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Come capire quale banca ha le migliori offerte sui tassi d’interesse?

Come capire quale banca ha le migliori offerte sui tassi d’interesse? Ecco tutto quello che c’è da sapere per non perdersi il tasso più basso

Quando si richiede un mutuo  in banca occorre prestare molta attenzione ai tassi d’interesse che maturano sulla somma percepita. Gli istituti bancari, e generalmente gli enti di credito, non dispensano infatti cifre di denaro gratuitamente, ma esigono che il servizio proposto sia retribuito con gli interessi e una serie di spese supplementari. 

In questa prospettiva è essenziale la valutazione del TAN di un mutuo, tasso annuo nominale, e ancor di più del TAEG, ossia il tasso annuo effettivo globale che al suo interno annovera anche gli oneri aggiuntivi come i costi relativi all’istruttoria, all’apertura pratica, all’incasso delle rate e alle spese assicurative obbligatorie. 

I tassi di interesse applicati ad un mutuo variano a seconda della banca scelta come riferimento, poiché ciascun protagonista ha l’opportunità di predisporre delle percentuali competitive ai propri utenti nel rispetto di quanto decretato dalla normativa vigente. Ma come capire se l’istituto di credito sta presentando dei tassi convenienti e congrui con il mutuo richiesti? Vediamolo insieme. 

La banca e i mutui, quale ha il tasso d’interesse più basso

La gravosità di un mutuo potrebbe essere soggetta ad alcune importanti variazioni a seconda della tipologia di tasso d’interesse che su di esso viene posto e pertanto sarà opportuno che il richiedente possa disporre di un’analisi dettagliata delle potenzialità che conta a sua disposizione. 

Per far sì che tutto ciò sia possibile, prima ancora di verificare quali siano gli enti bancari in grado di applicare il tasso d’interesse più basso, sarà essenziale tracciare quali siano le maggiori tipologie di mutui in confronto ai tassi d’interesse.

Per riuscire a calcolare la percentuale di interessi da porre il riferimento è a molteplici valori, in primis l’Euribor (tasso di interesse medio la cui applicazione viene posta sugli scambi interbancari concretizzati dai maggiori istituti bancari dell’area Euro) per i mutui a tasso variabile e l’Euris (tasso di interesse medio la cui applicazione viene posta sulle attività di swap realizzati dai principali enti bancari dell’area Euro per il risarcimento del rischio di interesse) per quelli a tasso fisso. 

Ci sono anche altri parametri, essenziali in quest’ottica sono poi simboleggiati dallo Spread predisposto da ciascuna singola banca (cioè la spesa effettiva richiesta all’utente per l’autorizzazione del mutuo e il ricavo reale dell’ente di credito), dalla tempistica del prestito, dai fattori di rischio del determinato debitore e dallo scopo del prestito oltre che, ovviamente, dalla cifra che viene erogata.

Banca e mutui a tasso fisso 

Quando si parla di mutui a tasso fisso, la stima degli interessi viene sancita nel corso della stipulazione del contratto e resta immutata per l’intero corso temporale del prestito. Occorre a eludere potenziali e non gradite sorprese poiché ciascuna rata sarà chiara già in principio, sebbene di contro non si tratta in questa circostanza di mutui caratterizzati da tassi d’interesse bassi. 

La percentuale sarà quantificata di norma calcolando la somma del tasso base Euris corrispettiva alla tempistica del mutuo e dello Spread stabilito dalla banca. 

Banca e mutui a tasso variabile 

Di importo certamente inferiore sono i mutui a tasso d’interesse variabile poiché la percentuale posta differisce in base alle fluttuazioni dell’Euribor. Ne consegue che le rate avranno una cifra ultima non stimabile in sede di stipulazione contrattuale. I mutui a tasso variabile potrebbero in questo senso porsi come una valido e vantaggioso strumento quando vi sarà l’aspettativa di una discesa delle percentuali che accompagneranno a delle rate più basse nell’immediato proseguimento. 

Anche lo Spread posto dalle banche in questa tipologia di finanziamenti risulta inferiore, cooperando in tal senso al complessivo beneficio del costo. Esistono in più dei sistemi speciali di mutuo a tasso variabile, si pensi quelli con cap, che ordina un margine massimo alla crescita del tasso, o quello con rata stabile, che garantisce alla retribuzione mensile di restare immutata andando a variare la tempistica del prestito. 

Presente anche la forma mista, che assicura al debitore il passaggio dalla forma fissa a quella variabile, e viceversa, a tempistiche predeterminate. 

Quale banca presenta il tasso di interesse più basso?

Decidere per un mutuo a tasso fisso o variabile è un’azione che appartiene a ciascun singolo richiedente e incide inesorabilmente su benefici e controindicazioni sia da una parte che dall’altra. 

Solamente analizzando il proprio profilo sarà possibile allora comprendere quale sia l’alternativa migliore alla quale affidarsi. Una volta selezionata la tipologia di mutuo, occorrerà optare per la banca in grado di proporre un tasso d’interesse più basso. 

Avvalendosi di differenti servizi online di comparazione sarà in grado di disporre quotidianamente di una stima specifica a riguardo. 

Tra gli enti bancari migliori a cui affidarsi, con l’intento di andare incontro ai tassi di interesse più bassi, si potranno segnalare: per i mutui relativi all’acquisto della prima casa ideale sarebbe affidarsi a Credem e ING; per i mutui relativi all’acquisto della seconda casa ideale sarebbe affidarsi a Banco BPM e ING; per i mutui relativi alla ristrutturazione ideale sarebbe affidarsi a Crédit Agricole Italia e Bcc Milano; per i mutui per surroga ideale sarebbe affidarsi a Crédit Agricole Italia e Credem.  

Le proposte degli enti di credito – ovviamente – potrebbero essere variate a seconda delle necessità del risparmiatore.

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