Un accordo saldo e stralcio tra privati è uno strumento negoziale che consente al creditore e al debitore di chiudere una posizione debitoria concordando il pagamento di una somma inferiore rispetto all’importo originario dovuto. Questa prassi, mutuata dalle negoziazioni con banche e finanziarie, è pienamente applicabile anche nei rapporti tra persone fisiche o piccole aziende, in contesti di prestiti informali, debiti commerciali o altri crediti. Non si tratta di una procedura imposta per legge, ma di una vera e propria trattativa transattiva. Un accordo saldo e stralcio tra privati ben strutturato offre a entrambe le parti la possibilità di evitare un lungo e costoso contenzioso giudiziario.
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Quando ha senso il saldo e stralcio tra privati
Un accordo saldo e stralcio tra privati ha senso quando la riscossione integrale del credito appare incerta, lunga o troppo onerosa in rapporto al beneficio atteso. Spesso il creditore preferisce incassare subito una cifra inferiore piuttosto che rischiare di non recuperare nulla o di affrontare anni di spese legali.
Vantaggi: chiusura rapida, risparmio su spese e tempi
Il vantaggio principale per entrambe le parti è la chiusura rapida e definitiva della pendenza. Il debitore ottiene un immediato sollievo finanziario e non deve più preoccuparsi di solleciti e possibili azioni esecutive. Il creditore, invece, trasforma un credito a rischio in liquidità immediata, con un notevole risparmio su spese legali, tempo e risorse. In un accordo saldo e stralcio tra privati, questo aspetto è cruciale soprattutto quando i rapporti personali rischiano di incrinarsi definitivamente per via del debito.
Svantaggi: rinuncia a parte del credito, rischio inadempimento
Lo svantaggio più evidente per il creditore è la rinuncia a parte del credito totale. È un costo che si accetta in cambio della certezza dell’incasso. Per il debitore, il rischio è che, in assenza di un verbale chiaro e legalmente valido, il pagamento venga considerato solo un acconto sul totale, lasciando aperta la strada a future pretese. È fondamentale tutelarsi da subito per evitare un rischio di inadempimento da parte del creditore.

Come negoziare: 5 step che funzionano
Negoziare un accordo saldo e stralcio tra privati richiede una strategia chiara, lontana dalle improvvisazioni.
Mappare importi e costi
Il primo passo è la ricostruzione analitica del debito. Non basta l’importo totale, ma occorre distinguere chiaramente la quota capitale, gli eventuali interessi legali o convenzionali maturati e le spese accessorie sostenute dal creditore fino a quel momento. Sapere esattamente cosa si sta negoziando è essenziale per formulare una proposta credibile.
Offerta iniziale: percentuale ragionevole e condizioni
La proposta iniziale deve essere realistica e sostenibile, basandosi sulla reale capacità finanziaria del debitore e sul grado di rischio che il creditore correrebbe proseguendo per vie legali. Generalmente, si parte da una percentuale di stralcio che può variare notevolmente (spesso dal 30% al 60% del debito residuo) a seconda della situazione. L’offerta deve includere anche le condizioni di pagamento, specificando le tempistiche e i mezzi di pagamento proposti.
Prove e garanzie: ricevute, piani, eventuali coobbligati
Per convincere il creditore, è utile supportare la proposta con prove che attestino l’attuale difficoltà economica (documentazione ISEE, stato di disoccupazione, bilanci negativi se si tratta di una società) o la mancanza di beni facilmente aggredibili. La presenza di eventuali coobbligati (garanti o fideiussori) va mappata, ma l’accordo saldo e stralcio tra privati è mirato a liberare il debitore principale.
Definizione IBAN/causale e calendario pagamenti
Una volta concordato l’importo, si deve definire con precisione l’IBAN su cui effettuare il versamento e una causale univoca (es. “Saldo e stralcio debito [data accordo]”), necessaria come prova. Occorre anche stabilire chiaramente se il pagamento sarà in soluzione unica o se verrà definito un calendario pagamenti rateale.
Conferma scritta: scambi e-mail/PEC prima del verbale
Mai effettuare pagamenti parziali prima di avere un’accettazione scritta e inequivocabile dell’offerta. È consigliabile scambiare e-mail o meglio ancora PEC in cui il creditore conferma l’accettazione della somma a titolo di saldo e stralcio definitivo. Questi scambi saranno la base per la redazione del verbale finale.

