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Come correggere un F24 pagato con codice tributo sbagliato: guida alla correzione

Identificare l'errore: cosa fare immediatamente dopo aver notato un codice tributo sbagliato sull'F24 e come procedere alla rettifica

Ogni anno, puntuale come un orologio svizzero, arriva per milioni di italiani il tanto temuto appuntamento con la dichiarazione dei redditi, un’operazione necessaria per rimanere in regola con il Fisco ed evitare brutte sorprese da parte dell’Agenzia delle Entrate. Trattandosi di una procedura molto tecnica, è possibile che i meno avvezzi commettano errori: qui di seguito, a proposito, vi aiuteremo spiegandovi come si fa per correggere un F24 che è stato pagato con un codice tributo sbagliato. Niente panico, è meno complicato di quello che si potrebbe pensare!

Codice tributo, anno o importo: i 3 errori più comuni su F24

Documenti per la dichiarazione dei redditi
L’F24 e la Dichiarazione dei Redditi: come l’errore nel codice tributo può influire sul tuo saldo fiscale complessivo e sui versamenti successivi

La compilazione del Modello F24 richiede precisione millimetrica. Gli errori più frequenti che possono capitare a chi effettua il versamento sono principalmente tre:

  1. Errore sul Codice Tributo: si utilizza il codice identificativo sbagliato (ad esempio, si indica l’IMU anziché l’IRPEF). Questo è l’errore più comune e quello che richiede una rettifica tempestiva, poiché il Fisco non riconosce l’importo pagato per il tributo corretto;
  2. Errore sull’anno di riferimento: si indica l’anno sbagliato (ad esempio, si paga l’acconto IRPEF 2024 ma si indica l’anno 2023). In questo caso, l’importo è corretto ma viene imputato al periodo d’imposta errato;
  3. Errore sull’Importo: l’errore può essere di due tipi: si paga un importo inferiore (nel qual caso si applica il ravvedimento operoso per la differenza) o superiore a quanto dovuto (nel qual caso l’eccedenza è rimborsabile o compensabile).

Si può correggere un F24 sbagliato?

Fortunatamente, la risposta a questa domanda è positiva: sì, è possibile, e ad ogni errore si può trovare una soluzione. Quando un pagamento F24 viene effettuato correttamente (data e importo corrispondono) ma l‘imputazione (codice tributo, anno, codice fiscale) risulta errata, non è necessario effettuare un nuovo versamento. La legge permette al contribuente di presentare un’istanza di rettifica (o domanda di correzione) all’Agenzia delle Entrate per chiedere che l’importo versato sia spostato dal codice errato a quello corretto.

L’AdE riconosce che l’obbligazione di pagamento è stata adempiuta; l’unico problema è l’errata destinazione della somma versata.

Guida pratica: come correggere l’errore con il servizio “Civis F24”

Il modo più rapido ed efficace per correggere un F24, specialmente per i soggetti abilitati ai servizi telematici, è utilizzare il canale digitale dell’Agenzia delle Entrate tramite il servizio telematico Civis, al quale si accede con la propria Identità Digitale.

Step 1: Accedi al tuo cassetto fiscale

Ecco qui di seguito, passo dopo passo, cosa è necessario fare in prima istanza.

  • Accedi al sito web dell’Agenzia delle Entrate (ADE);
  • Entra nella tua area riservata, il cosiddetto Cassetto Fiscale, utilizzando le tue credenziali SPID, CIE o CNS.

Step 2: Trova il servizio “Civis” e poi “Correzione F24”

Qui il secondo step da seguire, punto per punto.

  • All’interno dell’area riservata, cerca la sezione dedicata ai “Servizi”;
  • Individua il servizio telematico denominato “Civis” (Canale di Interazione con il Contribuente per l’Assistenza);
  • All’interno di Civis, seleziona la funzionalità “Correzione F24” o “Richiesta di rettifica F24”.

Step 3: Seleziona il pagamento F24 errato

Vediamo ora qual è il terzo step da seguire.

  • Il sistema ti chiederà di identificare il modello F24 che contiene l’errore;
  • Dovrai inserire i dati del versamento (estremi di pagamento, data, importo totale) per richiamare il file della quietanza in cui si trova l’errore di codice tributo.

Step 4: Inserisci i dati corretti e invia la richiesta

Infine, ecco gli ultimi passi da effettuare. Una volta selezionato il versamento, il sistema ti permetterà di compilare un modulo di rettifica, e qui dovrai indicare:

  • Il codice tributo errato e l’importo versato su quel codice;
  • Il codice tributo corretto a cui l’importo deve essere imputato;
  • L’anno di riferimento corretto.

Invia a questo punto la richiesta di rettifica. L’Agenzia delle Entrate prenderà in carico la pratica e, una volta eseguita la correzione, questa sarà visibile nel tuo Cassetto Fiscale.

E se non posso usare Civis?

Nessun problema: per chi non può accedere a Civis resta sempre l’opzione di invio di una PEC, cioè la Posta Elettronica Certificata.

Se non sei un intermediario fiscale e non hai accesso o dimestichezza con il servizio Civis, puoi ricorrere al metodo tradizionale, presentando l’istanza di rettifica direttamente a un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate o, più comodamente, inviandola tramite PEC.

L’istanza deve essere redatta in carta libera (o, in alternativa, utilizzando un modello di istanza di rettifica reperibile online) e deve contenere:

  • I tuoi dati anagrafici e il tuo codice fiscale;
  • I dati identificativi del modello F24 pagato (data, estremi, importo);
  • L’indicazione chiara dell’errore (ad esempio: “L’importo di X euro versato sul codice 3918 deve essere spostato sul codice 3912”).
  • La copia scansionata del modello F24 pagato e della ricevuta di pagamento (quietanza).

L’istanza deve essere inviata alla Direzione Provinciale competente per il tuo domicilio fiscale.

Tabella riepilogativa: i tempi e i casi

Ecco quindi, in breve, uno schema riassuntivo con tutte le casistiche e le tempistiche da prendere in considerazione in caso di svista.

ErroreStrumento di correzione (Civis/PEC)Tempo medio di lavorazione (stima approssimativa)Sanzioni (Sì/No)
Codice tributoCivis (è consigliato in questo caso) o PECCirca 15 – 45 giorniNo (se il versamento è tempestivo)
Anno di riferimentoCivis (è consigliato in questo caso) o PECCirca 15 – 45 giorniNo (se il versamento è tempestivo)
Codice fiscaleSolo ufficio (o in alternativa PEC con documentazione aggiuntiva)Circa 45 – 60 giorniNo (se il versamento è tempestivo)

FAQ

Una calcolatrice e un bloc notes
Gestione delle Tasse: alcuni degli documenti necessari per effettuare i calcoli corretti

Ho pagato un F24 due volte, la procedura è la stessa?

No, non è la medesima. Se hai pagato l’F24 due volte, si configura un doppio versamento o un versamento in eccesso. La procedura di rettifica tramite Civis o PEC non è idonea. In questo caso devi presentare una richiesta di rimborso o una richiesta di compensazione all’Agenzia delle Entrate per recuperare l’importo pagato in eccesso.

Cosa succede se correggo l’F24 dopo la scadenza del pagamento?

Se la correzione riguarda solo l’imputazione (codice tributo o anno) ma il pagamento originario è avvenuto entro la scadenza prevista, non dovrai temere alcuna sanzione. Il principio è che l’obbligazione di pagamento sia stata adempiuta in tempo. La correzione successiva è solo un’operazione amministrativa interna.