x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Donne e finanza: è possibile combattere la violenza economica?

Esser donna nel 2023, purtroppo, vuol dire anche far i conti con la violenza economica. A parlare sono i numeri, come testimonia il rapporto D.i.Re basato sui dati raccolti nei centri antiviolenza italiani. Secondo i dati, il 33% delle donne che chiede aiuto è senza reddito, mentre meno del 40% ha un reddito sicuro.

In particolar modo, nel corso degli ultimi 5 anni, il Museo del Risparmio di Torino ha condotto alcune indagini sul rapporto tra le donne e la gestione del denaro. I dati emersi sono a dir poco allarmanti: il 60% delle donne delega volontariamente la gestione del denaro al proprio partner, mentre solo il restante 40% gestisce in autonomia soltanto le spese giornaliere.

Ciò che è ancor più preoccupante, poi, è la situazione in cui versa l’attuale governo Meloni, che di certo, finora, non dimostra di investire nel lavoro femminile. Il suddetto governo non attua il sostegno al reddito delle donne, né la rimozione delle spese della maternità o il congedo paritario.

Martedì 24 gennaio 2023 si è svolto a Bologna un incontro gratuito dedicato alla formazione finanziaria delle donne. L’incontro, volto a sensibilizzare sull’educazione finanziaria come strumento di prevenzione della violenza economica, è stato organizzato dal Comitato regionale dei Consigli notarili dell’Emilia-Romagna e promosso dal Consiglio nazionale del Notariato in collaborazione con Banca d’Italia.

A tracciare un bilancio del progetto, il Capo del Dipartimento di tutela della clientela ed Educazione finanziaria di Banca d’Italia Magda Bianco. Ad affiancarla, il Consigliere Nazionale del Notariato con delega alle Pari opportunità Alessandra Mascellaro. Due donne che lavorano per tante altre donne italiane.

Questo incontro deve esser stato certamente utile per conoscere i dati dell’Emilia-Romagna sul tema. Sarebbe auspicabile, forse, che si organizzassero molti altri progetti simili a questo, non solo a Bologna, ma in tutta Italia.

Se non c’è autonomia economica per metà della popolazione italiana (quella femminile), non ci sarà futuro per l’intero Paese.

Argomenti