
Il carry trade è una strategia finanziaria ampiamente utilizzata nel mercato del forex, che consiste nel prendere a prestito una valuta a basso tasso di interesse per investire in una valuta o un asset con un tasso di interesse più elevato, con l’obiettivo di trarre profitto dal differenziale di interesse. In un contesto di tassi elevati, come quello previsto per il 2025 in alcune economie, questa strategia può offrire opportunità significative, ma comporta anche rischi legati alla volatilità dei tassi di cambio e alle politiche monetarie. Qui di seguito vi spiegheremo il funzionamento del carry trade, i fattori che ne determinano il successo e le valute più promettenti per il 2025, basandosi su analisi di mercato e dinamiche economiche globali recenti.
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Cos’è il carry trade e come funziona

Il carry trade consiste nel prendere in prestito una valuta di finanziamento con un basso tasso di interesse (pensiamo ad esempio allo yen giapponese o franco svizzero) e investire i fondi in una valuta target con un tasso di interesse più alto (es. dollaro australiano o peso messicano). Il profitto deriva dal differenziale di interesse, noto come carry, che viene accreditato quotidianamente come swap per le posizioni mantenute overnight. Ad esempio, un trader potrebbe prendere in prestito lo yen giapponese allo 0,5% e investirlo in dollari australiani al 4,35%, guadagnando un differenziale di circa il 3,85% annualmente, amplificato dall’uso della leva finanziaria. Tuttavia, il profitto non è garantito, poiché le fluttuazioni nei tassi di cambio possono erodere i guadagni derivanti dagli interessi.
Fattori chiave per il successo del carry trade
Per rendere il carry trade efficace, dobbiamo prendere in considerazione diversi fattori, tra i quali:
- Differenziale di interesse: un ampio divario tra i tassi di interesse delle due valute è essenziale;
- Bassa volatilità: il carry trade funziona meglio in mercati stabili, dove i tassi di cambio non subiscono fluttuazioni significative con il passare del tempo;
- Politiche monetarie prevedibili: la stabilità delle decisioni delle banche centrali è cruciale;
- Sentimento di mercato: il carry trade prospera in contesti in cui i mercati sono ottimisti;
- Liquidità: valute con alta liquidità (es. USD, AUD, NZD) facilitano l’ingresso e l’uscita dalle posizioni.
Valute ad alto rendimento nel 2025
In questa prima metà del 2025, alcune valute in modo particolare hanno vantato tassi di interesse elevati e il potenziale per il carry trade:
- Dollaro statunitense (USD): tassi tra il 3,5% e il 4,5%, ideale contro lo yen giapponese (USD/JPY);
- Dollaro australiano (AUD): tasso al 4,35%, ideale per AUD/JPY;
- Peso messicano (MXN): tassi superiori al 10%, interessanti contro JPY o CHF;
- Dollaro neozelandese (NZD): tassi tra 4-5%, ideali per NZD/JPY;
- Valute emergenti: lira turca (TRY), tenge kazako (ma, attenzione, con rischi elevati).
Al contrario, lo yen giapponese (JPY) e il franco svizzero (CHF) restano valute di finanziamento per via dei tassi bassi.
Rischi del carry trade
Nonostante il potenziale di profitto, il carry trade comporta rischi significativi, che riporteremo per completezza qui di seguito:
- Rischio di cambio: un deprezzamento della valuta ad alto rendimento può cancellare i guadagni ottenuti;
- Leva finanziaria: questa variale è in grado di amplifica sia i profitti che le perdite;
- Cambiamenti nei tassi di interesse: possono ridurre il differenziale e la redditività;
- Volatilità di mercato: eventi come crisi o instabilità geopolitica possono causare perdite improvvise;
- Costi di transazione:swap e commissioni possono erodere i profitti.
Strategie per ottimizzare il carry trade
Per massimizzare i rendimenti e gestire i rischi, i trader possono adottare queste strategie:
- Monitoraggio delle banche centrali;
- Gestione del rischio (es. stop-loss, opzioni);
- Analisi tecnica e fondamentale;
- Scelta di coppie liquide, cioè coppie di valute nel mercato forex che presentano un elevato volume di scambi e una bassa volatilità degli spread (es. USD/JPY, AUD/JPY, NZD/JPY);
- Sempre meglio iniziare su conti demo per familiarizzare con la strategia.
Ne vale davvero la pena?

Il carry trade rimane, in definitiva, una delle strategie più popolari nel mercato forex, grazie alla possibilità di generare profitti passivi attraverso il differenziale di interesse. Nel 2025, valute come il dollaro statunitense, il dollaro australiano, il peso messicano e il dollaro neozelandese offrono opportunità attraenti in un contesto di tassi elevati, mentre lo yen giapponese e il franco svizzero rimangono valute di finanziamento ideali. Tuttavia, non andrebbero sottovalutati i seri rischi legati a volatilità, leva finanziaria e cambiamenti improvvisi nelle politiche monetarie. Con il supporto di esperti, con un approccio disciplinato e un monitoraggio costante delle condizioni di mercato, il carry trade può essere una strategia redditizia per investitori esperti, pur richiedendo una solida comprensione dei rischi e delle dinamiche globali. In ambito finanziario, ricordiamo, le brutte sorprese possono sempre essere dietro l’angolo.