Nel 2023 il caro mutui si è fatto sentire. L’anno che si sta per concludere è stato difficile per i mutui soprattutto a causa del forte aumento dei tassi di interesse. Le circostanze geopolitiche ed economiche, infatti, hanno spinto la Bce, la Banca centrale europea, a numerosi rialzi dei tassi di interesse. Tra i fattori principali c’è stata la guerra in Ucraina, l’iperinflazione causata dalla crisi energetica e altri fattori concorrenti.
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Come ha sottolineato l’Osservatorio SalvaLaTuaCasa promosso dalla società benefit Save Your Home e realizzato con Nomisma, il rialzo dei tassi imposto dalla Bce per fronteggiare l’inflazione ha portato ad un crollo delle erogazioni dei mutui del 40% dall’inizio di quest’anno. Lo studio ha rilevato che il 36% delle famiglie con mutuo in corso ha un mutuo con tasso variabile e questo ha portato ad avere un effetto negativo sul reddito netto arrivando a superare il 60%.
I tassi di interesse e il caro mutui del 2023
Come dicevamo, i tassi di interesse sono stati la maggiore causa del caro mutui del 2023. A dicembre, il tasso medio di un mutuo a tasso fisso a 20 anni è pari al 4,2%, rispetto al 2,2% di dicembre 2022. L’aumento dei tassi ha fatto impennare le rate dei mutui, rendendoli più costosi per i mutuatari. I tassi dei mutui a tasso variabile sono aumentati in misura minore rispetto ai tassi dei mutui a tasso fisso. Nell’ultimo mese il tasso variabile a 5 anni è pari al 2,5%, rispetto al 2,1% di dicembre 2022.
I motivi che hanno portato ad un così alto tasso di interesse sono stati senza dubbio l’incertezza economica dovuta dalla guerra in Ucraina che ha portato una conseguente inflazione alle stelle. L’aumento del tasso di interesse è stata una conseguenza della Bce per cercare di limitare i danni dell’inflazione che ha raggiunto il 7,5%. Nei mesi di novembre però ha iniziato la sua discesa nell’area Euro del 2,4% e proseguirà anche a dicembre.
Il rialzo dei tassi di interesse della Bce però prosegue da oltre un anno e questo ha avuto un impatto significativo sul caro mutui. I mutuatari con mutui a tasso fisso hanno visto aumentare le loro rate mensili, mentre i mutuatari con mutui a tasso variabile hanno visto aumentare il rischio di vedere aumentare le loro rate in futuro. Ad esempio, un mutuo a tasso fisso a 20 anni con un importo di 100.000 euro e un tasso del 4,2% ha una rata mensile di 540 euro, rispetto ai 420 euro di un mutuo a tasso fisso a 20 anni con un tasso del 2,2%.
Le conseguenze del caro mutui sul mercato immobiliare
Questo ha portato inevitabili conseguenze sul mercato che ha visto una netta diminuzione delle richieste di mutuo nel 2023 in calo del 10% rispetto al 2022 proprio a causa della riduzione del potere d’acquisto delle famiglie e dell’incertezza economica. Un calo evidente soprattutto tra le famiglie a reddito medio-basso. In un contesto di incertezza, le famiglie sono meno propense a prendere impegni finanziari a lungo termine, come l’acquisto di una casa.
Le conseguenze si ripercuotono sul mercato immobiliare che subisce un calo della domanda di immobili. Secondo i dati dell’Istat già nel primo trimestre del 2023 si è registrato un andamento al ribasso che ha confermato l’andamento negativo dell’anno precedente. Nei primi tre mesi dell’anno si è registrato un calo del 5% rispetto al trimestre precedente e un calo dell’11% su base annua.
Il crollo è di complessivamente 18mila unità e si è registrato in tutto il Paese. Un rallentamento si è visto soprattutto nelle grandi città come Firenze (-17,9%), Roma (-13%) e Milano (-8,9%). Il numero di abitazioni comprate nel terzo trimestre del 2023 è al 41,3% con un lieve miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti di quest’anno ma comparate con lo scorso anno abbiamo un -10%.
Secondo i dati dell’Associazione Bancaria Italiana, nel 2023 sono stati erogati circa 100 miliardi di euro di mutui per l’acquisto di abitazioni. È probabile che questa tendenza continui nel 2024, a meno che non ci sia un cambiamento significativo nelle condizioni economiche.
La Banca Centrale Europea ha già annunciato che continuerà ad aumentare i tassi di interesse nel 2024 e questo porterà ad un ulteriore peggioramento del mercato dei mutui perché le rate saranno sempre più alte e le famiglie sempre più povere e quindi per loro sarà più difficile ottenere e pagare un mutuo.
Cosa fare per affrontare il caro mutui
L’aumento dei tassi di interesse ha avuto conseguenze significative per le famiglie italiane peggiorando le difficoltà economiche, in particolar modo coloro che hanno un piano di mutuo a tasso variabile perché in questo caso le rate mensile variano in base al tasso di interesse.
Ecco come possono affrontare il caro mutui le famiglie italiane:
- Fare un piano finanziario: è importante avere un piano finanziario chiaro per capire quanto si può spendere per un mutuo.
- Rinnovare il mutuo: se il proprio mutuo è a tasso variabile, è possibile valutare la possibilità di rinnovarlo a tasso fisso.
- Ricalcolare la rata: è possibile ricalcolare la rata del mutuo per vedere se è possibile abbassarla.
- Dare un anticipo: dare un anticipo sul mutuo può ridurre la rata mensile.
Il caro mutui è una sfida per le famiglie italiane. È importante essere informati sulle cause, gli effetti e le prospettive di questa situazione per poter prendere le decisioni migliori per la propria situazione finanziaria.