x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Titoli di efficienza energetica: cosa sono e come funzionano

efficientamento energetico per tutelare l’ambiente

I titoli di efficienza energetica, conosciuti con l’acronimo TEE, sono anche detti Certificati Bianchi, essi non sono altro che degli incentivi a favore delle aziende, pubbliche o private, che consentono loro di ridurre le tempistiche per rientrare nei costi sostenuti per conseguire la finalità del miglioramento dei dispositivi per l’efficientamento energetico. Questo beneficio, di natura pecuniaria, si aggiunge al risparmio che l’azienda ottiene grazie all’utilizzo dei dispositivi di efficientamento energetico e al guadagno in salute derivato da un ambiente più salutare.

La parola chiave dei titoli di efficienza energetica è la “sostenibilità”; infatti, gli esseri umani dovrebbero imparare a svolgere le proprie attività rispettando le risorse che il pianeta offre al fine di non creare danni all’ecosistema. Tale crescita può avvenire e deve avvenire tramite l’efficienza energetica perché è un mezzo fondamentale per contrastare il cambiamento climatico è invertire la rotta verso il punto di non ritorno che gli scienziati hanno fissato nel 2030. Per dare una definizione alle attività di efficientamento energetico possiamo affermare che esse sono la capacità di conseguire i propri fabbisogni risparmiando risorse di natura idrica, elettrica o, in generale, di risorse naturali.  

Il nostro Paese, per cercare di ridurre le emissioni di anidride carbonica e andare in direzione green, attraverso il Decreto emanato nel 2004, ha adottato il sistema dei Certificati Bianchi, continua a leggere l’articolo per saperne di più.

Cosa sono i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o Certificati Bianchi?

I titoli di efficienza energetica sono dei titoli negoziabili idonei ad attestare il conseguimento del risparmio energetico misurato in TEP cioè tonnellata Equivalente di Petrolio che viene risparmiato attraverso l’efficienza energetica di risparmio conseguito attraverso l’efficientamento. Ogni TEP ha un valore predefinito e corrisponde a 5347 kWh di energia elettrica, 1200 metri cubi di gas naturale, 11.628 kWh in energia termica, ovvero circa 2,4 tonnellate di anidride carbonica emanata nell’aria. Per fronteggiare questo quantitativo di anidride carbonica occorrerebbero circa 200 alberi per cui ogni TEP risparmiato ha sicuramente grossi benefici sull’ambiente.

Il mercato dei certificati bianchi avviene tramite lo scambio tra la domanda delle aziende che devono effettuare l’efficienza energetica e l’offerta delle imprese che realizzano i progetti di efficienza energetica, anche in questo caso, come in ogni mercato, vige la teoria della mano invisibile di Adam Smith; quindi, il prezzo finale sarà il rapporto tra la domanda e l’offerta delle parti. In conclusione, quindi, se viene realizzato un intervento di efficientamento che riesce a garantire un risparmio energetico misurato in TEP si ottiene dei titoli che si possono scambiare sotto forma di denaro.

Non tutti i soggetti sono idonei a richiedere i certificati bianchi, possono accedervi:

  • Le società di distribuzione di energia e gas;
  • Le Energy service company (ESCo) cioè le società che forniscono dei servizi idonei al raggiungimento dei risparmi energetici purché siano certificate UNI CEI 11352;
  • I soggetti pubblici e privati hanno provveduto a adottare un sistema di gestione dell’energia nel rispetto della ISO 50001 oppure che abbiano provveduto a nominare un Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) certificato.

Possono accedere alla richiesta dei certificati bianchi anche i soggetti privi dei requisiti citati pocanzi, purché lo facciano tramite i soggetti che possiedono già i suddetti requisiti. 

Il meccanismo per la richiesta per ottenere i titoli di efficienza energetica è composto da un iter ben delineato, cioè:

  • La prima cosa da fare è eseguire le dovute misurazioni sui consumi prima delle migliorie apportate;
  • Dopodiché è necessario presentare il progetto al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), cioè la società individuata che persegue gli obiettivi prefissati sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica.
  • Realizzare il progetto che porta a migliorare l’efficienza energetica;
  • Effettuare la misurazione dei consumi dopo aver apportato le migliorie energetiche;
  • Richiesta della certificazione al GSE il quale, a sua volta autorizza il GME (Gestore dei Mercati Energetici) ad emettere i titoli.

Andamento del Mercato dei Certificati Bianchi

Il meccanismo dei certificati Bianchi è ormai collaudato in quanto è andato in vigore nel 2005 dopo essere stato emanato il decreto ministeriale nel 2004.

Il valore dei Certificati Bianchi è dettato tra l’incontro della domanda e dell’offerta, inizialmente quindi, oscillava tra i 100 e i 110 euro. Mentre, a seguito del Decreto Interministeriale del 2018, il valore del Certificato Bianco è incrementato a 260 €. Inizialmente, per ottenere un certificato bianco era sufficiente fare una semplice richiesta, tuttavia capitava che venissero presentate richieste per progetti già realizzati. A seguito delle numerose truffe ricevute ai danni del GSE e GME, quindi l’iter è stato modificato; adesso, servono misurazioni che attestino il consumo prima e dopo aver realizzato la miglioria energetica. Queste precauzioni hanno avuto una esternalitànegativa sulle ESCo perché vedevano rigettate le pratiche dei loro progetti, questo ha contribuito a far sì che venissero presentati sempre meno progetti fino a che, nel 2018, il valore del Certificato Bianco è stato incrementato in maniera sostanziale passando dai 100 – 110 euro ai 260 euro circa.