad esempio, le proprietà condivise dagli ex marito e moglie. Ma le casistiche sono davvero numerosissime e molto variabili tra di loro.

Diverso invece è il discorso per quanto riguarda la separazione consensuale, che vede entrambi gli ex coniugi concordare. Se entrambi i coniugi sono d’accordo sui principali termini della separazione, come la divisione dei beni e l’affidamento dei figli, questa diventa certamente l’opzione meno costosa e meno complessa. Tuttavia, anche in questo caso è consigliabile consultare un avvocato per assicurarsi che tutti gli accordi siano giuridicamente validi. La figura di un legale, ad ogni modo, non sarà strettamente obbligatoria nel caso in cui la coppia non abbia figli minorenni o nel caso in cui i loro figli maggiorenni non siano autosufficienti; non sarà necessario l’intervento di un avvocato anche nel caso in cui non siano previsti trasferimenti di patrimonio. I costi legali in questo caso possono variare da poche migliaia di euro a circa 10.000 euro, a seconda del livello di complessità e dalle richieste dell’avvocato: non esiste in ogni caso nemmeno qui una tariffa fissa precisa, ma è necessario andare ad analizzare ogni singola casistica fornendo più che altro a chi è interessato un range di prezzo approssimativo.

Il tema delle spese legali

Quando si parla di separazione giudiziale si può citare anche la separazione giudiziale con addebito: si tratta in sostanza di un’assegnazione di responsabilità all’altro coniuge, che non si è impegnato abbastanza per rispettare almeno uno dei doveri coniugali. L’addebito si riuscirà ad ottenere solo se l’altro coniuge riuscirà effettivamente a dimostrare che la sua controparte non si è comportata in maniera consona rispetto agli impegni presi il giorno delle nozze.

Nel caso in cui ad un ex coniuge venisse assegnato questo addebito quest’ultimo sarà obbligato a pagare anche le spese legali affrontate dalla sua controparte (e liquidate da un giudice sulla base dei parametri stabiliti dal nostro ordinamento). Generalmente, per una causa di separazione tali parametri definiscono degli importi da rimborsare compresi tra i 3.000 e i 10.000 euro.

Qualsiasi sia la situazione in cui ci si trova, per prepararsi finanziariamente ad uno scenario del genere è sempre consigliabile contattare un avvocato e chiedere un preventivo, per non rischiare di doversi ritrovare alla fine del processo una parcella molto più salata di quanto si pensasse inizialmente.

Il mantenimento

Quanto costa davvero una separazione tra due ex marito e moglie? Ecco tutto quello che c'è da sapere a riguardo.
Anelli nuziali

Un ultimo tema legato alle spese da affrontare quando si parla di separazione è quello dell’assegno di mantenimento che spesso uno dei due ex coniugi deve pagare all’altro, soprattutto se c’è una disparità di reddito significativa o se uno dei due ha rinunciato alla propria carriera per dedicarsi alla famiglia.

In alcune giurisdizioni, un coniuge può richiedere un assegno di mantenimento temporaneo o permanente se non è in grado di mantenersi da solo dopo la separazione. In parallelo, se nella questione sono coinvolti anche dei figli minori, è probabile che uno dei coniugi debba versare un assegno di mantenimento per coprire le spese di cura e educazione dei bambini. L’ammontare di questo assegno è generalmente stabilito dal tribunale e si basa su vari fattori, tra cui il reddito di entrambi i genitori e le esigenze specifiche dei figli.

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