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Nuova rottamazione cartelle 2025: come funziona e chi può accedervi

Immagine con la scritta 'TAXES' e banconote in dollari, simbolo di tasse e debiti. Scopri come funziona la nuova rottamazione cartelle 2025 e chi può aderire

Sta per arrivare la scadenza del 28 febbraio 2025 relativa al pagamento per la rottamazione delle cartelle esattoriali: è importante sapere in merito che si sta facendo largo l’ipotesi di novità da conoscere per evitare di commettere errori.

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha voluto rimanere piuttosto cauto, sottolineando che si tratta comunque di una misura da valutare in base alle coperture finanziarie: è possibile che si vada verso una riapertura della rottamazione quater delle cartelle esattoriali, che sembra sempre più probabile, con un ampliamento che a questo punto appare probabile.

La rottamazione delle cartelle nel 2025

Cartoleria varia su una scrivania
I documenti e gli strumenti necessari per la regolarizzazione della propria situazione debitoria con il fisco grazie alla rottamazione delle cartelle esattoriali nel 2025.

In questi primi mesi del 2025 si sta parlando nel caso specifico di una nuova misura di definizione agevolata dei debiti fiscali, ispirata all’iniziale proposta di Alberto Gusmeroli. Con l’emendamento al quale ci stiamo riferendo sono previste due misure:

  • L’estensione della rottamazione anche ai debiti iscritti a ruolo e notificati entro il 31 dicembre 2023;
  • La riapertura dei termini per coloro che sono decaduti dal beneficio perché non avevano pagato puntualmente le rate del piano di dilazione.

Ricordiamo altresì che anche per questi debiti sarà comunque necessario pagare solo l’importo originale, senza sanzioni e interessi di sorta.

Nel merito della questione, Leo in un’intervista a Telefisco del Sole24ore ha dichiarato:

Il vero problema sono i 1.275 miliardi di magazzino della riscossione che a fine gennaio aumenterà sicuramente. Dobbiamo fare un’operazione verità e per questo abbiamo incaricato una commissione, anche con l’agenzia delle Entrate, per capire esattamente quanti carichi possono essere abbandonati, quanti gestiti in modo differente e quanti possono dare corso a rottamazioni. Quindi ci atterremo alle conclusioni della commissione.

Come pagare e le scadenze

Le opzioni di pagamento a disposizione dei contribuenti sono due: si può scegliere di effettuare il versamento in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 oppure a rate.

Chi preferisce rateizzare il pagamento deve essere a conoscenza del fatto che le prime due rate, ciascuna pari al 10% del totale, dovranno essere versate entro il 31 luglio e il 30 novembre 2025. Le rate rimanenti seguiranno le scadenze della rottamazione quater, vale a dire il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno.

Attenzione: è importante ricordare che tutte le rate versate a partire dal 1° agosto 2025 subiranno una maggiorazione del 2% legata agli interessi legali.

Bollettino smarrito?

I cittadini ricevono i bollettini tramite l’Agenzia delle Entrate-Riscossione per il pagamento delle cartelle. Tuttavia, può accadere in alcuni casi che i diretti interessati smarriscano tali bollettini. In questo caso non c’è da preoccuparsi, perché ci sono diverse soluzioni possibili:

  • Accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione con SPID, CIE o CNS si possono nuovamente scaricare i bollettini;
  • I bollettini sono scaricabili anche compilando un modulo online sul portale dell’Agenzia, senza bisogno di autenticazione.

Se si è optato per l’addebito automatico sul conto, non servono bollettini: basterà verificare che ci siano fondi sufficienti per il pagamento

Chi può accedere alla rottamazione cartelle?

Una persona che scrive su un foglio di carta
Una ragazza si prepara a regolarizzare la sua posizione in attesa della nuova rottamazione delle cartelle esattoriali per il 2025

Alla rottamazione delle cartelle possono accedere:

  • Le persone fisiche e le aziende con debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
  • Ic ontribuenti con cartelle esattoriali riguardanti imposte (IVA, IRPEF, IRES, ecc.), contributi previdenziali e multe stradali (con alcune eccezioni).

Esistono però una serie di debiti esclusi dalla legge, vale a dire:

  • Le risorse proprie dell’UE (ne sono un esempio i dazi e l‘IVA all’importazione);
  • Le sanzioni penali e altre specifiche sanzioni amministrative;
  • I recuperi di aiuti di Stato dichiarati illegittimi.

Le info sulla rottamazione di febbraio 2025

La settima rata della “Rottamazione cartelle” scade il 28 febbraio 2025. Per chi non dovesse riuscire a pagare, ad ogni modo, deve ricordare che c’è comunque un periodo di tolleranza di cinque giorni, quindi si potrà pagare senza ricevere penali fino al 5 marzo 2025. È importante rispettare questa scadenza per evitare che vengano riattivate sanzioni e interessi. Se non si paga entro il 5 marzo, si perderà il diritto alle agevolazioni e il debito tornerà come originariamente dovuto.

Bocciata la rottamazione quinquies

Resterà invece deluso chi si aspettava la rottamazione quinquies, inizialmente proposta dalla Lega. Tale opzione, infatti, è stata esclusa dal decreto Milleproroghe dopo essere stata già respinta nella Manovra. I contribuenti con debiti fiscali dovranno quindi sempre fare riferimento alla Rottamazione quater, che è già attiva e scadrà con l’ultima rata, la diciottesima, il 30 novembre 2027.

La proposta di una nuova definizione agevolata, che avrebbe riguardato le cartelle emesse tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023, è stata dunque bocciata. Questo tipo di rottamazione avrebbe permesso di pagare solo l’importo principale, senza interessi, sanzioni e aggio. La Rottamazione quater, invece, copre le cartelle emesse dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.