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I mercati tremano dopo il fallimento della Silincon Valley Bank

Quale periodo attende i mercati finanziari dopo il crollo della SVB?

Quello che è accaduto lo scorso 10 marzo 2023 passerà alla storia: gli stessi mercati tremano dopo il fallimento della Svb, il colosso bancario americano, riferimento per anni del grande mondo delle startup

L’entità del fallimento, seconda soltanto a quella del 2008 dove a crollare fu la Washington Mutual, è talmente grande da far spaventare tutto il mercato bancario americano. Quello che si teme è un effetto domino con ripercussioni anche sul mondo della finanza.

Le rassicurazioni americane, però, sono chiare: in un comunicato ufficiale, la Fed, la FDIC e il Tesoro hanno sostenuto che a partire dallo scorso 13 marzo startup e investitori potevano accedere ai loro conto correnti.

Le risposte dei mercati

Il crollo della Silincon Valley Bank in un primo momento ha trascinato verso il basso gli stessi mercati americani: ad esempio la First Republic Bank della California ha perso oltre il 16%. Ma in realtà anche altri indici hanno subito dei bruschi cali.

Nonostante questi iniziali bruschi ribassi, i mercati mondiali stanno rispondendo bene. La stessa Piazza Affari ha segnato una crescita percentuale dopo giornate nere. Ma tutto questo quanto durerà?

Gli esperti, infatti, non si sbilanciano, ma sottolineano l’importanza di restare cauti e non farsi prendere dall’euforia di questi giorni. Infatti, la caduta di una delle più grandi banche americane non può non avere conseguenze sia per i consumatori, sia per le banche che per gli stessi mercati.

Questa vicenda che ha investito la Svb non è l’unica causa a far tremare i mercati. Infatti, il clima di incertezza e la volatilità dei mercati stessi rappresentano una combo potenzialmente pericolosa per le finanze delle Nazioni. 
Infine, i mercati tremano soprattutto per un possibile “contagio” e per la paura di ritrovarsi in una nuova Lehman Brothers, uno dei più grandi crac nella storia finanziaria americana e mondiale. Si trattava di una banca d’affari statunitense, nata nel 1850 a Montgomery, che ha annunciato la bancarotta, fallendo definitivamente nel 2008.

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