Tra i termini più ricorrenti nelle comunicazioni e conversazioni degli ultimi mesi troviamo amaramente “inflazione“e “caro vita 2023“. Secondo i dati Istat, nel quarto trimestre del 2022 il potere di acquisto delle famiglie italiane è diminuito di quasi il 4% rispetto ai tre mesi precedenti, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi. L’inflazione ha raggiunto quasi il 12% nell’ultima parte dell’anno scorso.
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Ma come cercano di risparmiare gli italiani per fronteggiare il carovita 2023? Purtroppo, anche riempiendo di meno il carrello. Everli, un marketplace per la spesa online, ha condotto un’analisi sugli acquisti effettuati sul suo sito e via app negli ultimi dodici mesi, e ha condotto un’indagine ad hoc tra i consumatori per comprendere le abitudini di spesa degli italiani durante il carovita 2023.
Caro vita 2023: bando al superfluo
Secondo l’indagine condotta da Everli, oltre il 57% degli intervistati dichiara di spendere tra i 200 e i 300 euro al mese al supermercato, mentre solo il 25% riesce a comprare tutto ciò che gli serve con meno di 200 euro.
Il 67% degli intervistati ammette di spendere di più rispetto al passato per gli stessi prodotti a causa dell’inflazione. Ma quali strategie mettono in atto gli italiani per far fronte ai rincari durante la spesa? Innanzitutto, cercano di evitare acquisti superflui (42%) e preferiscono i prodotti in offerta (33%). Inoltre, sfruttano i programmi fedeltà per ottenere sconti speciali (27%) e aumentano la preferenza per i prodotti a marchio del distributore (18%).
Analizzando gli acquisti effettuati su Everli, si nota che nel 2022 quasi il 17% dei prodotti acquistati tramite la piattaforma era in promozione. L’attenzione verso i prodotti a marchio del distributore è cresciuta insieme al carovita 2023, rappresentando il 36% degli acquisti totali su Everli nel dicembre scorso (+4% rispetto al primo trimestre dello stesso anno). Inoltre, sono stati acquistati oltre un milione di prodotti tramite cashback istantanei, offrendo uno sconto immediato sulla spesa.
Carovita 2023: precedenza alle private label
Secondo lo studio di Everli, il 70% degli italiani ha ridotto gli acquisti al supermercato nell’ultimo anno a causa dei rincari. Per contenere l’impatto dell’inflazione e del caro vita 2023, si tagliano soprattutto le bevande alcoliche (43%), ma anche la frutta e la verdura a seconda delle necessità (40%). Tuttavia, sembra che gli italiani non riescano a rinunciare a formaggi e affettati (37%) né a snack dolci o salati (29%).
Analizzando gli acquisti su Everli, emerge una tendenza al risparmio: i formaggi e salumi sono i prodotti private label, ossia a marchio del distributore, più acquistati, grazie a un prezzo mediamente conveniente rispetto ai brand più noti.
Le dieci categorie a marchio del distributore più acquistate
- Formaggi e salumi
- Frutta e verdura
- Surgelati e gelati
- Sughi, scatolame e condimenti
- Latte, burro e yogurt
- Colazione, dolciumi e snack
- Carne e pesce
- Igiene e cura personale
- Pasta, riso e cereali
- Acqua e bevande analcoliche
Supermercato abituale, marchi diversi
Per far fronte al carovita 2023, sembra che gli italiani abbiano imparato qualcosa. I consumatori intervistati da Everli confermano di aver acquisito nuove abitudini per far fronte ai rincari, come fare acquisti più mirati e consapevoli (41%), valutare attentamente il rapporto qualità-prezzo dei prodotti (37%) e monitorare sconti e offerte più frequentemente (31%).
Inoltre, il 43% degli intervistati afferma di aver imparato a preparare nuove ricette per utilizzare gli avanzi e ridurre gli sprechi alimentari. Oltre il 94% degli intervistati dichiara di voler introdurre ulteriori soluzioni per risparmiare nei prossimi tre mesi.
Sebbene siano ancora riluttanti ad abbandonare il proprio supermercato abituale per uno più conveniente (8%), il caro prezzi ha influenzato la fiducia nei confronti dei brand. I consumatori sono ora pronti a scegliere prodotti più economici indipendentemente dal loro marchio (64%) o a rivolgersi a mercati rionali o fattorie con rivendita diretta per alcuni acquisti (34%).
Le iniziative per il taglio dell’IVA
Secondo la ricerca di Everli, le donne sono maggiormente colpite dal caro prezzi, percependo un aumento dei prezzi del 10% (riportato dal 63% delle intervistate), rispetto alla media del 5% riportata dagli uomini (stima dichiarata dal 66% degli intervistati). Nonostante i vari tentativi di risparmio, ci sono beni che non possono essere eliminati dalla lista della spesa e che influiscono sui bilanci familiari e personali.
Pertanto, Everli ha lanciato l’iniziativa #SpesaEsclusIVA, con cui la piattaforma assorbe il costo dell’IVA su prodotti per la protezione dell’igiene intima femminile (come tamponi e assorbenti) e su beni essenziali per l’infanzia (come biberon, latte in polvere, pannolini e omogenizzati) un altra categoria che pesa molto sulle famiglie, soprattutto durante il primo anno di vita di un bambino.