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Federica Sironi: chi è e che ruolo ha la moglie di Lorenzo Rovagnati?

Federica Sironi il giorno del matrimonio con Lorenzo Rovagnati

A Castel Guelfo, una frazione di Noceto, in provincia di Parma, una tragedia aerea ha causato la morte di Lorenzo Rovagnati e dei due piloti dell’elicottero con cui era solito spostarsi. Il velivolo è precipitato all’interno di un’area privata, di proprietà della nota famiglia operante nell’alimentare e produttrice del celebre GranBiscotto, il prosciutto cotto lasciato stagionare prima di essere messo in vendita, uccidendo tutti gli occupanti nella fitta nebbia.

Lorenzo guidava l’azienda familiare insieme al fratello maggiore Ferruccio e alla madre Claudia, che aveva preso le redini dopo la scomparsa del fondatore, suo marito Paolo. 41enne e padre di due figli, il secondogenito Rovagnati aveva sposato da qualche anno Federica Sironi, in nozze principesche a Macherio.

Il ritratto di Federica Sironi

Federica Sironi è incinta del terzo figlio. Alla tragedia di due piccoli rimasti senza papà, dunque, si aggiunge anche quella di un ulteriore bimbo che nascerà orfano di padre. Rovagnati e Sironi si erano uniti in matrimonio nel 2019 e conducevano una vita lontana dai riflettori, eccezion fatta per quella cerimonia nuziale che aveva riempito le pagine dei giornali, nell’estate di 6 anni fa, a causa dello sfarzo che l’aveva contraddistinta.

Tanto il sindaco di Noceto, comune sul territorio del quale si trova Castelguelfo, quanto quello di Biassono, il municipio brianzolo dove ha sede principale l’azienda di salumi, hanno sottolineato come Lorenzo Rovagnati fosse buono, onesto, operoso, amato e stimato da conoscenti, colleghi e dipendenti. Il brand fattura oltre 300 milioni di euro all’anno e conta circa milleduecento dipendenti, operanti in 20 Paesi.

Proprio come suo marito, Federica Sironi non ama la vita mondana e si tiene distante dalle telecamere, portando avanti un’immagine ben consolidata: quella dell’azienda con la famiglia che porta il cognome brandizzato a comparire sempre unita e riservata, senza i rispettivi partner. Non a caso, l’immagine scelta ogni qual volta la stampa tratti questa realtà è quella dei due eredi ai lati della madre, di fronte al quadro del padre, scomparso nel 2009. Le testate di gossip non hanno mai avuto particolare soddisfazione dai Rovagnati, per la quale il riserbo è estremamente importante.

Il ruolo di Federica Sironi in azienda

Federica Sironi non ricopre cariche importanti in azienda. La vita professionale della coniuge del più giovane degli eredi del colosso dei salumi è avvolta nel velo della riservatezza. Quel che è noto è che, almeno al momento, non aveva incarichi di primo piano all’interno degli ingranaggi di una realtà capace di produrre oltre 20 tipi diversi di prosciutto e in continua espansione, tanto da aver recentemente acquisito il marchio Van Berkel (produttori di affettatrici) e rilevato Pineider (brand fiorentino che opera nel campo della cartoleria di lusso). Ciò non significa che la signora si tenga distante dall’attività di famiglia.

Lorenzo Rovagnati amava portare compagna e bambini in linea di produzione, mostrare loro i suini e assaggiare in compagnia i prosciutti, fiore all’occhiello di una compagnia originariamente casearia, fino all’intuizione di Paolo, figlio di uno dei due fratelli fondatori, di allargare le attività al mercato dei salumi, che appariva meno saturo e concorrenziale alle analisi di mercato portate avanti dall’azienda a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Moglie e figli non disdegnavano di accompagnare Lorenzo anche nel suo rito settimanale, per lui ferreo e non delegabile, quello che potrebbe indirettamente averne causato la morte.

Lorenzo Rovagnati, l’abitudinario

Il padre di Lorenzo e Ferruccio Rovagnati, Paolo, aveva un’abitudine: quella di assaggiare personalmente gli insaccati, verificandone senza intermediari qualità e gusto. A quanto pare, l’aveva trasmessa al secondo figlio, che ogni lunedì si recava in elicottero presso lo stabilimento appositamente per portare avanti questo goloso rito. Terminata questa occupazione si spostava a Castelguelfo, prima di rientrare nella Brianza, dove viveva con la famiglia.

Anche lunedì 3 febbraio, un giorno prima dello sfortunato incidente che gli è costato la vita, nella serata di martedì 4, ha trascorso in questo modo la sua giornata. Gli spostamenti aerei erano quelli che prediligeva, data la sua esigenza di muoversi rapidamente tra Lombardia ed Emilia-Romagna. Lo faceva con pressoché ogni condizione meteo, anche nella fitta nebbia che avvolge la Pianura Padana all’inizio di febbraio.

Questa volta qualcosa è andato storto.

Lorenzo Rovagnati era solito saggiare personalmente la qualità dei prosciutti. Sua moglie, Federica Sironi, e i bambini talvolta lo accompagnavano.

L’inchiesta è ancora in corso

Le indagini sono ancora in corso per accertare che cosa sia effettivamente successo. Attualmente, si ritiene che la scarsa visibilità abbia potuto giocare un ruolo cruciale. I due piloti avevano 51 e 30 anni, ed erano ambedue piuttosto esperti nel loro lavoro.

L’azienda è titolare di tre stabilimenti in Brianza – a Biassono, Villasanta e Arcore – e altrettanti nel parmense. A causa di questa dislocazione, tutti i membri della famiglia sono soliti fare la spola tra le due regioni. Ogni inizio settimana, Lorenzo si presentava ai cancelli dello stabilimento principale, sotto la torre con l’insegna Rovagnati Industrie Alimentari, un solido perimetro di cemento immerso nel verde brianzolo a rappresentare la concretezza imprenditoriale e l’attaccamento alle radici. Controllava che tutto fosse in ordine, scambiava qualche parola con responsabili e dipendenti e assaporava.

Federica Sironi e i bambini spesso gli erano accanto. Forse ora sarà sua moglie a portare avanti un rito che ben incornicia l’importanza della tradizione per un’azienda in crescita instancabile.