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Come fare l’estratto conto: la guida per i meno esperti

Calcolatrice nera, penna grigia e nera ed estratto conto con ultima cifra cerchiata

L’estratto conto bancario è un documento ufficiale molto utile per controllare periodicamente le finanze personali, familiari o aziendali. Su questo certificato è possibile leggere le informazioni riguardanti il proprio conto con tutte le operazioni, in entrata e in uscita, effettuate. Controllare periodicamente il conto è una buona strategia sia per capire l’andamento delle proprie finanze, sia per intervenire immediatamente in caso di furti della carta di credito o frodi. 

Gli istituti bancari e non solo mettono a disposizione dei propri correntisti la possibilità di richiedere o accedere al servizio. Ad esempio, è possibile accedere all’ estratto conto online di Poste Italiane per consultare e stampare l’estratto conto quando l’utente lo ritiene necessario. Inoltre, le versioni online permettono anche di rispettare l’ambiente evitando sprechi di carta, temi molto cari a Governi e famiglie. Nel seguente articolo si conosceranno tutte le voci inserite nell’estratto conto, quando richiedere l’estratto conto bancario e se esiste una differenza tra estratto conto e la lista movimenti. 

Le voci inserite nell’estratto conto

Quando si consulta online o su carta l’estratto conto bancario è possibile leggere una serie di voci molto utili per capire l’andamento del proprio conto. Ad una prima lettura può sembrare difficile interpretarlo perché le informazioni da considerare sono tante, ma di seguito vengono indicate nel dettaglio tutti i dati inseriti per una lettura più agevole:

  • Data contabile: Si tratta della data in cui è avvenuta l’operazione indicata
  • Valuta. Con questo termine si indica il giorno in cui si può utilizzare il denaro presente sul proprio conto corrente
  • Dare e avere. Si tratta di due tra le voci più importanti dell’estratto conto. Con il termine “dare” si indicano gli addebiti come ad esempio bollette pagate, prelievi allo sportello, pagamenti, mentre con “avere” le operazioni in entrata come lo stipendio o un accredito. Per entrambi è possibile conoscere il totale.
  • Descrizione. Per ogni voce del dare e avere è inserita una descrizione dettagliata dell’operazione, sia passiva che attiva. 
  • Riepilogo. In questa voce viene indicata la differenza tra operazioni attive e operazioni passive. Si tratta del cosiddetto saldo finale in cui viene inserita anche la data in cui il saldo è stato prodotto.
  • Intestazione. In questa parte, che solitamente si trova in alto, è possibile conoscere le informazioni del cliente, i suoi dati e quelli della banca.
  • Elenco movimenti. Qui è possibile conoscere i movimenti di entrata (come ad esempio bonifici in entrata sul proprio conto) o in uscita (come ad esempio bonifici che vengono inoltrati su conti correnti di altri).
  • Riassunto scalare. Si tratta del conto che la banca invia al cliente in cui è possibile trovare gli interessi.

Quando richiedere l’estratto conto bancario

Risulta importante e necessario conoscere l’estratto bancario sia per controllare periodicamente le proprie finanze sia in caso di truffe o frodi. Nel caso in cui l’utente si accorga di anomalie nell’estratto conto può contestarlo entro 60 giorni. Il cliente, dunque, può richiederlo essenzialmente in due modi:

  • Recandosi presso il proprio istituto di credito e chiedere al responsabile dello sportello l’estratto conto. Nella maggior parte dei casi la banca può mandare l’estratto conto a domicilio in maniera regolare (ad esempio ogni tre mesi)
  • Accedendo online al proprio digital banking e fare accesso all’estratto conto.

In entrambi i casi è possibile modificare i tempi e i modi di ricezione del proprio estratto conto. Inoltre, alcune banche inviano anche un rendiconto annuale. 

Ci possono essere casi in cui il cliente ha necessità di richiedere un estratto conto di anni precedenti ad esempio in casi di cause o contenziosi. Anche in questo caso è possibile fare esplicita richiesta alla banca che provvederà ad inoltrarlo. 

Qual è la differenza tra estratto conto e lista movimenti?

L’estratto conto, come si è avuto modo di spiegare nei paragrafi precedenti, è un documento ufficiale in cui è possibile consultare nel dettaglio lo stato del proprio conto. Anche la lista movimenti è importante per controllare le operazioni in entrate e in uscita che sono state effettuate in un determinato lasso di tempo. Ma quali sono dunque le differenze?

Prima di tutto a rendere differente l’estratto conto dalla lista movimenti è la sua ufficialità. L’estratto conto, infatti, è un documento ufficiale che viene prodotto dalla banca regolarmente e che serve, ad esempio, per le pratiche di mutuo o di un prestito. La lista movimenti, invece, non ha questo valore di ufficialità e per questo non viene richiesta in caso di mutui o prestiti.

Inoltre, l’estratto conto, come si evince nel primo paragrafo, contiene una serie di voci e informazioni dettagliate che, invece, mancano nella lista movimenti. Quest’ultima, infatti, è soltanto una delle tante voci dell’estratto conto in cui è possibile leggere le scritture contabili in ordine cronologico.

In conclusione l’estratto conto bancario è un documento ufficiale che bisogna conoscere e imparare a leggere. Risulta così necessario per tenere traccia di pagamenti, bonifici, stipendi e acquisti.

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