La cassa edile cosa rimborsa? La domanda è lecita, soprattutto se paghi la cassa con il tuo stipendio tra le voci di riepilogo sulla tua busta paga. Come interpretare questa voce? Così come ci sono i software per gestire i flussi di cassa o per attualizzare gli investimenti oppure ancora per gestire la contabilità, ci sono degli strumenti che intervengono per rimborsare le spese degli addetti ai lavori. La cassa edile è proprio uno di questi strumenti: interviene con il pagamento o con il rimborso di alcune spese e chiede alle aziende di pagare un’iscrizione che consenta lo svolgimento delle attività correnti. In Italia ce ne sono circa 120. Gli operai che lavorano nei cantieri edili hanno l’obbligo di iscriversi, mentre gli impiegati possono iscriversi solo se vogliono. Quali sono le spese che si affrontano con la cassa edile e cosa si ottiene in cambio?
Approfondimenti
Quanto si prende di Cassa Edile ogni 6 mesi
Il pagamento della cassa edile ogni 6 mesi dipende da quanto guadagna l’operaio in base al suo stipendio orario e al suo ruolo all’interno del cantiere. In più, ci sono delle voci di spesa che il datore di lavoro deve pagare. Quali sono?
- L’8,5% di quanto guadagna il lavoratore 2 volte all’anno per pagare le ferie;
- Il 10% di quanto guadagna il lavoratore 2 volte all’anno per gratifica natalizia o tredicesima;
- Il 3,91% una volta all’anno per l’anzianità professionale edile o APE.
Il dipendente versa il 4,3% al mese + un 1% per amministrazione, anzianità edile, abbigliamento da lavoro e spese sanitarie. Le casse edili sono tantissime, così per avere la certezza sulle percentuali esatte ti consigliamo di fare riferimento al sito ufficiale della cassa edile dove sei iscritto. Ricorda che un operaio non paga di tasca propria la cassa edile, ma paga per via indiretta sullo stipendio, cioè riceve lo stipendio dopo il pagamento automatico di quanto dovuto alla cassa edile: per questo la voce è indicata in busta paga! La sottoscrizione avviene con il contratto di lavoro.
Come richiedere rimborso Cassa Edile
Quali sono i pagamenti e i rimborsi dove interviene la cassa edile? Per i pagamenti, parliamo di:
- Accatonamenti. Servono per pagare la gratifica natalizia e le ferie per un totale di 4 settimane all’anno, cioé 160 ore annue di orario normale per gli operai di produzione;
- Permessi annui. Puoi ottenere fino a 88 ore di permesso all’anno, con un rapporto di 1 ora per 20 ore di lavoro già prestate. Se non usi le ore di permesso, dovrai comunque pagare come operaio il 4,95% della retribuzione,
- L’anzianità edile professionale o APE. È un importo crescente che interviene per chi ha alle spalle almeno 2100 ore lavorate in 2 anni e che si usa per studio, infortunio, malattia, congedo di maternità, o servizio militare.
Oltre ai pagamenti che la cassa edile mette a disposizione, ci sono anche i rimborsi. Quali sono e come richiederli?
- In caso di giornate per malattia non indennizzate dall’Inps;
- Per malattia o infortunio;
- Il 50% delle cure dentistiche per operaio e figli a carico fino a un massimo di 800 euro all’anno;
- Il 50% per apparecchi acustici per operaio e figli a carico fino a 400 euro all’anno;
- Il 50% delle spese oculistiche per operaio e figli a carico fino a 500 euro all’anno;
- Il 50% per le protesi ortopediche o per i presidi terapeutici per operaio e figli a carico fino a 400 euro all’anno.
La domanda per richiedere il rimborso deve essere presentata alla sede della cassa edile di riferimento entro 90 giorni dalla spesa effettuata con in allegato il certificato attestante la prescrizione medica specialistica (AUSL o ASL) e la fattura originale per quietanza. Il modulo di richiesta si trova sul sito ufficiale della cassa edile di riferimento. I dati richiesti sono nome e cognome, data di nascita, numero di iscrizione alla cassa, data e importo delle spese da rimborsare, IBAN dove ottenere il rimborso. Se si parla di spese per figli minori, si inserisce anche il nome del minore. Anche le percentuali di indennizzo possono cambiare da cassa a cassa.
Quanto incide la Cassa Edile sulla busta paga
Le spese per la cassa edile sono:
- maggiorazione permessi (4,95%);
- la maggiorazione Cassa Edile (18,50%);
- l’accantonamento Cassa Edile (14,20%).
Solo l’ultima voce, cioè l’accantonamento, è pagata dall’operaio con la busta paga, mentre la parte restante viene pagata dal datore di lavoro. L’impresa può anche decidere di pagare le spese di trasferta con la cassa edile, oppure come voce a parte nello stipendio indicando questa voce come “Spese di trasferta”.