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Andamento prezzi cereali: l’analisi del mercato

dollari ricoperti da cereali

L’andamento prezzi cereali come grano, mais e riso è influenzato da diversi fattori come le condizioni meteorologiche, la domanda e l’offerta globali, i cambiamenti nelle politiche governative e le condizioni economiche. Negli ultimi anni, l’andamento prezzi cereali è stato condizionato negativamente anche dai cambiamenti climatici che hanno inficiato i commerci di questi prodotti a causa di catastrofi metereologiche come estrema siccità o violenti alluvioni.

In questi due anni, l’andamento prezzi cereali è stato influenzato anche dalla guerra in Ucraina. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha messo in crisi il mercato dei cereali dato che la maggior parte delle importazioni di cereali viene esportato da Kiev tanto che viene chiamato il granaio d’Europa.

Una scarsità di raccolto in importanti regioni agricole come quello che vi è stato a causa sia della siccità che dagli sconvolgimenti bellici porta ad un aumento dei prezzi. Al contrario, un surplus di produzione potrebbe farli diminuire. L’andamento prezzi cereali dipende dunque da vari fattori esterni che non sono direttamente collegati alla produzione o alla produttività del terreno ma rispondono a dinamiche geopolitiche ed economiche più ampie.

campo di grano
campo di grano al tramonto

Le fluttuazioni dei prezzi dei cereali possono avere un impatto significativo sull’economia globale e sui mercati alimentari, influenzando i costi di produzione per gli agricoltori, i prezzi dei prodotti alimentari per i consumatori e le politiche commerciali internazionali.

Secondo un rapporto di AgroNotizie, che ha condotto un’analisi del mercato dei cereali nella stagione 2022-2023 il mercato del grano e del mais è stato volatile. Il motivo è che le scorte di grano in tutto il mondo stanno diminuendo. Sempre secondo il rapporto, l’andamento prezzi cereali è stato instabile. Quest’anno, il consumo di grano dovrebbe essere di circa 791 milioni di tonnellate, mentre la produzione dovrebbe essere di circa 783 milioni di tonnellate.

Le scorte di cereali sono diminuite in due anni di guerra in Ucraina. Nonostante la mediazione della Turchia per trovare un accordo tra i paesi belligeranti per favorire le esportazioni dei cereali soprattutto nei paesi più poveri come Africa Subsahariana e Medio Oriente che dipendono completamente dal grano ucraina. Le tensioni e le dinamiche internazionali hanno portato ad un vertiginoso aumento di questa materia prima che ha danneggiato soprattutto il sud del mondo e le popolazioni che hanno un’alimentazione basata principalmente sui cereali.

Anche il blocco delle esportazioni del grano duro annunciato dalla Russia avrà serie implicazioni sul mercato internazionale essendo uno dei maggiori paesi produttori ed esportatori. Un altro player importante che determina l’andamento prezzi cereali è la Cina che negli ultimi anni ha rafforzato lo stock di grano, mais, soia e riso per evitare di importare troppo ed essere meno esposti alle volatilità del mercato causate dalle recenti tensioni internazionali.

La crescente decisione dei paesi di aumentare le produzioni potrebbe portare ad un calo dei prezzi e a numeri di produzione mai raggiunti negli ultimi anni come per il mais e la soia.

Andamento prezzi cereali: ultimi aggiornamenti

In Italia, dopo quasi due anni, sembra che l’inflazione alimentare stia scendendo anche se di solo lo 0,1 secondo la Coldiretti. L’export della filiera cerealicola italiana però è in netto deficit. La situazione resta drammatica e va trovata una soluzione al più presto.

I mercati globali risentono delle condizioni dei raccolti in Ucraina e della guerra in Centro Europa. Anche i mercati del grano di Chicago e di Parigi sono scesi rispettivamente del 7% e del 4%. I future sui nuovi raccolti sono scesi del 3% nello stesso periodo e la Borsa del Grano di Buenos Aires ha ridotto la stima della produzione di mais per il 2022-2023 di 3,5 milioni di tonnellate. Questa situazione negativa è condizionata anche dal clima secco.

agricoltore con cereali nella mano
agricoltore in un campo di grano che tiene i cereali in mano

Ismea che aggiorna i prezzi medi per piazza ha mostrato una situazione di stasi nel mercato all’origine del frumento duro fino nazionale, con 10 piazze ferme su 13 e 3 in perdita. L’andamento prezzi cereali quindi sta vivendo una situazione di stabilità.

Secondo l’istituto, l’andamento prezzi cereali secondo l’analisi di mercato mostra una variazione del -7,5 su agosto 2023 e un -28,3 su settembre 2022. Anche i futures di dicembre, gennaio e marzo hanno toccato i massimi contrattuali a causa delle preoccupazioni da parte degli investitori per le recenti notizie negative meteorologiche del Brasile.

Il clima predominante del mercato a causa dell’andamento prezzi cereali è quello di incertezza. La stabilizzazione dei prezzi dovrebbe facilitare gli scambi e dare più certezze per chi seminerà per il raccolto 2024. Il tipo Fino si consolida sui 400 €/t reso destino con sconto per le voci 2 e 3 che mantengono una maggiore forcella al Centro-Nord (40 €/t e 100 €/t) rispetto al Sud (10 €/t e 50 €/t). Nelle principali piazze di Spagna, Francia e Grecia anche vige l’incertezza a causa delle stime provvisorie della produzione in Canada.

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