Ci sono argomenti che possono destare incertezze, come comprendere quali siano le differenze e le tassazioni di Risparmio gestito e amministrato. Ma quando si tratta della gestione dei propri risparmi non sono ammesse indecisioni.
Approfondimenti
La consapevolezza di rischi, spese e non solo, è fondamentale.
Regime di risparmio gestito e amministrato, l’importanza della pianificazione finanziaria
E allora, importante approcciarsi con coscienza all’interno del settore dei regimi fiscali, i quali incidono sugli investimenti e, quindi, si pongono come un elemento decisionale fondamentale nella propria pianificazione finanziaria.
Gli investimenti non sono esenti da tassazione e per la loro amministrazione sarà essenziale imbastire una relazione con un intermediario. Le peculiarità e le sfaccettature che tale rapporto potrà assumere, come pure le differenti tipologie di imposizione fiscale a cui è assoggettabile, variano.
Ragion per cui la conoscenza di ciascun fattore per stabilire quale sia la strategia maggiormente conveniente in base alle proprie finalità finanziarie è a dir poco imprescindibile.
Plusvalenze nel risparmio gestito e amministrato: fattori principali
Nell’universo finanziario sono presenti tre tipologie di regimi fiscali, ciascuna con le sue caratteristiche e con i suoi benefici: regime gestito, regime amministrato, regime dichiarativo.
Il regime del risparmio gestito presume che l’investitore metta in affidamento i propri risparmi presso un intermediario. A tale figura spetterà la loro gestione tramite strumenti finanziari consoni allo standard di rischio e atti ad appagare gli obiettivi finanziari predeterminati. È evidente come lo scopo finale consista nel recare un vantaggio al risparmiatore.
Quando si fa riferimento all’intermediario finanziario si intende un banchiere privato, un istituto di credito o altra Società di Gestione del Risparmio (SGR). Pertanto, professionisti qualificati aventi conoscenze e competenze essenziali alla gestione dei risparmi degli investitori tramite ideali risorse finanziarie, si pensi a:
- Fondi comuni d’investimento ETF (Exchange Traded Funds) ed ETN (Exchange Traded Notes);
- Strumenti di previdenza complementare;
- Piani di Accumulo del Capitale (PAC);
- Fondi speculativi Hedge Fund, etc.
Per quanto riguarda il regime del risparmio amministrato l’investitore firma un contratto di tutela e amministrazione dei propri risparmi con l’intermediario, ma senza alcuna delega sulla gestione finanziaria. In buona sostanza, l’intermediario veste i panni di una sorta di alter ego d’imposta a cui compete unicamente la conduzione delle osservanze fiscali connesse al capitale investito.
Dunque, della prospettiva di un regime di risparmio amministrato è il risparmiatore a occuparsi di acquistare e vendere azioni e titoli senza l’intervento di enti bancari o di una Società di Gestione del Risparmio. L’intermediario rappresenta solamente il canale per mezzo del quale avverranno le attività finanziarie scelte.
Plusvalenze nel risparmio gestito e amministrato: le differenze e come sono tassate
Per comprendere quali siano le differenze tra risparmio gestito e amministrato, occorre in primis capirne le somiglianze. In altre parole, ambedue mettono in conto un l’imposizione di una tassazione dei redditi con mandato a un intermediario, al quale l’adempimento fiscale inerente i risparmi in questione. Malgrado tutto, si differenziano nell’orientamento strategico e nella maniera in cui sono tassate:
- esplicitazione di risparmio gestito – si concede l’incarico all’intermediario per operare con i propri risparmi al fine di effettuare investimenti in strumenti congrui ad ampliare la stima del capitale. In un’ottica fiscale, le tasse sono computate basandosi sul risultato netto sviluppato da tale gestione, comparando la valorizzazione in avvio e quella in conclusione del portafoglio investimenti; in altre parole, peculiarità caratteristica di tale strategia è che la tassazione ricade sulle plusvalenze maturate, ossia calcolate basandosi sul valore delle attività in possesso in portafoglio a una specifica data.
- esplicitazione di risparmio amministrato – l’intermediario veste i panni solamente di sostituto d’imposta e si pone come il canale tramite cui il risparmiatore agisce in autonomia operando le proprie scelte d’investimento. In tale fattispecie, in prospettiva fiscale, le tasse sono stimate sulle plusvalenze (capital gain).
Pertanto, risparmio gestito e amministrato non rappresentano solamente due metodologie differenti di investimento e amministrazione dei propri risparmi, ma sono anche assoggettabili a imposizioni fiscali diverse. Una circostanza che va a incidere sulle opportunità e prassi di compensazione a livello di tassazione, tra plusvalenze e minusvalenze consequenziali ai propri investimenti.
Risparmio gestito e amministrato: programmare e tutelare i propri risparmi
Prestare la dovuta attenzione alle strategie d’investimento che si andranno a mettere in atto deve porsi come una imprescindibile premessa. Occorrono logica e una discreta formazione finanziaria per ottenere una maggiore e funzionale consapevolezza volta alla pianificazione di una gestione patrimoniale efficiente.
Risparmio gestito e amministrato, come detto, presentano delle analogie, ma si distinguono tra loro per molti aspetti, e possono incidere in maniera decisamente differente sulle proprie attese d’investimento. Ovviamente, chiunque è cosciente di come, nonostante l’esperienza e le competenze, i pericoli siano connaturati in qualsivoglia operazione finanziaria.
Ciò nonostante il risparmio gestito presenta migliori garanzie, specie se non si disponga di una certa dimestichezza con la materia, oltre ad assicurare la compensazione di ricavi e perdite anche tra redditi da capitale e redditi differenti. D’altronde, il risparmio amministrato esige una navigata esperienza nell’ambito, non unicamente in una prospettiva di tecniche d’investimento, ma anche nell’amministrazione delle imposte che scaturiscono da potenziali rendite finanziarie. È un orientamento articolato che richiede sicurezza e decisione, gli eventuali errori si potrebbero ripercuotere sulle proprie operazioni finanziarie.