Cosa scrivere obbligatoriamente nell’accordo/verbale
La formalizzazione scritta dell’accordo saldo e stralcio tra privati è il passaggio che ne garantisce l’efficacia legale. Questo documento deve essere completo e non lasciare spazio a interpretazioni.
Parti e oggetto del credito (origine, importo, estremi)
Il verbale deve identificare in modo chiaro e completo le Parti (dati anagrafici o societari) e l’Oggetto del credito: la sua origine (es. prestito informale del 2023, fattura n. X del [data]), l’importo originario e l’Importo residuo al momento della firma. Indicare gli estremi dei documenti che provano l’esistenza del debito è fondamentale.
Importo pattuito “a saldo e stralcio” e modalità di pagamento
Si deve indicare in cifre e in lettere l’Importo pattuito “a saldo e stralcio”, specificando che esso è accettato a tacitazione definitiva di ogni pretesa. Le modalità di pagamento (unica soluzione o piano rateale) devono essere dettagliate.
Quietanza liberatoria: formula di liberazione totale e rinuncia a ulteriori pretese
Questa è la parte più importante per il debitore. La quietanza liberatoria nei contenuti deve esplicitare che il pagamento della somma pattuita estingue ogni obbligazione relativa al credito originario. Il creditore deve rilasciare una formula di liberazione totale e dichiarare la rinuncia a ulteriori pretese future, inclusi interessi, spese legali o penali.
Consegna documenti e chiusura contabile (ricevute, contratti, eventuali titoli)
Il verbale dovrebbe prevedere la consegna da parte del creditore di tutti i documenti relativi al debito (es. titolo di credito, cambiale, copia del contratto) al fine di dimostrare la chiusura contabile della posizione.
Inadempimento: clausola risolutiva/penale e ripristino del dovuto
Per tutelare il creditore in caso di pagamento rateale, è essenziale inserire una clausola di inadempimento. Si stabilisce che il mancato pagamento anche di una sola rata comporterà la decadenza dal beneficio del saldo e stralcio, con il ripristino automatico e immediato dell’intero debito originario (meno quanto già versato), oltre all’applicazione di una eventuale clausola penale per il ritardo.
Foro competente, data/luogo, firme e allegati (documenti d’identità)
Si deve indicare il Foro competente in caso di lite, la data e il luogo della firma. Entrambe le parti devono firmare e si consiglia di allegare al verbale i documenti d’identità e la prova documentale del credito originario.

Tabella: struttura minima di un verbale “a prova di contenzioso”
Per un accordo saldo e stralcio tra privati che sia inattaccabile, i contenuti del verbale devono essere strutturati con precisione.
| Cosa inserire | Esempio di formula | Errori da evitare |
| Dati parti | Identificazione completa, codice fiscale, domicilio. | Omettere i dati anagrafici o la titolarità del credito. |
| Oggetto credito | “Debito originato da [causale] del [data], avente estremi [rif.]” | Descrivere il credito in modo vago o generico. |
| Importo residuo | “Euro [cifra] (di cui capitale Euro [cifra] e interessi Euro [cifra])” | Indicare solo l’importo senza distinguere capitale e interessi. |
| Importo stralcio | “Euro [cifra] (somma accettata a saldo e stralcio definitivo)” | Non specificare che la somma è a saldo e stralcio. |
| Termini pagamento | “Entro e non oltre il [data] a mezzo bonifico su IBAN [estremi]” | Mancanza di IBAN, causale standard o data perentoria. |
| Quietanza liberatoria | “Al ricevimento della somma, il creditore rilascia la più ampia quietanza liberatoria per ogni pretesa inerente il credito.” | Considerare il pagamento come un semplice acconto. |
| Rinunce/garanzie | “Il creditore rinuncia irrevocabilmente a ogni futura azione esecutiva o giudiziale.” | Non specificare la rinuncia a future richieste. |
| Foro competente | “Per ogni controversia sarà competente il Foro di [città].” | Omettere l’indicazione del foro. |
| Allegati | Documenti d’identità, contratti, estratti conto, piano rate. | Allegati incompleti o non citati nel corpo del verbale. |
Pagamento unico vs rate
La scelta della modalità di pagamento è un passaggio fondamentale nella negoziazione di un accordo saldo e stralcio tra privati.
Vantaggi/svantaggi di ciascuna opzione
Il pagamento unico è preferibile per il creditore perché azzera il rischio di inadempimento futuro e permette la chiusura immediata della pratica. Per il debitore è vantaggioso perché chiude subito la posizione in modo definitivo. Il pagamento rateale rende l’accordo saldo e stralcio tra privati più accessibile a chi ha meno liquidità, ma espone il debitore al rischio di far decadere l’accordo.
Calendario rate, mora e clausole di decadenza dal beneficio
Nel caso rateale, il verbale deve prevedere un preciso calendario rate con scadenza fissa per ciascuna rata. Come già menzionato, la clausola di decadenza dal beneficio è obbligatoria e specifica che il ritardo o il mancato pagamento di una rata (anche minima) comporta la revoca immediata dell’accordo saldo e stralcio tra privati e il diritto del creditore di richiedere l’intero debito residuo originario. Una clausola di mora (penale per il ritardo) può essere un deterrente aggiuntivo.
Ricevute e prova del pagamento (bonifico tracciato, causali standard)
La prova del pagamento è sempre a carico del debitore. La modalità più sicura è il bonifico tracciato bancario o postale, specificando sempre la causale standard concordata (es. “Rata X/Y Accordo Saldo e Stralcio del [data]”).

