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Legge condominio bombole gas: cosa dice e come si applica

Una bombola del gas collegata correttamente

L’utilizzo delle bombole del gas GPL, acronimo di Gas di Petrolio Liquefatto, nei condomini è molto diffuso, anche se all’interno dello stesso immobile è presente il metano.

La bombola del gas viene utilizzata per i motivi più disparati come ad esempio per cucinare, oppure per provvedere al riscaldamento dell’acqua corrente.

Tuttavia, l’utilizzo errato delle bombole, o anche se non dovesse essere eseguita una giusta manutenzione, potrebbe portare sia ad uno spreco di gas, che a delle problematiche molto più serie in quanto rappresenta una delle prime cause di incidenti domestici; quindi, per ridurre i rischi si deve prestare molta attenzione alle normative di riferimento vigenti e soprattutto bisogna applicare un’ottima diligenza e seguire sempre i protocolli indicati.

La normativa vigente per gli impianti a Gas

Tutti gli impianti di gas di uso domestico devono attenersi alla norma UNI 7131/1999 perché, la legge condominiale sulle bombole del gas, ha la capacità di fissare i criteri per eseguire una giusta progettazione, una corretta installazione e, infine, il giusto esercizio e la corretta manutenzione degli impianti che abbiano una portata fino ad un massimo di 35 kW, quindi non maggiore di 70 kg.

La normativa UNI 7131 del 1999, non ha valore solo per i condomini ma bensì per tutti gli immobili.

A causa dei numerosi incidenti, le bombole del gas non possono essere installate “ad occhio” ma necessitano di un protocollo ben preciso altrimenti si incorre in delle sanzioni di carattere pecuniario, infatti, come prima cosa, le bombole GPL non possono essere installate al di sotto del livello del suolo stradale, come nei garage, nelle cantine o nei seminterrati, e nemmeno in prossimità dei locali che hanno contatto diretto con altri locali posti al di sotto del suolo stradale, questo in virtù della pericolosità che un gas di questo tipo può avere, infatti, il GPL è un gas che detiene un peso specifico maggiore dell’aria e quindi tende ad andare verso il basso; nel caso in cui ci fossero fughe di gas si rischierebbe di accumulare un quantitativo di gas tale da rendere l’ambiente esplosivo e infiammante. Per lo stesso motivo non devono essere posizionate vicino a una fonte di calore o esposti alla luce del sole, al vento o alla pioggia, ma vanno posizionate in un ambiente arieggiato, in modo da favorire il ricambio d’aria.

L’installazione nei locali interni è determinata da ulteriori limitazioni: 

  • la stanza, innanzitutto, deve superare i 10 metri cubi;
  • le stanze che misurano dai 10 ai 20 metri cubi è possibile installare al massimo una bombola da 15 kg; 
  • nei locali con grandezza dai 20 ai 50 metri cubi si può installare fino ad un massimo di due bombole da 15kg ciascuna; 
  • nei locali che superano i 50 metri cubi l’installazione consentita è di due bombole di gas, per un totale di 40 kg;
  • la bombola GPL non potrà essere riempita nella sua totalità, ma bensì all’80%, il restante 20% deve essere riempito di vapore, il rischio di una bombola riempita nella sua totalità della capienza è elevato; infatti, rischierebbe di scoppiare oppure di allentare la valvola che regola la fuoriuscita.

Le singole bombole di GPL possono essere installate anche all’aperto, non c’è una violazione della normativa; tuttavia, bisogna sempre tenere a mente che esistono delle disposizioni da seguire: la bombola non può rimanere alla mercè dei fattori climatici, deve essere in un ambiente protetto e areato o all’interno di un locale.

Come sostituire le bombole del gas?

Il corretto protocollo che porta alla sostituzione della bombola del gas prevede che questa operazione debba sempre essere eseguita con il rubinetto chiuso, anche nel caso in cui potrebbe sembrare che la bombola sia completamente priva di gas. 

Le bombole del gas, sia che esse siano semi vuote, completamente vuote, o inutilizzate non possono essere disposte all’interno di appartamenti, sarebbe un rischio inutile e, per i motivi già citati, non possono nemmeno essere disposte in cantina o in garage.

La buona prassi prevede che, una volta utilizzata la bombola, questa debba essere riconsegnata al proprio rivenditore, il quale verrà ad installare una nuova bombola. 

È assolutamente vietato, nonché pericoloso, sia abbandonare la bombola tra i rifiuti, sia cercare di ricaricarla in autonomia, quest’ultima operazione deve essere eseguita solo ed esclusivamente presso gli stabilimenti autorizzati perché possiedono le conoscenze giuste per eseguire il lavoro in sicurezza.

Se viviamo in un condominio, l’amministratore condominiale sarà responsabile in sede civile che penale, quindi dovrà garantire la sicurezza del condominio, per cui in qualunque momento potrà proibire l’utilizzo delle bombole nelle parti comuni se i protocolli non sono rispettati e potrà richiedere l’intervento delle autorità per le parti private.