Quando si parla di risparmio sicuro e liquidità gestita con accortezza, il tema del conto deposito assume un ruolo centrale. In un contesto contraddistinto da tassi variabili e cambi nelle offerte, adottare una strategia ben definita può fare la differenza. È qui che entra in gioco il laddering: una “scala” di vincolamenti e scadenze differenziate, pensata per ridurre il rischio di rimanere vincolati a tassi ormai obsoleti e per cogliere eventuali rialzi futuri. Applicare la strategia laddering significa suddividere il proprio capitale su più scadenze e conti deposito, così da bloccare tassi interessanti oggi mantenendo nel contempo una certa flessibilità nel domani. Di seguito, una guida completa per comprenderne il funzionamento.
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Come applicare la strategia laddering
Per applicare una strategia laddering al conto deposito è necessario vincolare una parte del capitale per un termine breve, un’altra parte per un tempo medio, e un’ultima parte per una durata più lunga, creando una scala di scadenze progressive. Questo consente, da un lato, di bloccare oggi tassi relativamente elevati sulle scadenze lunghe, dall’altro di avere nei prossimi anni scadenze che si rinnovano, dando la possibilità di cogliere nuove offerte o rialzi del mercato. Con la tecnica laddering, supponendo che i tassi possano salire, si ha la possibilità di rinnovare alcuni vincoli a tasso più alto in futuro, migliorando così il rendimento medio complessivo. Se invece i tassi scendono, almeno la maggior parte del capitale risulta già vincolato a condizioni migliori e protette dal ribasso. Per una buona riuscita, è necessario pianificare fin dall’inizio la distribuzione delle scadenze e l’entità investita per ogni “gradino” della scala del laddering.
Il termine laddering nasce nel mondo obbligazionario, dove indica una scala di bond con scadenze diverse per distribuire il rischio di tasso e mantenere flessibilità nei reinvestimenti. Nel bond laddering, infatti, ogni volta che un titolo giunge a scadenza il capitale viene reinvestito in una nuova obbligazione a lungo termine, così da mantenere costante la durata media del portafoglio e cogliere eventuali variazioni dei rendimenti di mercato.
Nel conto deposito laddering, invece, il principio è simile ma l’approccio è più prudente: le scadenze servono a bilanciare rendimento e liquidità, senza esposizione ai mercati e con capitale garantito. Non ci sono oscillazioni di prezzo, ma solo la necessità di pianificare bene i vincoli per bloccare tassi favorevoli nel tempo.
In sostanza, il bond laddering è una strategia dinamica per chi cerca rendimento sui mercati, mentre su conto deposito è una soluzione bancaria più stabile, orientata alla sicurezza e alla gestione ordinata del risparmio.
Nella pratica italiana, laddove i conti deposito propongono vincoli di vario genere (spesso a vincoli 6 12 24 mesi e anche più lunghi), la strategia laddering può essere declinata impostando, ad esempio, tre o quattro tranche: una con vincolo breve (6-12 mesi), una con vincolo medio (24 mesi oppure 36 mesi), una con vincolo lungo (48 mesi o più). Quando ciascuna di queste tranche giunge a scadenza, si valuterà se rinnovare, spostare in un conto non vincolato oppure reinvestire in un nuovo vincolo sulla parte rinnovata. Va comunque chiarito che la strategia laddering non elimina tutti i rischi: ad esempio, se si ha un bisogno di liquidità urgente, la penale svincolo può essere importante, oppure ci si può trovare in una fase in cui i tassi nuovi sono inferiori a quelli bloccati.
Anche il calcolo dell’imposta bollo e la tassazione sugli interessi vanno considerati nel rendimento netto effettivo. Ma nel complesso, per chi cerca un approccio razionale e strutturato al risparmio con conto deposito, il laddering rappresenta una delle soluzioni più intelligenti.

Requisiti e quando conviene
Prima di attivare la strategia laddering, è utile verificare alcuni requisiti fondamentali. Innanzitutto, è necessario che il conto deposito consenta vincoli di durata ben definita e che vengano messi a disposizione tassi bloccati per tutta la durata del vincolo; se il tasso può variare durante il vincolo, la strategia laddering perde gran parte della sua efficacia. Occorre poi che la banca offra la clausola di svincolo anticipato o una forma di flessibilità, anche se con penale svincolo, perché la possibilità di uscita anticipata è utile in caso di emergenza. Inoltre, va valutata la presenza dell’imposta di bollo sul deposito e sugli interessi, e la tassazione applicabile (in Italia in genere 26% sugli interessi). Altro requisito imprescindibile: avere un orizzonte temporale definito e una quota del capitale che si può permettere di vincolare senza necessità immediata di liquidarlo.
