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Bitcoin, nel Regno unito si cambia. C’è da preoccuparsi?

Come è normale che sia, il mondo dei bitcoin è in continuo aggiornamento. Stiamo parlando, infatti, di una tecnologia in fase di crescita, in continuo divenire, con possibilità di guadagno ma anche di rischi finanziari.

In questo ambito così aperto al cambiamento, anche per le stesse istituzioni si tratta di una novità. Parlare di monete virtuali, di web3 o di criptovalute non è semplice neanche dal punto di vista normativo.

Così, con l’inizio del 2023 gli investitori inglesi devono fare i conti con le nuove linee guida varate dal Governo centrale per quanto riguarda il settore dei bitcoin e delle cripto.

Nelle 80 pagine del documento si evidenzia l’approfondimento e lo studio su un tema poco dibattuto soprattutto a livello governativo. Questo rappresenta senza dubbio un primo passo per conoscere nel dettaglio tutto il sistema che ruota intorno alle monete digitali.

Questo mercato finanziario avrà, dunque, delle regole precise da seguire e, nonostante sia ancora una fase preliminare, è certamente un primo passo per la regolamentazione di un settore in costante divenire.

Come si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale del Governo inglese, l’obiettivo è quello di proteggere i consumatori e gli investitori da frodi e truffe e per garantire la sicurezza degli investimenti. Con questa regolamentazione si definiranno i limiti di azione e il rafforzamento delle regole. Tutto questo sarà importante anche per trasformare la Gran Bretagna in un hub tecnologico, attirare investitori e grandi aziende mondiali.

Il documento dimostra, dunque, la volontà, anche politica, di aprirsi al nuovo, all’innovazione e di promuovere il mercato finanziario dei bitcoin. Il settore dei servizi finanziari è centrale per la capitale inglese, Londra, e deve abbracciare i cambiamenti che la tecnologia impone. Crescita dell’economia da un lato, ma protezione dei consumatori dall’altro: sono questi i due asset intorno ai quali si sviluppa il documento. Ed è anche per questo motivo che, entro il 30 aprile 2023, gli esperti del settore potranno inviare feedback per elaborare la nuova regolamentazione.

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