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Quando scenderanno i tassi di interesse? Le previsioni degli esperti per il futuro

Quando scenderanno i tassi di interesse dei mutui? Ecco le ipotesi degli esperti sull’immediato futuro e i consigli su come muoversi

Sono in molti a domandarsi se e quando scenderanno i tassi d’interesse sui mutui. La risposta non è scontata, ma stando agli addetti ai lavori, una cosa è certa, fino a quando l’inflazione è così elevata, le quote dei tassi si terranno costanti. Una sorta di inappellabile stallo economico. 

Ecco le previsioni degli esperti e alcuni suggerimenti su come arginare danni sui mutui già avviati.

Quando scenderanno i tassi di interesse dei mutui?

I mutui a tasso fisso, a partire dal 2022, hanno dovuto far conto con diversi aumenti e a oggi cominciano ad assestarsi su stime man mano sempre più stabili. Parimenti si intravede un graduale rialzo dei tassi variabili, fino a diminuire al minimo la forbice tra le due modalità di tasso, al momento intorno ai 50 punti base.

In occasione di un’intervista, rilasciata a Quotidiano.net, Davide Tabarelli, docente di economia all’Università di Bologna e presidente di Nomisma Energia, società di ricerca sull’energia e l’ambiente, ha discusso sulla questione. Per il professore la premessa è che ogni cosa sia stata condizionata dall’enorme insicurezza e precarietà generate dal conflitto in corso. Proprio Tabarelli affermava:

posso dire che nelle ultime settimane le tariffe di gas ed elettricità sono tornate a scendere e potrebbero continuare a farlo nelle prossime settimane. 

Questo ha causato come inevitabile effetto la discesa dell’inflazione. Tabarelli aveva previsto per metà 2023 un calo dei tassi di interesse, anche sui mutui. Quindi, il momento sarebbe prossimo e a dispetto di altri pareri occorrerebbe solo pazientare ancora un po’.

Come arginare i danni sui mutui già avviati

Stando a oggi e a come evolvono le cose, per moderare ulteriormente le spese del domani sarà essenziale muoversi con rapidità. Quanti abbiano firmato per un mutuo a tasso variabile nessun problema, sono ancora in tempo per la valutazione di una surroga, approdando in questo modo a un tasso fisso: si tratta tuttora di una buona alternativa in quanto varrebbe a dire arrestare la stima della rata nei mesi successivi. 

Le soluzioni:

  • Tentare una surroga. Si tratta di un’attività che garantisce di modificare ogni aspetto del mutuo, facendo appello a un altro ente di credito. Si potrà allora spostare il debito in un’altra banca, diversificando così metodologia, tasso e tempistica del finanziamento. A confermarsi fisso è il capitale residuo del mutuo in via di trasferimento.

Rinegoziazione del mutuo. Altra strada potrebbe essere quella di una rinegoziazione del mutuo con la banca attuale, saltando da un tasso variabile a un tasso fisso o anche a un tasso misto, rata protetta o con cap. Questa rappresenta un’attività che non si presenta come un obbligo per l’ente bancario, solitamente è più semplice il suo ottenimento dopo aver fatto richiesta di un’offerta di surroga da parte di un’altra banca. Ciò nonostante, con la disposizione ufficiale della Finanziaria 2023 (e fino al prossimo 31 dicembre) è stata riabilitata la rinegoziazione di Stato, un procedimento che dà diritto ai fruitori con mutuo aventi specifici requisiti di rinegoziare il tasso del mutuo variabile per trasformarlo in fisso senza l’assenso della banca e a individuate condizioni medesime per ciascuno.

Quando scenderanno i tassi di interesse dei mutui? Il mercato nel 2023

Arrivati a questo punto e stando soprattutto al parere di alcuni esperti, ci si dovrà attendere un mercato che registrerà una contrazione rispetto all’ultimo biennio post pandemico caratterizzato da cifre di scambio in espansione. Questa realtà come influisce su mutui, tassi di interesse, mercato immobiliare?

Nel corso di quest’anno l’acquisto di casa si presenterà più complesso in quanto il mercato immobiliare risulta in transizione per differenti cause: carenza di prodotto, costi non in ribasso, sia per l’inflazione in generale sia per una deformazione del mercato stesso. 

I costi del resto dovrebbero calare a ragione della minore domanda di credito, sebbene la carenza di prodotto mantiene elevati i valori.

Quale direzione per i tassi dei mutui nel 2023?

Non sembrerebbe verosimile che i tassi calino definitivamente nel corso del 2023, in quanto le strategie di sostegno ai consumi che i diversi Esecutivi hanno messo in campo proseguono a serbare alta la domanda, in questo modo sostenendo costi e conseguente inflazione.

Ragion per cui, si consolida l’urgenza da parte della Banca Centrale Europea (Bce) di monitorare la medesima inflazione accrescendo i tassi. 

In definitiva, allora, finché si avrà un’inflazione alta, niente da fare, i tassi dovrebbero continuare la loro ascesa, non si sa fino a che punto. Lo scenario al momento più scontato vede una ulteriore crescita dei prezzi dei mutui nei mesi a venire, dicendo addio a tassi negativi o inferiori all’1%. In linea di massima dare previsioni è sempre complicato, basterebbe un solo evento per stravolgere il tavolo, il 2022 lo ha reso piuttosto evidente per i motivi (bellici) che tutti conoscono. Osservando le indicazioni economiche per così dire oggettive ci si potrebbe immaginare un 2023 con tassi in crescita, e le attinenti conseguenze.

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