Conviene attivare la strategia laddering quando il contesto degli scenari tassi è incerto o in aumento: se si pensa che i tassi a breve termine siano già alti o possano salire, bloccare una parte del capitale oggi con vincoli medio-lunghi è sensato. Allo stesso modo, se si teme che i tassi possano scendere, avere vincoli già attivi impedisce di restare bloccato in una nuova offerta molto più bassa. Se invece si prevede che i tassi scenderanno drasticamente e che si avrà bisogno del capitale in tempi brevi, forse conviene orientarsi su vincoli più brevi (come 6-12-24 mesi) o tenere liquidità non vincolata. In ogni caso, la scelta della strategia laddering richiede una visione realistica delle proprie esigenze finanziarie e un’analisi attenta dello scenario dei tassi attuale e delle condizioni contrattuali della banca.

Piani disponibili (24/48/84) con soglie
Nel contesto italiano dei conti deposito è possibile trovare piani di vincolo con durate molto diverse: ad esempio 24 mesi, 48 mesi o addirittura 84 mesi. Adottando la strategia laddering, si può decidere di distribuire il capitale su queste tre scadenze: una parte in un vincolo fino a 24 mesi, un’altra fino a 48 mesi e un’ultima parte fino a 84 mesi. In funzione della soglia minima richiesta dalla banca per il vincolo, si stabilisce l’importo da destinare a ciascun vincolo. Così facendo, alla scadenza dei 24 mesi quella tranche torna o viene rinnovata, alla scadenza dei 48 mesi torna la seconda, e alla scadenza degli 84 mesi torna la terza. Questa suddivisione consente di avere una scadenza periodica, mantenendo un flusso di rientro del capitale e la capacità di reinvestimento.
Naturalmente le soglie e i tassi variano: alcune banche richiedono un deposito minimo alto per vincoli lunghi, oppure offrono tassi più interessanti per soglie elevate. Qui entra in gioco il confronto netto tra le diverse opzioni disponibili: una banca con vincolo a 24 mesi potrebbe offrire un tasso più basso rispetto a un vincolo a 48 mesi, ma se la soglia e la tassazione rendono il rendimento netto inferiore, forse conviene scegliere la durata intermedia. Usando il laddering, si potrebbe decidere di destinare, ad esempio, un terzo del capitale a 24 mesi, un terzo a 48 e un terzo a 84 mesi, oppure trovare una proporzione che soddisfi in base alle soglie minime e alle proprie esigenze di liquidità. È di vitale importanza verificare che alla scadenza di ciascun vincolo i nuovi tassi non siano troppo inferiori rispetto a quelli bloccati all’inizio: ma proprio grazie alla struttura del laddering si minimizza questo rischio, perché solo una parte del capitale è esposta alla volatilità in un dato momento.

Simulazioni (tabella costo totale)
La strategia laddering è progettata per gestire gli scenari tassi in evoluzione: in uno scenario di incremento dei tassi, la tranche a 84 mesi manterrà il tasso bloccato e i nuovi tassi più alti premieranno le tranche a 24 mesi al rinnovo; in uno scenario di riduzione, la tranche a 24 mesi sarà rinnovata a condizioni peggiori, ma le tranche a 48 e 84 mesi rimarranno protette a tassi migliori. L’analisi dimostra che la maggiore flessibilità offerta dal laddering premia l’investitore nel confronto netto con un unico vincolo a lunga durata, in quanto permette anche di non subire pienamente e immediatamente il deprezzamento di eventuali nuove offerte bancarie meno vantaggiose. Sebbene la porzione vincolata più a lungo (84 mesi) generi l’interesse lordo maggiore, l’impatto reale e il rendimento netto della strategia devono essere valutati considerando la tassazione del 26%, l’imposta di bollo e l’eventuale penale di svincolo.
