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“Tranquilla, è solo un banale virus”, ma era meningite: medici le negano farmaci, Mia muore a 19 anni

Un futuro spezzato e il dolore di una madre

Appena una settimana prima, mentre la 19enne stava progettando di fare domanda per uno stage estivo con il sogno di diventare designer d’interni, ha cominciato a soffrire di mal di gola, mal di testa e altri dolori che sono peggiorati col passare dei giorni. Così è andata al pronto soccorso di Frimley per farsi controllare. I medici però l’hanno tranquillizzata dicendole di non preoccuparsi per quel virus “noioso” e che poteva tornare a casa. Ma il dolore di Mia non ha fatto altro che acuirsi e il resto è storia nota.

“L’intero futuro di Mia è stato portato via senza che lei avesse alcuna colpa. Aveva così tanto da dare al mondo ed era pronta ad abbracciare la sua vita”, ha detto Mel al Times. “Avevamo fiducia che i medici prendessero le giuste decisioni. Se avessi avuto la minima idea che stesse per morire, avrei urlato…” ha aggiunto la 47enne.

L’ospedale di Frimley si è scusato e ha ammesso che i medici “non hanno valutato adeguatamente” Mia e non è stato “seguito il protocollo del servizio sanitario nazionale di somministrare antibiotici entro un’ora dal suo arrivo in ospedale” per il rischio sepsi e meningite.