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Picco del caro spesa alimentare

Gli ultimi episodi che si sono verificati all’interno del nostro Paese, ma anche in tutta la comunità Europea e mondiale, hanno fatto sì che i costi dei prodotti alimentari aumentassero, senza tener conto però dei guadagni stazionari di tutti i consumatori.

Numerosi studi sul tema affermano che gli indici Istat sono notevolmente cambiati rispetto agli anni passati: si è registrato infatti un rialzo dei prezzi pari circa al 10%. Tuttavia, è emerso anche che il rincaro dei prezzi non sia stato direttamente proporzionale all’aumento del peso del prodotto: difatti i consumatori hanno segnalato un eccessivo calo del peso netto del prodotto imbustato, basti per esempio pensare ai grandi marchi quali Ferrero, Mulino Bianco o ai produttori di alimenti primari come farina, olio e cereali.

La risposta dei consumatori, comunque, non è stata eccessivamente contrastante poiché si tratta pur sempre di beni di prima necessità; di certo però ammettono di non sapere come opporsi a questo fenomeno, se non cercando di ridurre il quantitativo dei prodotti meno essenziali da acquistare. Il modo per adeguarsi al caro spesa esiste? Nessuno può dirlo. Il consiglio è senz’altro quello di adattarsi scrupolosamente alla continua maggiorazione dei prezzi, prestando più attenzione alla spesa quotidiana di cui ognuno di noi necessita.

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