| Tranche | Durata (Mesi) | Capitale Vincolato (€) | Tasso Lordo Annuo (%) | Potenziale Interesse Lordo (€) |
| Tranche 1 | 24 (2 anni) | 33.333 | 3,00 | 2.000 (circa) |
| Tranche 2 | 48 (4 anni) | 33.333 | 3,50 | 4.667 (circa) |
| Tranche 3 | 84 (7 anni) | 33.334 | 4,00 | 9.333 (circa) |
| Totale | – | 100.000 | – | 16.000 (circa) |
Decadenza e rientro
Una volta raggiunta la scadenza di una delle tranches, è il momento di decidere come comportarsi: rinnovare automaticamente per la stessa durata, rientrare in conto non vincolato in attesa di condizioni migliori, oppure effettuare un nuovo vincolo su una nuova scadenza. Con la strategia laddering è consigliabile avere una “riserva” di capitale che rientri periodicamente (ad esempio, di anno in anno, a seconda di come si impostano i vincoli). Quando scade la tranche a 24 mesi, ad esempio, si potrebbe scegliere di vincolarla nuovamente per 84 mesi se le condizioni sono più favorevoli e si ha una visione di lungo termine, oppure mantenere la liquidità se l’obiettivo finanziario è cambiato. Questa dinamica di decadenza e rientro è essenziale per mantenere attivo il ciclo della strategia laddering e sfruttare nuovi tassi.
Durante la decadenza è fondamentale rivedere i vincoli residui e la flessibilità che si vuole preservare. A volte può risultare opportuno reinvestire solo una parte del capitale e lasciare il resto liquido o impiegato in strumenti alternativi. Anche l’eventuale penale di svincolo va tenuta presente: se serve il capitale e bisogna uscire da un vincolo prima della scadenza, la strategia laddering aiuta proprio perché solo una parte del capitale è “bloccata” a lungo, riducendo la necessità di rompere un vincolo con penale elevata. In conclusione, la gestione della decadenza e del rientro è il momento operativo centrale della strategia laddering: è qui che si concretizza la capacità di rinnovare, scegliere nuove durate e sfruttare i potenziali cambi offerta migliorativi.

Domanda online (step)
Per attuare la strategia laddering sul conto deposito, esistono passaggi pratici da seguire online che rendono l’operazione semplice e rapida. Innanzitutto occorre aprire il conto deposito presso la banca scelta (o più banche, se si vuole diversificare il rischio). Poi si definisce la somma da destinare alla scala dei vincoli e si decide le durate da ricoprire (ad esempio la suddivisione 24/48/84 mesi). Si imposta la domanda online selezionando per ciascuna tranche l’importo, la durata, verificando che il tasso sia effettivamente bloccato e che ci sia chiara indicazione della penale svincolo. Anche la voce relativa al calcolo dell’imposta di bollo deve essere presente nei documenti contrattuali. Una volta confermato il vincolo, viene bloccato l’importo e parte la decorrenza della scadenza. Quando ciascuna tranche scade, l’attività online consiste nel decidere il rinnovo o il rientro; molte banche offrono la funzionalità di “rilancia vincolo” in modalità digitale, utile per applicare la strategia laddering con la massima comodità.
Nella fase di domanda online occorre leggere attentamente le condizioni relative a eventuali cambi offerta. Se la banca si riserva il diritto di modificare il tasso per nuovi vincoli, la scala costruita con il laddering aiuta a non essere esposto completamente a quella modifica. In fase di rinnovo si potrebbe trovare un’offerta meno conveniente, ma grazie alle scadenze scaglionate ci sono già vincoli attivi stipulati a condizioni migliori. Allo stesso tempo, bisogna verificare che il cambiamento nelle condizioni della banca non implichi penalità aggiuntive o clausole stringenti. Una buona prassi operativa è fissare in agenda la scadenza di ogni tranche, e qualche settimana prima della scadenza valutare se rinnovare o uscire: una funzione automatica online che avverte della scadenza è estremamente utile per gestire la strategia laddering nel tempo.
Adottare la strategia laddering non è solo una scelta finanziaria, ma un approccio meticoloso al risparmio che bilancia sapientemente rendimento e liquidità. Il confronto netto con le alternative conferma che, per la maggior parte dei risparmiatori con obiettivi a medio-lungo termine, il laddering è la chiave per bloccare tassi vantaggiosi e costruire un piano di investimento vincolato solido e dinamico.