Lo chef turco Salt Bae, famoso per il suo gesto del sale sulla carne, ha fatto di nuovo arrabbiare i suoi fan. Ha postato su Instagram lo scontrino di quattro clienti che hanno mangiato nel suo ristorante di Dubai. Il conto è di 100 mila euro, una cifra da capogiro. Salt Bae ha commentato: “I soldi arrivano, i soldi se ne vanno”. Ma i suoi follower non hanno apprezzato.
Salt Bae ha mostrato anche cosa hanno ordinato i quattro commensali, con i relativi prezzi. Un carpaccio di carne a 68,7 euro, un filetto con salsa d’oro a 250 euro, un piattino di patate fritte a 13 euro, un piattino di frutta a 60 euro. Ma la spesa più alta è stata per il vino: una bottiglia di Petrus del 2011 a 16.250 euro e due bottiglie di Petrus del 2009 a 49.250 euro. In totale, 25 mila euro a testa.
La reazione dei fan: tra indignazione e ironia
Molti utenti hanno criticato Salt Bae per il suo post, considerandolo uno spreco e una mancanza di rispetto. Alcuni hanno ricordato la situazione di guerra tra Hamas e Israele, sostenendo che con quei soldi si sarebbe potuto aiutare il popolo di Gaza. Altri hanno chiesto se almeno una parte della cifra fosse destinata alla beneficenza. Altri ancora hanno espresso il loro disappunto per il cibo e il servizio offerti dal ristorante.
Lo chef non si è lasciato intimidire dalle critiche e ha risposto con ironia ad alcuni commenti. A chi gli ha detto che avrebbe potuto sfamare tutta la striscia di Gaza, ha risposto: “Lo faccio già”. A chi gli ha chiesto se il vino fosse buono, ha detto: “Non lo so, non bevo”. A chi gli ha fatto notare che il carpaccio era troppo spesso, ha replicato: “Non è vero”.
Questo non è il primo caso in cui Salt Bae solleva polemiche per i suoi post sui social. In passato, lo chef è stato accusato di essere troppo caro, di trattare male i suoi dipendenti, di aver ospitato nel suo ristorante personaggi controversi come il presidente venezuelano Maduro e il calciatore Paul Pogba. Salt Bae, però, non sembra curarsi delle critiche e continua a mostrare il suo stile di vita lussuoso e provocatorio.