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Mutui: l’ABI annuncia nuove moratorie per famiglie e imprese, ecco cosa devi sapere

ABI ha annunciato nuove moratorie rispetto ai mutui che potranno aiutare cittadini e aziende in futuro: ecco quali saranno le loro conseguenze.

Tra la fine del 2022 e i primi mesi del 2023, se ne sono resi conto in tanti, la situazione economica è diventata sempre più complessa da gestire. A pesare sulle tasche dei contribuenti c’è da un lato un’inflazione ancora molto alta (in Italia era al 5,9% a luglio 2023) e dall’altro il costante aumento dei mutui a tasso variabile, causato da una serie di difficili decisioni da parte della Banca Centrale Europea costretta ad aumentare i tassi di interesse proprio per abbassare l’inflazione stessa. C’è dunque una comprensibile preoccupazione tra i cittadini che hanno stipulato un mutuo a tasso variabile e che temono di dover pagare sempre di più in futuro. In questo senso, consapevole del contesto non facile, è di recente intervenuta ABI, l’Associazione Bancaria Italia, che ha annunciato nuove moratorie sui mutui. Vediamo insieme i dettagli dell’annuncio e tutte le relative conseguenze.

Il Memorandum di ABI per chi ha sottoscritto un mutuo a tasso varabile: i dettagli

Per venire incontro a imprese e nuclei familiari in difficoltà per il rialzo dei mutui, l’Associazione ha stilato un memorandum in 5 punti, spiegando nel dettaglio cosa prevede questa nuova moratoria. Vale inoltre la pena di ricordare, prima di tutto, che ABI ha tenuto a specificare quanto sia importante per i soggetti contattare in tempi rapidi la banca nel momento in cui si manifestano i primi segnali di difficoltà. Qualunque istituto di credito, infatti, sarà in grado di assistere il proprio cliente fornendo tutte le informazioni e i consigli del caso, proponendo varie opzioni per affrontare la “tempesta in arrivo”.

Il Memoranum di ABI, pubblicato lo scorso 9 luglio 2023, si sviluppa dunque in base a diversi punti, spiegando che con le nuove moratorie il titolare del mutuo a tasso variabile potrà:

  • Concordare con la propria banca l’allungamento della durata del proprio mutuo.
  • Fare richiesta di una revisione di altre condizioni contrattuali.
  • Portare a termine la portabilità/surroga dei mutui, ovvero la possibilità di trasferire senza spese e costi aggiuntivi il proprio mutuo ipotecario presso un’altra banca, modificandone tutte le relative condizioni contrattuali.
  • Richiedere il “Fondo Gasparrini”, ovvero il fondo di solidarietà che viene concesso ai clienti per i mutui sulla prima casa. Attraverso di esso sarà dunque possibile sospendere il pagamento della rata del mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale, fino a 18 mesi, allungando il piano di ammortamento per il periodo della sospensione se si dovessero presentare condizioni quali la perdita del posto di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro (la cassa integrazione) o ancora la riduzione del fatturato per i lavoratori autonomi e free-lance.
  • Trasformare il mutuo da tasso variabile a tasso fisso. La possibilità di rendere disponibile questa opzione è stata imposta alle banche dalla Legge di Bilancio per il 2023: ecco dunque che gli istituti di credito sono obbligati alla trasformazione del mutuo (a meno che il richiedente non sia in ritardo con i rimborsi) per i mutui di importo fino a 200.000 euro e con un ISEE del mutuatario non superiore ai 35.000 euro.
Scopri qui quali saranno tutte le conseguenze che avranno per consumatori e aziende le nuove moratorie sui mutui annunciate da ABI.
Due sedi di Barclays e di HSBC.

Le nuove moratorie sui mutui di ABI per quanto riguarda Comuni e Province

In parallelo, grazie all’accordo raggiunto dall’ABI con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e l’Unione Province d’Italia (Upi), sono state annunciate nuove moratorie che concederanno un po’ di ossigeno in più alle amministrazioni locali in crisi di liquidità a causa dell’aumentare dei costi dell’energia o in alternativa a quelle che sono state colpite dalla grave alluvione dello scorso maggio. L’ABI ha diffuso l’intesa tramite una circolare inviata alle sue banche associate, definendo nel dettaglio le condizioni secondo cui gli istituti di credito aderenti potranno procedere alla sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui in essere e in scadenza dal 27 luglio 2023. Con questo accordo, inoltre, il piano di ammortamento viene esteso di sei mesi.

In questo nuovo contesto, dunque, per essere sospesi i finanziamenti dovranno:

  • Essere stipulati secondo la forma tecnica del mutuo
  • Essere intestati agli enti locali con oneri di rimborso interamente a loro carico
  • Avere un soggetto debitore e soggetto beneficiario coincidenti
  • Essere in corso di ammortamento

Per poter essere sospesi, inoltre, i finanziamenti non dovranno essere garantiti in base a leggi speciali; i mutuatari, infine, non dovranno avere avuto rate non pagate o scadute da oltre 90 giorni al momento di presentazione della domanda.

Come si accede alle iniziative del piano mutui 2023

Nella sua circolare, ABI spiega che le nuove condizioni vengono attivate su richiesta del cliente e d’accordo con chi ha deciso di sottoscrivere il mutuo a tasso variabile, in base alle possibilità operative di ogni singola banca e in linea con i limiti imposti dalle regolamentazioni europee e dalle caratteristiche anagrafiche dei beneficiari.

Chi è interessato a sfruttare questa opportunità dovrà dunque fare richiesta alla propria banca che si prodigherà nell’annunciare alla sua clientela la partecipazione a tale iniziativa sul suo sito o con altri avvisi affissi in filiale. L’elenco dei soggetti aderenti sarà inoltre indicato sul sito ufficiale di ABI all’indirizzo www.abi.it.

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