Quietanza liberatoria: testo tipo e quando rilasciarla
La quietanza liberatoria è il documento che certifica l’adempimento e la liberazione del debitore da ogni obbligo.
Rilascio contestuale vs differito
Il rilascio della quietanza liberatoria può essere contestuale alla firma del verbale (soprattutto in caso di pagamento unico e immediato), oppure differito all’incasso dell’ultima rata (nel caso di piano rateale). È fondamentale che l’obbligo di rilascio sia sancito nel verbale stesso.
Modello di quietanza (estratto) e note su eventuali segnalazioni pregresse
Il testo della liberatoria deve essere inequivocabile. Un estratto di modello potrebbe recitare: “Con il versamento della somma di Euro [cifra] a titolo di accordo saldo e stralcio tra privati, il Sig./la Società [Nome Creditore] dichiara di non aver più nulla a pretendere dal Sig./dalla Società [Nome Debitore] per il debito di cui all’oggetto, rilasciando ampia e definitiva quietanza liberatoria e rinunciando a ogni azione futura”.
Questa liberatoria è fondamentale anche per gestire l’impatto su segnalazioni pregresse in banche dati non ufficiali o registri interni.

Checklist prima di firmare
Per evitare errori da evitare e contenziosi, è indispensabile seguire una rigida checklist prima di apporre la firma definitiva sul verbale.
- Identità e titolarità del credito verificate: assicurarsi che chi firma sia effettivamente il creditore o un suo legale rappresentante e che abbia titolo per disporre del credito.
- Importo residuo e scomposizione (capitale/interessi/spese): ricontrollare la corretta ricostruzione del debito da stralciare.
- Somme, tempistiche e IBAN corretti: verificare la correttezza di tutti i dati numerici e bancari.
- Formula di rinuncia totale a future pretese: rileggere attentamente la clausola di quietanza liberatoria contenuti.
- Ricevute e allegati a prova (estratti, e-mail, contratti): assicurarsi che tutti i documenti a supporto del debito originario siano allegati o menzionati.

FAQ
Il saldo e stralcio cancella automaticamente eventuali segnalazioni in banche dati?
No. L’accordo saldo e stralcio tra privati non ha un effetto automatico su banche dati ufficiali. Tuttavia, la quietanza liberatoria è il documento essenziale per richiedere l’aggiornamento della posizione a “estinta per saldo e stralcio” e valutare il potenziale impatto su segnalazioni negative, in particolare per i registri non pubblici.
Serve l’autentica delle firme o un atto notarile?
Per un accordo saldo e stralcio tra privati in linea di massima non è obbligatoria l’autentica delle firme o l’atto notarile. Una scrittura privata sottoscritta e datata è sufficiente. L’intervento di un notaio o un avvocato può essere consigliabile in caso di importi elevati o quando si desidera una maggiore tutela.
Cosa succede se la controparte non paga una rata?
In caso di mancato rispetto delle tempistiche del piano rateale, si attiva la clausola di decadenza dal beneficio prevista nel verbale. Il creditore può quindi richiedere il saldo dell’intero debito originario (meno quanto già versato) e avviare le azioni legali per il recupero.
Posso prevedere un garante o una clausola penale?
Sì, in un accordo saldo e stralcio tra privati è sempre possibile e talvolta raccomandabile prevedere l’intervento di un garante o l’inserimento di una clausola penale (ad esempio, una maggiorazione fissa o percentuale) per rafforzare l’accordo di rientro debiti, in particolare in caso di pagamento rateale.