La carne USA è una possibile opportunità di investimento nel mercato americano, visto che in Italia c’è il blocco totale sulla carne sintetica? Prima di investire, è importante fare chiarezza su quanto sta avvenendo in questi giorni negli Stati Uniti e sulle posizioni in merito alle importazioni in Italia e all’interno dell’Unione Europea. Quali sono le reali opportunità di investimento e come muoversi all’interno di un panorama complesso?
Approfondimenti
Carne USA e l’accordo UE sulle importazioni
Nel 2019 ci fu un accordo tra l’UE e gli Stati Uniti sulle importazioni di carne americana nei Paesi membri. Questo patto consentì agli Usa di esportare circa 35 mila tonnellate all’anno in Europa stando alla stima riportata dal Corriere ai tempi. L’accordo arrivò solo dopo 30 anni di discussioni in merito agli ormoni utilizzati negli allevamenti americani. Infatti, alcuni Paesi che avrebbero poi fatto parte dell’Unione non ritenevano sicura la carne importata da USA e Canada per via degli ormoni della crescita utilizzati durante l’allevamento degli animali.
Nel 1998 la questione finì al tribunale internazionale, dove gli USA ottennero ragione per sentenza. L’anno successivo gli Stati Uniti imposero un dazio doganale su questo tipo di prodotto del valore di 116 milioni di euro all’anno. Dopo un secondo ricorso in tribunale che non portò a reali cambiamenti, nel 2009 arrivò la prima bozza di accordo, firmata però solo 10 anni più tardi. Il protocollo d’intesa si riferisce solo alle carni bovine.
Il NO dell’Italia alla carne sintetica statunitense
La questione è tornata alla ribalta nel luglio 2023, quando il Governo italiano ha vietato la carne sintetica. Non si tratta della carne americana nello specifico, ma della produzione di carne in provetta in Italia e dell’importazione di carne sintetica dall’estero, con particolare riferimento a Stati Uniti e Israele, ma non solo.
La normativa non fa riferimento a Paesi specifici, ma alle modalità di produzione, rendendo impossibile investire in carne sintetica italiana. La legge stabilisce anche che i derivati vegetali non possano essere indicati come carne nelle etichette.
Questa scelta sembrerebbe però lontana dalle direttive europee, che vedono in questo tipo di carne una possibilità di mercato interessante, che rientra negli investimenti sostenibili. In più, secondo gli analisti europei la carne sintetica entrerà prima o poi nel mercato europeo, quindi vietarla in un singolo Paese avrebbe poco senso.
Quello dell’Italia non è un NO totale alla carne americana, ma solo un voler tutelare le produzioni e le importazioni da quello che è stato considerato un pericolo per la salute da parte dei produttori e della classe dirigente.
Carne USA e il caso zecca
Prima di investire nella carne USA sperando nel mercato interno americano, è importante sapere come sta andando lì e cosa sta succedendo. Infatti, negli ultimi tempi una zecca ha colpito più di 450 mila abitanti: una volta punti da questo animale, si diventa allergici alla carne rossa. Quindi, potrebbero venir meno i consumi di carne di vitello, manzo, coniglio, maiale, agnello, capra e cavallo. La malattia si chiama sindrome di Alpha-gal e comporta la trasmissione di virus e batteri attraverso il morso della zecca in questione.
Così gli interessati hanno anche la reazione allergica come sintomo del morso in un Paese dove la carne si consuma in quantità industriali. A peggiorare la situazione ci sarebbe il fatto che l’allergia si presenta dopo rispetto al morso, quindi all’inizio la persona potrebbe non rendersi conto della situazione se non dalle 2 alle 6 ore dopo l’evento scatenante.
La sintomatologia cambia da persona a persona e ha diversi livelli di gravità, ma comunque rischia di dare una mazzata alla produzione di carne USA, quantomeno dal punto di vista dei consumi.
Carne USA, come investire
In un contesto così è difficile fare delle previsioni di investimento. Il Dipartimento dell’Agricoltura americano aveva annunciato un investimento di 43 milioni di dollari a fine marzo 2023 sulla ricerca per trovare nuovi metodi per produrre la carne, individuando poi 14 piccole e medie imprese beneficiarie. Prima di iniziare a investire conviene aspettare di avere dati certi per verificare se la zecca ha portato effettivamente a un calo dei consumi sul mercato interno.
Per quanto riguarda il nostro Paese, l’Italia punta più a valorizzare le produzioni locali in questo momento, quindi se si vuole investire conviene agire sul mercato azionario, oppure su operatori specializzati in fondi sulla carne americana o sull’alimentare in genere. Investire in beni alimentari a livello internazionale significa dare un’occhiata alle tendenze anche nei mercati di zona, tenendo conto che negli USA la carne sintetica e con ormoni è considerata sicura, aspetto che invece non si può dare per scontato in Italia.
Affidarsi a specialisti che sappiano indicare dei fondi di investimento è la strategia migliore per poter iniziare a investire nella carne USA e nel mercato della carne in genere, perché poi questi fattori incidono anche sull’apprezzamento della carne italiana nel mercato interno.