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Consumi gas Italia: la domanda quest’anno è calata. I motivi che serve conoscere

fiamma del gas che fuoriesce da uno stabilimento di produzione

I temi del risparmio, dell’efficienza e delle rinnovabili ha portato gli italiani nel 2022 a ridurre la richiesta di gas e anche per il 2023 lo scenario sembra essere positivo. Si calcola, infatti, che tra settembre 2022 e febbraio 2023 la domanda di gas in Italia ha subito un calo del 20%, ma anche nel resto dell’Europa si registra lo stesso trend positivo. Questo nuovo equilibrio tra domanda e offerta è stato un bene per l’ambiente che ne ha beneficiato, ma anche per i prezzi. Infatti, se nel 2022 si è sempre superata la soglia dei 100 euro/Megawatt-ora adesso si rimane quasi sempre sotto la soglia dei 50 euro/MWh. Per questo motivo, dunque, per quanto riguarda i consumi gas in Italia è bene conoscerne lo scenario per il 2023. 
In questo trend positivo, non c’è un settore più trainante verso il risparmio rispetto ad altri. Il calo, infatti, si è registrato sia nel settore civile che in quello termoelettrico. Inoltre, per raggiungere tali risultati è risultata fondamentale anche la riduzione degli altri consumi, come quelli relativi all’elettricità, e l’utilizzo di fonti di energia green come il fotovoltaico e l’eolico. Dunque, questa crisi dei consumi, che ha avuto un’impennata con lo scoppio del conflitto russo-ucraino, si è assorbita, ma non bisogna correre ulteriori rischi. Agli sforzi compiuti da famiglie e imprese devono seguire anche regolamenti di politiche sostenibili. Ad esempio, lo stop alle caldaie a gas di cui si sta parlando potrebbe portare un’ulteriore riduzione dei consumi.

La domanda e l’offerta di gas in Italia nel 2023

Secondo il report Ecco The Italian Climate Change Think Tank, dal titolo “Risparmi: la cura efficace che ha fatto guarire il mercato del gas” pubblicato nell’aprile 2023, mentre nel settore civile la riduzione dei consumi è stata del 21%, nel settore industriale si è raggiunto il 20%. In entrambi i casi hanno giovato le politiche di risparmio, la riduzione della produzione e l’utilizzo di altri combustibili. 

Cosa succederà nella stagione 2023-2024? Per continuare con questo andamento positivo, bisognerebbe attuare quelle politiche di promozione dell’efficienza che possono portare benefici per tutti i consumatori. Gli stessi ecobonus e superbonus sono stati fondamentali in questa riduzione della domanda grazie alle ristrutturazioni degli edifici e bisognerebbe ancora puntare su queste risorse. Attualmente, la stessa Unione Europea sta attuando nuove misure per aumentare il risparmio come ad esempio l’innalzamento all’11,7% per quanto riguarda la riduzione dell’energia entro il 2030. Ma lo scenario per i prossimi mesi, come detto, è positivo. Infatti, quest’anno la stagione termica è iniziata in ritardo: basti considerare che dai siti di stoccaggio è stato erogato il 40% in meno di gas rispetto a novembre-marzo 2021. Per tutti questi motivi il prezzo del gas non è più un’emergenza per il nostro Paese, sebbene serva rafforzare ancora di più lo sviluppo delle rinnovabili.  

Non solo a livello italiano, ma anche a livello globale è difficile fare una previsione certa su cosa accadrà quest’anno. In campo, infatti, ci sono diverse componenti che potrebbero confermare o modificare questo quadro attualmente positivo. Ad esempio, le stesse temperature meteo potrebbero repentinamente cambiare e far anticipare, ad esempio, l’accensione dei termosifoni rispetto al normale. Anche le forniture di gas russo sono una delle fonti di incertezze. Per questi motivi, anche nel 2023 si assisterà a un equilibrio precario tra domanda e offerta nonostante ci potrà essere un miglioramento. Certamente, un Italia con sole rinnovabili potrebbe rappresentare una sfida con conseguenze positive. 

Come abbassare i consumi di gas

Oltre a un abbassamento della domanda, le famiglie italiane potrebbero mettere in atto delle strategie di risparmio del gas anche per questo 2023. Ad esempio, le valvole termostatiche possono essere la giusta soluzione per regolare il flusso di acqua dai termosifoni e risparmiare sulla bolletta a fine mese. Per questi accessori, serve comunque la giusta manutenzione e accortezza. Per una gestione ottimale del gas è possibile adottare la tecnologia smart home: tramite l’applicazione scaricabile sul proprio smartphone si possono controllare ogni giorno i consumi per un uso più consapevole. Anche i sensori di temperatura risultano utili per controllare la temperatura interna dell’ambiente e accendere i termosifoni solo quando strettamente necessario. Inoltre, per abbassare i consumi di gas è possibile dotarsi di un impianto di riscaldamento smart e intelligente per un uso ancora più efficace. Infine, per un uso consapevole del gas in cucina, si possono realizzare delle ricette utili per evitare gli sprechi. 

In conclusione, dunque, la stagione 2023-2024 sembra sorridere all’Italia e in generale all’Europa per quanto riguarda il costo del gas. Sicuramente, si tratta di un’ottima notizia per le famiglie italiane che si trovano a dover ancora affrontare altri problemi come il caro vita, l’inflazione e l’aumento dei tassi su mutui e leasing immobiliari. Ma, almeno per i consumi di gas l’Italia può guardare a questo 2023 con più fiducia.

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