
Negli ultimi anni il nome di Marco Bersani è sempre più ricorrente quando si parla di innovazione ambientale ed economia circolare in Italia e in Europa. Fondatore e CEO di Circular Materials, startup con sede a Milano, Bersani è uno dei pionieri di un nuovo modello industriale in cui i rifiuti non rappresentano più un problema, ma diventano una risorsa strategica.
Approfondimenti
Con un background atipico, una laurea in filosofia e una lunga esperienza nel terzo settore, Marco Bersani ha saputo trasformare la sua visione etica e ambientale in un progetto imprenditoriale ad alto impatto. Circular Materials è oggi tra le realtà italiane più promettenti nel settore della green economy, e la sua tecnologia innovativa è stata riconosciuta come strategica dalla Commissione Europea per il recupero di metalli critici.
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Qual è la tecnologia sviluppata da Marco Bersani e come funziona
Il cuore della rivoluzione industriale proposta da Marco Bersani è la tecnologia proprietaria SWaP – Supercritical Water Precipitation. Si tratta di un processo che sfrutta le proprietà chimico-fisiche dell’acqua in stato supercritico — una fase fluida al confine tra liquido e gas — per estrarre metalli strategici dalle acque reflue industriali.
Questa tecnologia consente di separare, direttamente dai reflui, metalli ad alto valore economico e industriale, come rame, nichel, litio, palladio e terre rare, evitando la produzione di fanghi tossici. Il vantaggio principale è duplice: da un lato si eliminano costi e rischi legati allo smaltimento dei residui; dall’altro si recuperano materiali preziosi, con un impatto ambientale quasi nullo rispetto all’estrazione tradizionale.
Grazie alla tecnologia SWaP, Circular Materials è in grado di offrire soluzioni concrete ad aziende dei settori metallurgico, elettronico e chimico, permettendo loro di abbattere le emissioni, ridurre gli sprechi e riutilizzare risorse interne al proprio ciclo produttivo.

Perché la Commissione Europea ha scelto Circular Materials come progetto strategico
Il lavoro di Marco Bersani con Circular Materials non è passato inosservato a Bruxelles. Nel 2024, l’azienda è stata selezionata dalla Commissione Europea come progetto pilota per la strategia sulle materie prime critiche, nell’ambito del programma Raw Materials Alliance.
L’Europa, infatti, dipende fortemente dall’importazione di metalli e risorse non rinnovabili da paesi terzi, spesso in condizioni geopolitiche instabili. L’obiettivo strategico è aumentare l’autonomia europea nella produzione e nel riciclo di materiali fondamentali per le tecnologie verdi e digitali: batterie, turbine eoliche, pannelli solari, microchip.
La tecnologia sviluppata da Marco Bersani è quindi considerata un tassello fondamentale nella costruzione di un sistema produttivo circolare, resiliente e autonomo. Il supporto dell’UE permetterà a Circular Materials di ampliare la propria capacità industriale, realizzare nuovi impianti e stringere partnership internazionali con aziende e università.

Cosa significa trasformare i rifiuti industriali in oro
La metafora dell’“oro” non è casuale: i metalli critici recuperati dalle acque reflue attraverso la tecnologia SWaP possono valere fino a diverse migliaia di euro al chilo. Rame, nichel e litio sono indispensabili per il mercato dell’elettronica e della mobilità elettrica, e la domanda globale è in continua crescita.
Grazie a Marco Bersani, oggi è possibile recuperare questi metalli da acque di scarico, rifiuti industriali, fanghi e soluzioni esauste, riducendo la necessità di miniere e processi estrattivi altamente inquinanti. In un momento storico in cui l’estrazione mineraria è sotto accusa per il suo impatto ambientale e sociale, la soluzione offerta da Circular Materials appare come una vera svolta ecologica.
Secondo dati dell’azienda, un impianto SWaP può recuperare fino al 95% dei metalli presenti nelle acque reflue, con un consumo energetico e un impatto ambientale inferiore rispetto alle tecnologie tradizionali.

Marco Bersani: visione, valori e impatto sociale
A differenza di altri imprenditori green mossi solo dal profitto, Marco Bersani continua a ispirarsi a una visione etica e sociale dell’impresa. In passato, è stato promotore di movimenti per l’acqua pubblica, per la giustizia climatica e per i beni comuni. Questa esperienza ha influenzato profondamente la missione di Circular Materials: creare valore ambientale ed economico, ma anche beneficio sociale.
L’azienda collabora con enti di ricerca, organizzazioni non governative e università, favorendo la formazione di giovani ricercatori e la diffusione di buone pratiche industriali. Inoltre, parte dei proventi generati dai materiali recuperati viene reinvestita in progetti di innovazione ambientale e sociale.
Marco Bersani ritiene che l’economia circolare non sia solo un insieme di tecnologie, ma soprattutto un nuovo modello culturale e industriale. Un modello basato sulla cooperazione, la rigenerazione delle risorse, l’interconnessione tra imprese, territori e comunità.

Il futuro dell’economia circolare secondo Marco Bersani
Secondo Marco Bersani, il futuro della transizione ecologica si gioca proprio sul terreno dell’industria circolare, in cui i rifiuti diventano materie prime seconde e le imprese adottano modelli rigenerativi. L’approccio lineare — produci, consuma, getta — è ormai insostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico.
Per questo, Circular Materials non si limita a fornire tecnologie, ma accompagna le aziende nel processo di transizione, offrendo consulenza, strumenti e formazione per trasformare i modelli produttivi in chiave green. Marco Bersani è convinto che solo un’alleanza tra innovazione, etica e impresa potrà generare un cambiamento reale e duraturo.
In questa visione, la rigenerazione dei rifiuti industriali rappresenta uno dei fronti più strategici: è lì che si concentrano grandi flussi di materia e di valore, ancora troppo spesso ignorati. Ma grazie a figure come Bersani, oggi possiamo immaginare un futuro in cui ogni rifiuto può diventare ricchezza.