La Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, ha presentato il bilancio 2022 di Tesla, l’azienda multinazionale statunitense con a capo Elon Musk.
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Da questo report la società ha molto di che preoccuparsi: infatti, c’è stata una perdita netta di 140 milioni di bitcoin, ovvero quasi il 10%. Questa perdita è dovuta ovviamente all’andamento del mercato. Le criptovalute, infatti, possono far guadagnare tanto agli investitori, quanto portarli al tracollo. Ecco perché serve una solida formazione finanziaria per non cadere in drastici errori che potrebbero svuotare il proprio portafogli.
Un “bagno di sangue” che, dunque, ha colpito anche Musk ed è costato molto caro alla casa automobilistica.
L’azienda si è mostrata sin da subito molta fiduciosa nella cryptovaluta tanto da investire, a inizio 2021, ben 1,5 miliardi di dollari in bitcoin e aprendo alla possibilità di pagare i veicoli Tesla in bitcoin. Tuttavia, dal maggio 2021 Tesla ha bloccato i pagamenti dei suoi veicoli con questa moneta virtuale: in quell’occasione Musk scrisse su Twitter “Siamo preoccupati per il crescente utilizzo, nel mining e nelle transazioni con bitcoin, di combustibili fossili specialmente il carbone, che ha le peggiori emissioni”.
Al momento Tesla possiede ben 184 milioni di dollari in bitcoin, una cifra ritenuta da tanti monstre.
Si ricorda che Tesla è stata una delle primissime grandi aziende mondiali a investire in bitcoin. Fiutati i margini di guadagno, Musk ha investito molto in questo settore, diventando il pioniere di questo mercato finanziario. Anche durante la pandemia Tesla, nonostante lo scenario di forte crisi ed incertezza economica, ha continuato a mantenere i suoi bitcoin, sebbene poi nel luglio 2022 sia stata costretta a vendere più della metà degli stessi.
Da parte di Musk e di Tesla, dunque, c’è stato da sempre molto entusiasmo per il mondo delle criptovalute, nonostante però l’anno scorso non sia finita come il CEO si aspettava.