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Cessione del quinto della pensione in parole semplici

cessione del quinto ai pensionati

La cessione del quinto della pensione è una formula di finanziamento pensata esclusivamente per i pensionati, caratterizzata da tassi fissi e una rata che non supera un quinto dell’importo mensile della pensione. Questo tipo di prestito offre vantaggi in termini di sicurezza e semplicità: le rate vengono trattenute direttamente dall’ente pensionistico, rendendo il rimborso automatico e garantito.

Vediamo quindi come funziona nel dettaglio e perché è considerata una delle opzioni più affidabili per chi percepisce una pensione!

Che cos’è la cessione del quinto della pensione

La cessione del quinto della pensione è un finanziamento personale in cui la rata della restituzione del prestito viene detratta mensilmente direttamente dalla pensione, senza che il pensionato debba preoccuparsi di pagare manualmente. Il nome deriva proprio dal fatto che la rata non può superare il 20% dell’importo netto mensile percepito, quindi il quinto. A differenza di altri prestiti, questa modalità di rimborso garantisce sicurezza sia per il pensionato che per la banca, poiché il pagamento delle rate è gestito dall’ente previdenziale.

Questo prestito è regolato da normative precise che offrono maggiori tutele ai pensionati, come il contenimento dei tassi di interesse e limiti sui costi applicabili. Inoltre, il tasso rimane fisso per tutta la durata del finanziamento, rendendo più semplice la pianificazione economica.

Chi può richiedere la cessione del quinto della pensione

La cessione del quinto della pensione è riservata esclusivamente ai pensionati.

Come si richiede: i documenti necessari

Avviare la richiesta di cessione del quinto della pensione è molto semplice. Basta infatti fornire una serie di documenti che permettono alla banca di valutare la fattibilità del finanziamento. Ecco i documenti principali richiesti:

  • Documento di identità in corso di validità;
  • Codice fiscale o tessera sanitaria;
  • Ultimi due cedolini della pensione, che attestano l’importo netto mensile percepito;
  • CUD (Certificazione Unica), utile per confermare il reddito annuo;
  • Certificato di pensione, rilasciato dall’ente pensionistico, che riporta informazioni dettagliate sull’assegno percepito e sulla sua natura.

La banca, durante l’istruttoria, potrebbe richiedere ulteriore documentazione specifica per completare l’analisi. Inoltre, sarà fornito al pensionato il documento informativo denominato “Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori”, che riassume le condizioni contrattuali del prestito.

La procedura e la modalità di erogazione

Una volta raccolta la documentazione necessaria, la banca avvia la procedura di istruttoria, che prevede la verifica dei requisiti del pensionato e la formulazione dell’offerta di finanziamento.

La rata di rimborso viene trattenuta ogni mese direttamente dalla pensione: l’ente pensionistico, dopo aver detratto l’importo concordato, provvede a versarlo alla banca. Questo sistema automatizzato garantisce puntualità nei pagamenti e riduce il rischio di inadempienze.

Per quanto riguarda l’erogazione del prestito, i fondi vengono accreditati sul conto corrente del pensionato entro dieci giorni lavorativi dalla data di concessione. La durata dell’intero processo dipende dalla velocità con cui vengono presentati i documenti e completata l’istruttoria.

Come si calcola la rata e la durata del prestito

L’importo della rata e la durata del prestito vengono scelti dal pensionato, nel rispetto di alcuni limiti stabiliti per legge.

  • La rata non può superare un quinto (20%) della pensione mensile netta.
  • La durata del prestito deve essere compresa tra un minimo di 24 mesi (due anni) e un massimo di 120 mesi (dieci anni).

Un vantaggio importante: il tasso d’interesse fisso

Il finanziamento prevede un tasso di interesse fisso per tutta la durata del contratto, con un piano di ammortamento a rata costante, detto ammortamento alla francese. Questo significa che il pensionato pagherà sempre la stessa somma ogni mese, semplificando la gestione delle spese. Inoltre, la cessione del quinto è soggetta alle norme sulla portabilità dei mutui, permettendo al cliente di trasferire il finanziamento a un’altra banca in caso di condizioni più favorevoli.

Possiamo estinguere il prestito quando vogliamo?

Sì, il prestito può essere estinto anticipatamente in qualsiasi momento. Il pensionato ha la possibilità di rimborsare il debito residuo senza attendere la scadenza naturale del contratto. Inoltre, è possibile richiedere un nuovo prestito, procedura nota come rinnovo, dopo aver rimborsato almeno il 40% della durata originale del finanziamento.

Ad esempio, se un prestito ha una durata di 10 anni, il rinnovo può essere richiesto dopo quattro anni di regolare rimborso. Questa flessibilità consente di adattare il finanziamento alle esigenze del pensionato nel tempo.

I vantaggi della cessione del quinto della pensione INPS

La cessione del quinto della pensione presenta numerosi vantaggi rispetto ad altre forme di finanziamento.

  • Tetto massimo al TAEG: sono stabiliti limiti sui costi complessivi del finanziamento, garantendo condizioni vantaggiose per il pensionato.
  • Contenimento dei tassi di interesse: grazie a normative specifiche, i tassi applicati sono più bassi rispetto a quelli di mercato.
  • Condizioni favorevoli: il finanziamento offre maggiore convenienza rispetto ad altre soluzioni creditizie.
  • Trasparenza e tutele: la procedura è regolata da norme che assicurano chiarezza contrattuale e protezione per il cliente.
  • Procedura semplificata: l’istruttoria è più rapida e meno complessa, facilitando l’accesso al credito.
  • Consulenza personalizzata: è possibile avviare la pratica in tempo reale, garantendo maggiore efficienza.

Le garanzie richieste

La cessione del quinto della pensione tiene conto di due aspetti fondamentali: la durata massima del finanziamento, che dipende anche dall’età del richiedente, e l’obbligo di una copertura assicurativa conforme alle normative vigenti. La polizza assicurativa a copertura del Rischio Vita del Cliente è prevista dalla legge.

Questa polizza garantisce che, in caso di decesso del pensionato, il debito residuo venga coperto dall’assicurazione, evitando oneri economici per i familiari. Inoltre, in caso di pagamento del sinistro la compagnia assicurativa non può rivalersi nei confronti degli eredi del Cliente di quanto liquidato dalla Banca. Durante l’istruttoria, il pensionato è tenuto a fornire dichiarazioni specifiche sul proprio stato di salute, necessarie per l’attivazione della copertura assicurativa.

Una procedura semplice, sicura e dai vantaggi innegabili per i pensionati!