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L’inflazione non è finita: come gestire il portafoglio in un periodo di incertezza

Ecco i trucchi e le strategie per difendere i risparmi dall'inflazione galoppante


L’inflazione… Ah, l’inflazione! Un termine che può far sussultare i cuori di molti, scatenando preoccupazioni e incertezze. Ma cosa significa davvero? L’inflazione non è altro che il drammatico aumento dei prezzi dei beni e dei servizi che quotidianamente utilizziamo nelle nostre vite, un fenomeno che può far tremare le fondamenta di un’intera economia.

 Nel 2022, a causa soprattutto degli aumenti dei costi energetici, l’inflazione nell’area euro è aumentata a dismisura facendo registrare valori che non si vedevano da 40 anni a questa parte. 

Le cause dell’aumento dell’inflazione

Molti fattori hanno contribuito agli aumenti dei prezzi, tra cui le interruzioni della catena di approvvigionamento causate dal COVID-19, l’aumento della domanda di prodotti da parte dei consumatori e le crescenti pressioni salariali in varie aree dell’economia. Sulla scia della guerra in Ucraina, il grave stress geopolitico sta alimentando ancora l’aumento dei prezzi, anche se l’inflazione ha fatto segnare un breve rallentamento. Questi fattori, in combinazione fra loro, hanno fatto lievitare il costo della spesa degli italiani e non solo.

L’alta inflazione erode il potere d’acquisto delle famiglie

Un grado di inflazione moderato e costante (l’obiettivo storico è del 2%) è generalmente considerato un segno di salute economica, ma i rapidi aumenti dei prezzi possono avere un effetto destabilizzante su un’economia e mettere a repentaglio i soldi dei risparmiatori. Il problema diventa drammatico per tutte quelle famiglie il cui livello di reddito è molto basso e fanno fatica ad arrivare a fine mese.

Nel corso del tempo, le pressioni dell’inflazione possono ridurre significativamente il potere d’acquisto del reddito perchè il cibo aumenta, aumenta il costo dell’energia e anche per curarsi occorre sborsare qualche euro in più. Una situazione che per molte famiglie può diventare davvero devastante dal punto di vista finanziario.

Come proteggere i propri risparmi durante l’inflazione

Anche quando l’inflazione galoppa sempre di più esistono dei modi per poter proteggere i propri risparmi dal caro-vita. La prima risorsa a disposizione è quella di investire in attività protette dall’inflazione. Tali attività generano reddito aggiuntivo con elevata probabilità e aumentano di valore a fronte del crescere dei prezzi. Un altro approccio efficace può essere quello di mantenere un budget flessibile. Questo vuol dire che è possibile ridurre temporaneamente le spese quotidiane durante i periodi difficili. Chi è in grado di poter fare tutto ciò, può trarne dei benefici non indifferenti e anche durante una fase di inflazione è possibile superare le difficoltà finanziarie senza troppi problemi, preservando i propri risparmi dal rischio erosione per inflazione.

Prestiti bancari a tasso variabile ad alto rendimento

I prestiti bancari ad alto rendimento, spesso indicati come prestiti con leva finanziaria, rappresentano una risorsa efficace per proteggere le proprie finanze dall’inflazione. La natura protettiva di questi prestiti deriva dal fatto che i loro tassi di interesse vengono periodicamente azzerati per tenere il passo con i tassi di mercato prevalenti, che sono fortemente correlati all’inflazione.

Le società che emettono questo genere di prestiti hanno dei rating di credito inferiori a investment grade. Tuttavia, per garantire i prestiti, le società sono generalmente tenute a garantire di disporre di garanzie adeguate per rimborsare i prestiti. Questo meccanismo tutela gli investitori sull’affidabilità creditizia della società che eroga il prestito.

Indipendentemente da tutto, è importante notare che durante i periodi in cui l’inflazione è inarrestabile, asset come i prestiti con leva finanziaria possono evidenziare una volatilità simile a quella delle azioni. Di conseguenza, attraversano periodi di illiquidità quando le attività non possono essere rapidamente o facilmente convertite in denaro senza una perdita di valore. Per ridurre al minimo l’esposizione a questo rischio, bisogna accertarsi di investire in prestiti con leva finanziaria tramite un veicolo in stile fondo con l’apertura di molte posizioni individuali.

 Investire in metalli preziosi

Un altro asset protetto dall’inflazione sono i metalli preziosi come oro, argento e platino. Si tratta di  asset che hanno sempre evidenziato un elevato grado di resilienza durante periodi prolungati di inflazione. Investire in metalli preziosi può essere una valida e fruttuosa maniera per diversificare il portafoglio se, soprattutto, questo è composto principalmente da azioni e obbligazioni.

Questi investimenti hanno però lo svantaggio di non produrre alcun reddito. Quando i tassi di interesse lievitano, una eventualità molto frequente nei casi di inflazione, i metalli preziosi possono sottoperformare significativamente i titoli finanziari e generare delle perdite.

La strategia vincente è quella di monitorare costantemente il mercato, entrando e uscendo dai metalli preziosi man mano che il mercato cambia. Tuttavia, questo è un modo di operare molto pericoloso e per farlo occorre avere una certa esperienza, altrimenti si corre il rischio di perdere dei quattrini. 
Se vuoi sapere come investire metalli preziosi, puoi farlo in diversi modi. I metalli possono essere acquistati direttamente, ma i costi di stoccaggio possono essere proibitivi. In alternativa, puoi ottenere esposizione indirettamente investendo in fondi diversificati e focalizzati sui metalli.


 



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