La bolletta può nascondere tra le voci dei costi difficili da capire, oppure non dovuti: una di queste voci è quella che si indica genericamente con “perdite di rete”. Cosa sono le perdite di rete in bolletta e cosa vuol dire questa frase indicata in bolletta? In questa guida facciamo chiarezza e scopriamo cosa c’è dietro a questa espressione tecnica.
Approfondimenti
Cosa si intende per perdite di rete
Cosa sono le perdite di rete in bolletta e cosa significano? Quando ricevi una bolletta, dovresti sempre ricordarti di verificare le voci in piccolo o poco chiare, perché spesso contengono dei costi aggiuntivi su cui puoi intervenire per tagliare i consumi e risparmiare.
Le perdite di rete sono dispersioni di energia elettrica. Queste dispersioni possono capitare durante la produzione o la distribuzione di energia per tantissimi motivi: surriscaldamento dei fili di trasmissione, produzione in più rispetto al previsto, lavori sulle linee, ecc. Quello che è certo è che si è persa corrente elettrica nel percorso tra il centro di produzione e casa tua (o dove usi la corrente). Il costo di questa energia persa va direttamente nella bolletta della luce del cliente finale.
Quante sono queste perdite in media? L’ente di riferimento ARERA si riunisce periodicamente per rendicontare le perdite. In generale gli impianti ad alta tensione perdono in media il 2% della corrente erogata. La percentuale sale al 10% per le forniture a bassa tensione.
Come sapere se hai delle perdite di rete in bolletta? Ricorda di verificare bene non solo la voce specifica, ma anche la voce più generica Componente energia. Se noti che i kW presenti nella componente energia sono di più di quelli indicati nei consumi, allora c’è una dispersione e la stai pagando. Potresti trovare questa voce indicata anche come Spese per la Materia Energia.
Come vengono calcolate le perdite di rete in bolletta
Dato che al momento non ci sono strumenti per evitare le perdite di rete, almeno un minimo, ci sono gestori che non indicano i kW persi e inseriscono tutto nelle voci più generiche, accanto ai consumi. Quando c’è una gran differenza tra consumi e perdite, devi agire subito. Ecco come:
- Contatta il servizio di assistenza del tuo fornitore di energia e chiedi perché in più bollette (almeno 3 consecutive) hai notato la differenza tra consumi e calcolo finale dei kW. Richiedi una verifica tecnica per capire cosa sta succedendo.
- Contatta l’ARERA ed effettua una segnalazione se necessario. L’ente di controllo ARERA ha uno sportello per le segnalazioni. Se non ottieni risposta da parte del fornitore di energia, puoi chiedere all’ente di verificare cosa succede e perché ci sono dei costi continui in più addebitati in bolletta.
- Chiedere aiuto alle associazioni dei consumatori. Se il problema persiste, allora ti consigliamo di rivolgerti alle associazioni per i consumatori e di non agire da solo tramite avvocato. Infatti, le associazioni conoscono già le normative di riferimento e hanno un potere negoziale maggiore, perché portano sul tavolo più di una pratica.
Infine, quando noti in 3 bollette consecutive una dispersione di energia e non ottieni risposte, valuta la possibilità di cambiare il tuo fornitore di energia. Il mercato premia chi ha maggiore trasparenza verso l’utente finale.
Come vengono calcolate le spese di trasporto dell’energia elettrica
Oltre al consumo di energia elettrica e alle eventuali perdite di rete, la gestione delle infrastrutture e il trasporto dell’energia hanno dei costi che si tende a non considerare quando si firma un contratto. Un esempio di questi costi è quello per il contatore, che le società pagano ogni anno. Le altre 2 voci di spesa che ti ritrovi in bolletta come spese di trasporto sono il costo sulla potenza del contatore e quello sul consumo di kWh. Questi costi sono definiti dall’ARERA e le società sono tenute a pagarli.
Il fatto che ci siano delle perdite di rete si può considerare comune e anche il fatto che ogni tanto si paghi anche questo costo in bolletta. Quando preoccuparsi? Se gli aumenti sono continui per dispersioni sempre più frequenti i casi sono due: o c’è un problema alla rete elettrica che non viene sistemato, oppure c’è un errore contabile che va segnalato. Nel primo caso non avrai diritto a eventuali rimborsi, ma nel secondo potresti avere in automatico uno sgravio sulla bolletta di conguaglio.
Le società di fornitura elettrica sono tenute a informarti dello sgravio e a indicarti quanto hai ottenuto nella bolletta di conguaglio senza richieste o domande da parte tua. Il tuo compito è solo quello di segnalare il disservizio, perché se è continuativo c’è qualcosa che non va e finché non c’è una segnalazione è difficile che la società se ne accorga. Ti consigliamo di non provare segnalazioni temerarie, ma di conservare sempre le bollette dove pensi ci sia un problema per eventuali controlli.