Il covid-19 ha dato vita a una pandemia che ha colpito tutto il globo e, di conseguenza, in maniera approfondita il settore del turismo italiano.
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Il dato più significativo relativo a questo tema viene rappresentato dall’enorme perdita di fatturato che annualmente il nostro Paese era in grado di inglobare al suo interno grazie ai flussi turistici (- 37% del Pil totale).
È stato un periodo davvero difficoltoso, e purtroppo non tutte le imprese turistiche sono state in grado di sopravvivere.
Ma, dopo due lunghi anni di assenza, il turismo in Italia è tornato finalmente ad affacciarsi al mondo dell’economia, sebbene con alcune deviazioni di percorso. Infatti, tutti i rappresentanti di questo settore hanno dichiarano di essersi interfacciati con nuove norme alle quali si sono dovuti adeguare pur di continuare a lavorare.
Il presupposto per ricominciare consisteva nel regolamentare gli approcci con la clientela, l’utilizzo di nuovi spazi e le strutture di accoglienza al fine di tutelare le misure di contenimento.
Tuttavia, nonostante le restrizioni applicate dal nostro Governo e non solo, il settore turistico ha registrato grandi numeri di ripresa di cui si è fatto portavoce grazie alle numerose bellezze naturali nonché artistiche che i turisti di tutto il mondo non possono far altro che apprezzare.
La speranza di tutti gli esercenti del turismo è senz’altro quella di innalzare il livello economico raggiunto finora spinti da un desiderio profondo e comune di tornare a viaggiare.
