Avete mai pensato di reinvestire i rendimenti dei vostri investimenti? Questa strategia, anche chiamata effetto compounding, potrebbe davvero rappresentare una svolta per la vostra gestione finanziaria, perché è potenzialmente in grado di fare aumentare in modo esponenziale il valore del vostro capitale complessivo. Ecco come funziona e tutto quello che dovete assolutamente sapere a riguardo.
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Come funziona l’effetto compounding
Anche chiamato effetto dell’interesse composto, l’effetto pounding si presenta quando un interesse viene calcolato non solo sul capitale iniziale, ma anche sugli interessi accumulati in periodi precedenti. Questo crea un “effetto a valanga” che, se lasciato agire per un periodo sufficiente, può generare una crescita esponenziale. In altre parole, l’interesse composto è il processo per cui il denaro genera denaro, e poi quel denaro guadagnato inizia a generare altro denaro.
Per capire questo principio si potrebbe utilizzare una paragone legato al mondo naturale: quando piantiamo un piccolo seme di quercia in un terreno fertile nel primo anno esso crescerà con un minuscolo germoglio appena visibile, ma con il passare del tempo la sua crescita accelererà, dando vita ad un maestoso albero.
L’interesse maturato viene convertito in capitale (in gergo tecnico si dice che viene “capitalizzato“), cioè viene aggiunto alla somma di denaro dovuta, che a sua volta genera ulteriori interessi. Quando ciò accade, si parla per l’appunto di interesse composto.
Un esempio pratico
Immaginiamo che il 1° gennaio un cliente debba alla sua banca 1.000 € (capitale) su cui maturano interessi durante l’anno a un tasso annuo dell’1%.
Al 31 dicembre, il cliente avrà un debito di 1.010 €, composto da 10 € di interessi e 1.000 € di capitale iniziale. Con l’inizio del nuovo anno, i 10 € di interessi vengono incorporati nel capitale; se le condizioni contrattuali restano invariate, al termine dell’anno successivo il debito del cliente produrrà 10,10 € di interessi, e i 0,10 € aggiuntivi rappresenteranno di conseguenza l’interesse calcolato sui 10 € incorporati nel capitale alla fine dell’anno precedente. Di conseguenza, l’ammontare totale del debito del cliente salirà a 1.020,10 €.
Evidentemente, questo tipo di approccio può anche essere applicato per reinvestire dividendi di azioni, cedole di obbligazioni o eventuali guadagni in conto capitale derivanti dalla chiusura di un investimento.
Il compounding può inoltre essere applicato anche ad altri strumenti finanziari, come per esempio i conti di risparmio: se lasciamo accumulare gli interessi maturati senza ritirarli, questi saranno aggiunti al capitale iniziale, e gli interessi futuri saranno calcolati sull’importo complessivo aggiornato.
La variabile tempo
Il tempo è il fattore più importante nell’effetto compounding. Più a lungo si lascia che il proprio capitale cresca, maggiore sarà l’effetto dell’interesse composto. Questo è il motivo per cui iniziare a investire il prima possibile è cruciale: anche piccoli importi possono trasformarsi in somme significative se investiti a lungo termine.
Ad esempio, un giovane di 25 anni che inizia a investire 100 euro al mese con un rendimento annuo del 6% potrebbe accumulare circa 200.000 euro entro i 65 anni. Se la stessa persona iniziasse a investire a 35 anni, il totale sarebbe di circa 100.000 euro.
Come calcolare l’interesse composto?
Calcolare l’interesse composto richiede alcuni calcoli che devono prendere in considerazione:
- Il deposito iniziale di risparmio;
- Il tasso di interesse;
- La frequenza dei pagamenti degli interessi;
- Il periodo di tempo in cui il denaro sarà risparmiato.
Per chi è alle prime armi sono disponibili online diversi strumenti di calcolo che in pochi secondi permettono agli utenti di avere un’idea di massima su quelli che potranno essere i guadagni futuri legati a questo meccanismo.
Inoltre, è anche possibile osservare gli effetti del compounding utilizzando un tasso di interesse chiamato TAE (Tasso Annuo Equivalente): presente in molte offerte di conti di risparmio, il TAE mostra gli interessi che si potrebbero guadagnare in un anno tenendo conto dell’effetto compounding.
I vantaggi dell’effetto compounding
Se sfruttato nel modo corretto, l’effetto compounding potrebbe davvero cambiare la vita agli investitori. Questa tecnica presenta in particolare tre vantaggi che vale la pena di ricordare:
- Aiuta a costruire rendimenti nel tempo: può infatti aiutarci a guadagnare di più se lasciamo i nostri risparmi intatti e facciamo maturare l’interesse composto;
- Incentiva il risparmio precoce: l’interesse composto tende a crescere nel tempo, andando così a beneficio soprattutto di chi risparmia per periodi prolungati;
- Gli strumenti online possono offrire un semplice supporto: come già anticipato, i calcolatori online e i confronti del TAE (Tasso Annuo Equivalente) possono rendere meno complesso gestire un conto con interesse composto.
Per quanto presenti benefici indubbi, ad ogni modo, va anche ricordato che l’interesse composto potrebbe andare a discapito di chi ha un debito. Con alcune carte di credito, i clienti di una banca potrebbero dover rimborsare sia l’interesse originale che gli interessi accumulati nel tempo: questo, evidentemente, potrebbe far lievitare in modo considerevole il costo del prestito.