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Gigi Riva: le ultime parole prima della morte

Gigi Riva non ce l’ha fatta. Il grande campione del calcio italiano, ricoverato al Brotzu di Cagliari per un infarto, si è spento a 79 anni. Una notizia che ha sconvolto e addolorato i tanti fan che lo hanno amato e ammirato. Rombo di tuono, così lo chiamavano, è stato una leggenda del pallone e del Cagliari, la squadra a cui ha dedicato tutta la sua carriera. Gigi Riva ha detto addio alle 19.10, dopo aver resistito per ore.

No grazie a lei, con lei siamo sempre in debito”. Queste sono state le parole di uno dei medici che lo hanno assistito, Marco Corda, quando Riva li ha ringraziati per avergli salvato la vita. Il goleador dello storico scudetto del Cagliari nel 1969/70 era arrivato in ospedale alle 3 del mattino, colpito da un infarto. Soffriva già di problemi al cuore. Nel primo bollettino medico si leggeva che era sereno, stabile e circondato dai suoi cari. Ma la situazione è peggiorata in fretta.

Ha rifiutato l’angioplastica. Nella mattinata, quando le sue condizioni sembravano sotto controllo, i medici gli avevano proposto di fare un intervento per riaprire le arterie ostruite. Ma Riva ha detto di no. Voleva pensarci, voleva parlarne con la sua famiglia. Non si fidava, forse, di una procedura invasiva. Non sapeva, forse, che il tempo era prezioso. Ha preferito aspettare.

Un improvviso arresto cardiaco. Nel pomeriggio, Riva era di buon umore, scherzava con i medici e si preparava a cenare. Nella mattina di oggi, i cardiologi avrebbero provato a convincerlo a cambiare idea. Ma alle 17.50, il suo cuore ha smesso di battere. I medici hanno tentato di rianimarlo, lo hanno portato in sala operatoria durante il massaggio cardiaco. Ma era troppo tardi. Non sono riusciti a riaprire le coronarie, non sono riusciti a far ripartire il suo cuore.

Un vuoto incolmabile. Con la morte di Gigi Riva, il calcio italiano perde uno dei suoi simboli, uno dei suoi eroi, uno dei suoi miti. Riva ha segnato 35 gol in 42 partite con la maglia azzurra, un record ancora imbattuto. Ha vinto uno scudetto con il Cagliari, una Coppa Italia con la Roma, due Europei con la Nazionale. Ha fatto sognare generazioni di appassionati con le sue prodezze, la sua grinta, la sua classe. Ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport. Ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi tifosi.