Tetto debito USA: default evitato ancora una volta. È una buona notizia per gli investitori americani e non solo. Infatti, il recente aumento dei tassi voluto dalla Banca Centrale Europea aveva fatto tremare gli operatori finanziari anche per il mercato americano. Il tetto del debito è stato sospeso fino al 2025, per consentire i pagamenti correnti. Quali sono le conseguenze sui mercati internazionali e in Italia?
Approfondimenti
Come funziona il tetto del debito Usa
Nel 1917 gli Stati Uniti decisero di porre un limite a quanto lo Stato potesse indebitarsi per legge. La Federal Reserve – la Banca Centrale Americana – può decidere in base alla situazione economica di far alzare o scendere i tassi di interesse, ma sul tetto del debito Usa l’ultima parola va al Senato. Lo scorso 2 giugno è arrivata l’approvazione ufficiale. Il risultato è che il tetto massimo resterà di 31.400 miliardi di dollari fino al 2025. Perché è così importante avere queste informazioni?
Gli Stati Uniti sono il Paese più ricco del mondo per PIL. In più, il dollaro rappresenta un indice di riferimento per il cambio tra valute, tra metalli come l’oro, per il prezzo del petrolio e ha anche la sua influenza nelle criptovalute. Di conseguenza, se la moneta si rafforza o scende di valore, le conseguenze sui mercati internazionali sono dirette e indirette.
Cosa succede se Usa va in default
Cosa succede se gli Stati Uniti vanno in default? L’impossibilità di pagare i propri debiti costringerebbe il governo americano a bloccare immediatamente gli stipendi di tutti i dipendenti pubblici. Non si tratta solo degli addetti all’amministrazione, ma anche dei militari e delle forze di polizia. Vale anche per pensioni e sussidi, per un coinvolgimento immediato di circa 8 milioni di persone. Il crollo appena evitato avrebbe avuto anche conseguenze dirette sull’emissione dei titoli di Stato, emessi lo scorso 6 giugno.
Secondo le stime dell’intermediario T. Rowe Price anche un default temporaneo avrebbe causato una catastrofe sui mercati, che avrebbero fatto molta fatica a riprendersi. Così, invece, si sono evitate conseguenze pesanti e un mercato definito a caduta libera.
Tetto debito Usa: cosa sta succedendo
Il tetto debito Usa è stato sospeso per 2 anni. Per il momento non è chiaro come andrà l’andamento dell’accesso al credito negli USA. Infatti, questo aspetto dipende dalle decisioni delle singole banche regionali. La Federal Reserve potrebbe pensare a una riduzione dei tassi di interesse. D’altra parte il presidente Jerome Powell aveva dichiarato di recente di non voler alzare ancora i tassi di interesse. Ci sono anche alcuni segnali di crescita incoraggianti nel resto del mondo. In Cina ci sono novità nella gestione del Covid-19, che ha dato nuova linfa all’economia.
I prezzi dell’energia rallentano dopo un primo trimestre 2023 devastante. Secondo Rowe Price, però, la crescita potrebbe non bastare per eliminare lo spettro della recessione. La risposta potrebbe arrivare dal mercato del lavoro americano. Anche se i dati sull’occupazione sono da tenere sotto controllo, per Rowe Price il mercato sembrerebbe solido all’apparenza. La Fed potrebbe mantenere un approccio restrittivo sulla moneta prendendo in considerazione proprio l’indicatore lavoro. Anche le banche regionali potrebbero essere un punto interrogativo, perché ora come ora non si sa quanto sarebbero disposti a concedere come prestiti a imprenditori e lavoratori.
Il consiglio dell’esperto in questo contesto – soprattutto per chi opera sul mercato americano – è quello di puntare alle obbligazioni e non alle azioni, almeno finché non si avrà la certezza sulla presenza di una recessione o no.
Tetto debito Usa, le conseguenze in Italia
In Italia e in Europa le conseguenze di un default si possono intuire. Il Belpaese ha esportato negli Usa merce per oltre 15 milioni di euro di valore nei primi 3 mesi del 2023 secondo una stima di Info Mercati Esteri. In più, l’Italia ha un debito con gli Stati Uniti. Questi due anni di stop significano per l’Italia e per l’UE in generale una certa stabilità, con cui si potranno affrontare le nuove sfide economiche. Lo scorso 26 aprile la Commissione Europea aveva dato il via a una serie di iniziative legislative proprio sulla questione del debito pubblico dei singoli Stati membri e di come affrontarlo.
Per gli investitori italiani sarà molto importante capire se l’Unione Europea riuscirà nei suoi obiettivi, rafforzando le economie dei singoli Paesi (quindi anche del nostro). La sospensione del tetto del debito Usa consente di vedere più chiaramente come verrà utilizzato il PNRR e quali sono gli investimenti su cui puntare grazie a una regolamentazione più semplice all’interno del panorama europeo.
Il panorama internazionale deve restare sotto ai riflettori per capire se i diversi fattori economici riusciranno a rendere stabile la crescita ed evitare il rischio di recessione internazionale. In questo contesto anche il proseguire del conflitto in Ucraina non aiuta alla stabilizzazione dei mercati, soprattutto per chi opera su materie prime come il grano.