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Cos’è un trust familiare e perché sempre più famiglie lo usano per tutelare i propri beni

Famiglia al tramonto

Un trust familiare è essenzialmente un istituto giuridico creato per favorire i membri della famiglia o i parenti del disponente. Inoltre, il trust di famiglia può riguardare qualsiasi tipo di asset, come proprietà immobiliari, partecipazioni societarie, somme di denaro o altri beni.

Vediamo insieme di cosa si tratta esattamente e i motivi che hanno iniziato a spingere sempre più persone ad affidarsi a questa opzione.

Cos’è un trust familiare

Famiglia al tramonto
Silhouette di una famiglia al tramonto sul mare, emblema di serenità e pianificazione. Leggi perché il trust familiare è la scelta per salvaguardare i tuoi beni

Un trust familiare è un istituto giuridico di origine anglosassone che consente a una persona, chiamata disponente, di trasferire la proprietà di determinati beni (immobili, denaro, azioni, ecc.) a un soggetto terzo, il trustee, che li gestisce secondo le istruzioni stabilite dal disponente a favore di uno o più beneficiari, spesso membri della famiglia.

Il trust si basa su un rapporto fiduciario: il trustee ha l’obbligo di amministrare i beni nell’interesse dei beneficiari, rispettando le regole definite nell’atto costitutivo del trust.

Il trust familiare si distingue per la sua flessibilità. Può essere utilizzato per scopi diversi, come la protezione del patrimonio da creditori, la pianificazione successoria, la gestione di beni per minori o persone incapaci, o persino per garantire la continuità di un’impresa familiare.

In Italia, il trust è riconosciuto grazie alla ratifica della Convenzione dell’Aja del 1985, che ha reso questo strumento compatibile con il nostro ordinamento giuridico, pur non essendo previsto dal Codice Civile.

Come funziona un trust familiare?

Il funzionamento di un trust familiare si articola in tre elementi fondamentali:

  1. Il disponente: è la persona che crea il trust e trasferisce i propri beni al trustee. Può stabilire regole precise su come i beni devono essere gestiti e distribuiti;
  2. Il trustee: è il gestore del trust, una figura di fiducia (può essere una persona fisica o giuridica, come un professionista o una società fiduciaria) che ha la responsabilità di amministrare i beni secondo le istruzioni ricevute;
  3. I beneficiari: sono le persone (spesso familiari del disponente) che beneficeranno dei beni o dei redditi generati dal trust. I beneficiari possono essere nominati immediatamente o in futuro, a seconda delle esigenze.

Proviamo a fare ora un esempio pratico in questo senso: un genitore può istituire un trust familiare per trasferire una casa di famiglia o un patrimonio finanziario al trustee, con l’indicazione che i beni siano utilizzati per il mantenimento dei figli fino a una certa età o per garantire loro un’eredità protetta.

Perché attivare un trust familiare?

Le famiglie che hanno scelto di attivare questa opzione hanno manifestato una chiara esigenza di protezione e pianificazione patrimoniale in un contesto economico e sociale sempre più complesso. Ecco i principali vantaggi:

1. Protezione del patrimonio

Uno dei motivi principali per cui le famiglie adottano il trust è la protezione dei beni da rischi esterni, come creditori, pignoramenti o cause legali.

Quando i beni sono trasferiti al trust, escono dal patrimonio personale del disponente e diventano un’entità separata. Questo significa che, in caso di difficoltà finanziarie o azioni legali contro il disponente, i beni nel trust sono generalmente protetti, a patto che il trust sia stato costituito in buona fede e non per eludere obblighi legali.

2. Pianificazione successoria

Il trust familiare è uno strumento efficace per gestire la trasmissione del patrimonio alle generazioni future, evitando le complessità e i costi delle successioni.

Ad esempio, può prevenire dispute tra eredi o garantire che i beni siano distribuiti secondo le volontà del disponente, anche in presenza di situazioni familiari complesse (famiglie allargate, figli di precedenti matrimoni, ecc.). Inoltre, il trust può ridurre l’impatto fiscale della successione, sebbene ciò dipenda dalla normativa del paese in cui è istituito.

3. Flessibilità nella gestione

A differenza di altri strumenti, come il testamento o il fondo patrimoniale, il trust offre un alto grado di personalizzazione. Il disponente può stabilire regole dettagliate su come e quando i beneficiari riceveranno i beni, ad esempio vincolandoli al raggiungimento di una certa età o al verificarsi di eventi specifici (come il completamento degli studi). Questo è particolarmente utile per famiglie con figli minori o con esigenze particolari.

4. Continuità aziendale

Per le famiglie che possiedono un’impresa, il trust familiare è spesso utilizzato per garantire la continuità aziendale.

Trasferendo le quote societarie al trust, si può evitare che l’azienda venga frammentata tra più eredi o che decisioni gestionali inappropriate compromettano il suo futuro. Il trustee, in questi casi, agisce come un amministratore imparziale, seguendo le indicazioni del disponente.

5. Riservatezza

Genitori e figli
Momenti di gioia mentre una famiglia gioca con i figli piccoli. Proteggi il loro futuro con un trust familiare: scopri come nell’articolo

Un trust familiare garantisce un elevato livello di riservatezza. A differenza di un testamento, che diventa pubblico dopo la morte, il trust rimane un atto privato, noto solo alle parti coinvolte. Questo aspetto è particolarmente apprezzato da famiglie che desiderano mantenere discrezione sulla gestione del loro patrimonio.

6. Gestione di situazioni familiari complesse

Il trust familiare si rivela particolarmente utile in contesti familiari non convenzionali o complessi, come famiglie ricomposte, coppie non sposate o situazioni in cui sono presenti beneficiari con esigenze speciali. Ad esempio, un disponente può utilizzare il trust per garantire che i figli di un precedente matrimonio ricevano una quota equa del patrimonio, senza conflitti con il nuovo coniuge o altri eredi.

Inoltre, il trust può essere strutturato per supportare beneficiari con disabilità, assicurando che i beni siano gestiti per coprire spese mediche o assistenziali a lungo termine, senza compromettere l’accesso a eventuali benefici pubblici.

Questa capacità di adattarsi a dinamiche familiari uniche rende il trust uno strumento sempre più apprezzato, poiché offre soluzioni personalizzate che altri strumenti giuridici – come il testamento – non sempre riescono a fornire con la stessa precisione e flessibilità.

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