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Congresso Assiom Forex: i messaggi di speranza

Si è da poco concluso il 29esimo Congresso Assiom Forex che non ha mancato di riservare novità e spunti di dibattito. Risultati sicuramente positivi, come sottolineato dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco: “Nonostante il rallentamento ciclico i principali indicatori dello stato di salute del sistema bancario italiano restano nel complesso positivi”. Interrogato circa il rialzo dei tassi di 50 punti base, il Governatore ha ribadito quanto sia importante trovare un punto di equilibrio tra il rischio di far poco, lasciando l’inflazione elevata, e il rischio di far troppo, portando una caduta del reddito e compromettendo la stabilità finanziaria.

I temi affrontati durante la serata svolta a Milano sono stati l’inflazione, l’aumento dei tassi, la fiducia sui mercati e hanno visto la partecipazione attiva d’illustri ospiti tra cui il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi; l’Amministratore Delegato del Banco BPM, Giuseppe Castagna; la docente di European Economics alla Luiss Guido Carli e alla Stanford University, Veronica De Romanis; il professore Ordinario di Economia Politica all’Università Bocconi di Milano, Donato Masciandaro; il , presidente di Assiom Forex, Massimo Mocio; il direttore generale per il sostegno alle riforme strutturali Commissione Europea, Mario Nava; e la presidente della Borsa Italiana, Claudia Parzani.

Gli ospiti convenivano sul tema della recessione: sono propositivi verso il nuovo anno, la cui crescita e i tassi salgono al 3%, una situazione che non deve preoccupare l’Italia.

Queste le parole del presidente di Confindustria: “Non vedo recessione, la stiamo annunciando ma non ci sono i numeri e non la vedo. Confindustria quest’anno per prima ha detto che le cose non erano così brutte come si dipingevano. Noi vediamo un anno positivo ammesso che ci siano tre caveat: il primo che dal punto di vista dei costi energetici non ci sia una nuova fiammata, che si facciano le cose giuste sulla politica industriale del Paese e che si affrontino le sfide della transizione al livello europeo. Quello che è successo in Europa per il momento era prevedibile, cioè giusto l’intervento della Bce per rallentare l’inflazione, ma in tutta onestà penso che qualcuno per anni si era illuso di poter vivere con interessi negativi. Il che è impensabile. In aziende sane, il 3% non credo sia un problema”.

Così come l’Amministratore Delegato del Banco BPM che si è detto d’accordo con Bonomi: “Rischio recessione? Secondo me è assolutamente fuori discussione. Vedo un anno in cui continua la crescita e i tassi salgono non più di tanto: al 3%, come ha detto anche il presidente di Confindustria Bonomi, è un livello assolutamente gestibile dall’economia del Paese. Questi elementi mi sembra che ci autorizzino a un sano ottimismo per il 2023”.

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