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Euro digitale: la Commissione Ue presenta il quadro normativo

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La Commissione Ue si sta preparando per l’arrivo dell’euro digitale, una valuta digitale che dovrebbe essere emessa dalla Banca centrale europea (BCE). La moneta elettronica dell’Unione Europea, se adottata, funzionerà parallelamente al contante e potrà essere convertita facilmente da una forma all’altra. La proposta legislativa presentata dalla Commissione Ue questa mattina, mira a garantire che entrambe le forme di pagamento siano accettate e accessibili nell’eurozona.

L’euro digitale come alternativa al contante

La proposta della Commissione Ue prevede l’introduzione dell’euro digitale come un’alternativa al tradizionale contante. L’obiettivo non è sostituire il contante, ma offrire una forma di pagamento digitale che sia conveniente e accessibile. L’euro digitale sarebbe emesso dalla BCE e avrebbe lo stesso valore stabile dell’euro fisico.

Processo decisionale e tempistiche

Se la proposta legislativa sarà approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo, sarà la BCE a decidere se e quando emettere l’euro digitale. Tuttavia, è probabile che ci vorranno alcuni anni prima che la nuova valuta digitale diventi disponibile, con stime che indicano un possibile lancio non prima del 2028. La BCE, nel frattempo, sta conducendo studi e ricerche per valutare la fattibilità e le implicazioni dell’euro digitale.

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La Commissione Europea ha avviato le consultazioni per l’introduzione dell’euro digitale

Confronto tra contante ed euro digitale

Secondo la proposta della Commissione Ue, il contante in euro e l’euro digitale saranno convertibili alla pari. Ciò significa che i commercianti dovranno obbligatoriamente accettare entrambe le forme di pagamento, e i clienti avranno il diritto di scegliere come pagare. Questo garantirebbe la flessibilità per i consumatori sollecitando di conseguenza l’adozione dell’euro digitale.

Impatto sull’uso dei pagamenti elettronici

L’introduzione dell’euro digitale potrebbe avere un impatto significativo sull’uso dei pagamenti elettronici. Attualmente, i consumatori devono sostenere spese relative alla gestione delle carte di pagamento, mentre gli esercenti affrontano commissioni sui pagamenti tramite POS. L’euro digitale gratuito potrebbe ridurre i costi per i consumatori e gli esercenti, promuovendo una maggiore adozione dei pagamenti digitali.

I pagamenti digitali in Italia

Oltre un terzo (35,5%) degli acquisti digitali degli italiani viene concluso attraverso un Digital Wallet, metodo di pagamento più utilizzato online nel 2023. Seguono carte di credito (26%) e prepagate (24%), mentre l’uso del contante si riscontra solo nel 2,5% dei casi. All’interno dei punti vendita fisici, il Bancomat ha superato – seppur di poco, per il momento – l’utilizzo del contante, rappresentando circa il 35% dei casi contro il33% dei contanti. Sono i dati aggiornati di Netcomm, Consorzio del Commercio Digitale italiano.


Le nuove proposte legislative presentate oggi dalla Commissione Europea uniformeranno ulteriormente le norme nell’ambito dei sistemi di pagamento digitale e stimoleranno un settore in repentina crescita. In questo contesto, l’euro digitale avrà un ruolo fondamentale. “In un’ottica di fluidificazione dei processi legati ai pagamenti, l’euro digitale – la moneta elettronica dell’Unione Europea – potrà davvero costituire un’innovazione con enorme potenziale per la sua sicurezza e garanzia implicita già a livello progettuale, fattori che favoriranno una maggiore circolazione delle merci in Europa. La vera sfida sarà l’adozione di massa, che potrebbe realizzarsi in 5 anni: i tempi e il successo del progetto dipenderanno molto dagli sforzi congiunti e dagli investimenti degli operatori del settore”, spiega Roberto Liscia, Presidente Netcomm.

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La BCE e la Commissione Ue stanno lavorando per garantire che l’euro digitale sia protetto da sofisticati sistemi di crittografia

Considerazioni sulla privacy

Un’altra questione importante da valutare in vista dell’implementazione dell’euro digitale, riguarda la gestione dei dati personali e la privacy. Durante la conferenza stampa della Commissione UE, i commissari hanno chiarito che i pagamenti effettuati con l’euro digitale non saranno tracciati, garantendo così la protezione dei dati degli utenti. La proposta della Commissione Ue sottolinea che l’euro digitale dovrebbe garantire un livello elevato di sicurezza, rispettando le normative vigenti, come ad esempio il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Ciò significa che le transazioni effettuate con l’euro digitale non dovrebbero essere tracciate o utilizzate per scopi di monitoraggio o profilazione senza il consenso esplicito degli utenti.

La sicurezza delle transazioni è un altro aspetto cruciale nell’implementazione dell’euro digitale. La BCE e la Commissione Ue stanno lavorando per garantire che l’euro digitale sia protetto da sofisticati sistemi di crittografia e sicurezza informatica. L’obiettivo è prevenire frodi, manipolazioni o accessi non autorizzati alle transazioni digitali.

Potenziali benefici e sfide dell’euro digitale

L’introduzione dell’euro digitale potrebbe portare diversi benefici. Innanzitutto, potrebbe semplificare i pagamenti e le transazioni, rendendoli più rapidi ed efficienti. Inoltre, potrebbe favorire l’inclusione finanziaria, consentendo a un maggior numero di persone di accedere a servizi finanziari digitali. L’euro digitale potrebbe anche contribuire a contrastare l’uso di valute digitali esterne o criptovalute, fornendo un’alternativa più sicura ed affidabile.

Tuttavia, l’euro digitale presenta anche alcune sfide. Una delle principali riguarda la stabilità finanziaria e la gestione dei flussi di capitale. È necessario valutare attentamente l’impatto dell’euro digitale sull’economia e sull’efficacia delle politiche monetarie. Inoltre, la transizione verso l’euro digitale richiederà un’infrastruttura tecnologica robusta e l’adeguamento da parte delle istituzioni finanziarie, dei commercianti e dei consumatori.

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Euro digitale: la vera sfida sarà l’adozione di massa

Consultazioni pubbliche

L’arrivo dell’euro digitale proposto dalla Commissione Ue rappresenta un’importante evoluzione nel sistema finanziario dell’Unione Europea. La Commissione Ue ha avviato le consultazioni pubbliche per raccogliere pareri e feedback sulla proposta dell’euro digitale. Se approvato, l’euro digitale offrirà un’alternativa digitale al contante, semplificando i pagamenti e promuovendo l’adozione dei pagamenti digitali. Le opinioni degli utenti, delle istituzioni finanziarie, delle imprese e degli esperti del settore sono essenziali per valutare gli impatti e le possibili soluzioni. Il coinvolgimento di tutte le parti interessate nel processo decisionale è fondamentale per garantire un’implementazione efficace e una corretta gestione dell’euro digitale.

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