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Rapporto di controllo di efficienza energetica: come compilarlo

verifica per l’efficienza energetica

Il rapporto di efficienza energetica è un allegato che compone, insieme ad altri allegati, il nuovo libretto di impianti andato in vigore nel 2014. Il libretto di impianti può essere rilasciato solo da un’azienda certificata e che abbia i requisiti richiesti dal decreto ministeriale 37 del 2008 è che una sorta di “carta d’identità”, idonea a identificare con certezza quell’impianto; quindi, è necessario che siano presenti tutte le informazioni che lo riguardano, tra cui:

  • modello;
  • caratteristiche;
  • componenti installati;
  • gli interventi effettuati su di esso.

L’introduzione del rapporto di efficienza energetica è stata sancita dal DPR 74/2013 e, nella sua compilazione, necessita di un modello standard, attualmente quello vigente da utilizzare è ricavato dal DM del 10/02/14 ed è obbligatorio dal 15 ottobre 2014. 

Quali informazioni inserire nel rapporto di controllo di efficienza energetica?

Al fine di compilare in maniera corretta il rapporto di controllo di efficienza energetica, l’articolo 3 del decreto Ministeriale 10 febbraio del 2014 ci dà delle indicazioni precise. 

Tra i vari adempimenti abbiamo quello della forma, infatti, gli allegati devono essere inoltrati in formato pdf e caricati sul sito del Ministero dello sviluppo economico (MISE). Al fine di facilitare e uniformare la compilazione del libretto di impianto, il CTI, Comitato Termico Italiano, mette a disposizione degli esempi applicativi per le tipologie impiantistiche più diffuse. In ogni caso, le informazioni sempre necessarie, per ottenere un libretto compilato in maniera corretta, è necessario che vengano inseriti le seguenti informazioni:

  • compilazione delle generalità, allegato A;
  • documentazione tecnica, allegato B;
  • il trattamento dell’acqua, allegato C;
  • l’ispezione visiva eseguita sull’impianto, allegato D;
  • le prove strumentali, allegato E;
  • Suggerimenti e raccomandazioni del manutentore, allegato F.

Compilazione delle generalità: Allegato A

Il documento di compilazione delle generalità, l’allegato A, per essere redatto in maniera corretta, deve riportare:

  • i dati identificativi dell’impianto; 
  • i dati del responsabile dell’impianto o dell’azienda che esegue le operazioni di controllo;
  • il codice catastale dell’impianto;
  • la potenza termica dell’impianto;
  • l’indirizzo dell’immobile ove è installato;
  • i dati dell’azienda manutentrice;
  • se il responsabile è il proprietario, un’occupante, l’amministratore del condominio o altro.

La figura del responsabile dell’impianto merita un’ulteriore precisazione in quanto, oltre al nome, il cognome ed il codice fiscale, potrebbe essere necessario riportare anche la ragione sociale se questa figura è un’azienda, quindi la Partita Iva e la sede legale.

La documentazione tecnica: allegato B

L’Allegato B altro non è che la documentazione tecnica che si trova insieme all’impianto, in casi analoghi, il manutentore avrà l’obbligo di legge di verificare che quanto dichiarato sia conforme a quanto installato e di spuntare le apposite caselle. Quindi dovrà fare un’ispezione completa ed eseguire una relazione.

Il trattamento dell’acqua: allegato C

L’Allegato C è quello dedicato al trattamento dell’acqua ed è inerente a verificare la durezza dell’acqua e gli eventuali trattamenti disposti. Nel caso in cui fossero eseguiti dei trattamenti questi dovrebbero essere segnalata nell’apposito modulo.

L’ispezione visiva eseguita sull’impianto

L’Allegato D invece è utile al fine di formalizzare quanto il manutentore riesce a percepire facendo una semplice ispezione visiva dell’impianto. La modulistica dovrà essere compilata mettendo delle croci in risposta a delle domande, quindi, dovrà dichiarare se la verifica è risultata positiva, negativa o non pertinente.

Le prove strumentali

Per ciò che riguarda l’allegato E, invece, possiamo dire che fa riferimento alle cosiddette prove strumentali con la finalità di effettuare una verifica incrociata dove si riportano tutti i dati a disposizione:

  • fabbricante;
  • modello;
  • matricola;
  • tipologia del gruppo termico (singolo, modulare, ecc.);
  • potenza nominale. 

Anche in questo caso verrà effettuata una serie di verifiche dove dovrà essere selezionata la spunta positiva, negativa o non pertinente, questo per segnalare il corretto funzionamento dei dispositivi. Fatto questo servirà eseguire un ultimo passaggio, ovvero compilare la tabella per ogni valore rivelato durante le misurazioni, quindi:

  • la temperatura dei fumi;
  • la temperatura dell’aria comburente; 
  • la percentuale di ossigeno e anidride carbonica; 
  • il rendimento di combustione; ecc.

Suggerimenti, raccomandazioni e prescrizioni del manutentore

L’allegato F, invece, è l’ultima verifica da eseguire all’interno del rapporto di controllo di efficienza energetica. All’interno di questo allegati verranno inseriti i suggerimenti che il manutentore ritiene utili per permettere l’impianto di rimanere efficiente o addirittura migliorarlo, e le raccomandazioni dove il tecnico manutentore indicherà gli interventi che ritiene necessari per risolvere una eventuale anomalia di natura lieve; quindi, che non mette in pericolo il funzionamento dell’impianto. Infine, la sezione prescrizioni, indica le carenze che sono state riscontrate e che possono mettere in pericolo il funzionamento dell’impianto.