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Asseverazione Sismica e Superbonus: chiarimenti del Fisco

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L’asseverazione sismica nel superbonus è un elemento fondamentale per ottenerlo, ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la Risposta 332 del 29 maggio 2023. Secondo quanto spiegato, la mancanza o il ritardo nella presentazione di tale documento comporta la perdita del beneficio fiscale.

Che cos’è il Superbonus?

Il Superbonus è un incentivo fiscale disciplinata dal decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio) che prevede una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica, al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Questo include anche l’installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Il Superbonus si affianca alle detrazioni già esistenti per interventi di riqualificazione energetica degli edifici (ecobonus) e per interventi di recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli antisismici (sismabonus). La legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione con diverse scadenze in base ai soggetti che sostengono le spese ammesse.

Gli interventi agevolabili includono isolamento termico degli involucri, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari, interventi antisismici, efficientamento energetico, installazione di impianti solari fotovoltaici, sistemi di accumulo, infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici e eliminazione delle barriere architettoniche.

È importante consultare la circolare n. 10 del 20 aprile 2023 o le fonti ufficiali per ulteriori dettagli e informazioni aggiornate sul Superbonus, comprese le disposizioni relative alle scadenze e alle modalità di fruizione.

Disposizioni su asseverazione sismica e superbonus

Le disposizioni riguardanti l’asseverazione sismica e il superbonus sono specificate nell’articolo 3, comma 3, del decreto interministeriale 28 febbraio 2017, n. 58. Questo articolo stabilisce che il progetto degli interventi per la riduzione del rischio sismico e l’asseverazione devono essere allegati alla segnalazione certificata di inizio attività o alla richiesta di permesso di costruire, presentati presso lo sportello unico competente. Tali documenti devono essere presentati tempestivamente e comunque prima dell’inizio dei lavori.

L’asseverazione sismica è un requisito imprescindibile per accedere al superbonus

Mancata asseverazione e conseguenze

La circolare n. 28/E del 25 luglio 2022 ha stabilito che, per accedere al superbonus negli interventi antisismici, è necessaria l’attestazione dell’efficacia degli interventi effettuati da parte di professionisti abilitati, secondo le modalità stabilite dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili del 28 febbraio 2017, n. 58. Di conseguenza, la mancata o tardiva presentazione dell’asseverazione sismica, in quanto non conforme alle disposizioni sopracitate, impedisce l’accesso al superbonus. Questa violazione non può essere considerata solo formale, poiché può ostacolare l’attività di controllo.

Rimedio alla mancata asseverazione sismica

Tuttavia, esiste la possibilità di ricorrere alla remissione in bonis per sanare l’omissione e beneficiare del superbonus. Questa opzione è valida a condizione che la violazione non sia stata constatata o non siano state avviate attività di accertamento di cui l’autore dell’inadempimento abbia avuto conoscenza formale

Per poter usufruire della remissione in bonis, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • Possedere i requisiti sostanziali richiesti dalle norme di riferimento.
  • Comunicare o eseguire l’adempimento richiesto entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile.
  • Pagare l’importo pari alla misura minima della sanzione stabilita dall’articolo 11, comma 1, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, secondo le modalità stabilite dall’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, esclusa la compensazione.

L’asseverazione sismica è un requisito imprescindibile per accedere al superbonus. La sua mancata presentazione o il ritardo possono comportare la perdita del beneficio fiscale. È fondamentale attenersi alle disposizioni normative e procedere correttamente per evitare problemi e sanzioni.

Si può ricorrere alla remissione in bonis qualora la mancata asseverazione sismica non sia stata ancora accertata

Codice asseverazione rischio sismico

Per quanto riguarda l’asseverazione del rischio sismico, il modello dell’Agenzia delle Entrate richiede il codice identificativo dell’asseverazione. Si tratta, spiega l’Agenzia, del codice che il tecnico incaricato dell’asseverazione riporta nel modello allegato al DM 329/2020, nel campo in alto a destra.

Il progetto dei lavori antisismici e la relativa asseverazione devono essere allegati alla SCIA o alla richiesta di permesso di costruire al momento della presentazione allo sportello unico competente.