
Sostenibilità e produttività: sono sfide inconciliabili oppure assolutamente alla portata delle imprese? In un contesto quale quello odierno, caratterizzato da continui cambiamenti e persino da una spiccata condizione di instabilità dal punto di vista geopolitico, si tratta di obiettivi che centrare non è semplice, seppur necessario.
Siamo del resto in un’epoca dove la parte del leone spetta alla transizione ecologica e tecnologica, a fronte di una crescente attenzione rispetto all’assunzione di responsabilità. Qualcosa rispetto a cui proprio alle aziende è richiesto di fare quel passo in più, in virtù di una correlazione diretta in termini di impatto ambientale.
Il risparmio energetico rappresenta uno degli ambiti in cui è più semplice intervenire e dove si hanno i migliori risultati, rivelandosi una delle leve più efficaci per ridurre i costi operativi, migliorare la competitività delle realtà di business e allo stesso tempo portare avanti una cultura basata sulla sostenibilità.
Ciò risulta possibile a patto di adottare un approccio strutturato, basato dunque su una logica di miglioramento continuo che parte dall’analisi e dal monitoraggio delle soluzioni adottate. Questo perché ciò che vale oggi può non essere adatto domani.
Il valore aggiunto di una consulenza energetica per le aziende
Per riuscire ad affrontare in modo efficace le sfide energetiche della modernità le aziende devono adottare una vision integrata che prevede l’acquisizione di competenze specialistiche. Non sempre, tuttavia, è possibile disporre tali skills internamente né tanto meno vale la pena.
La soluzione ideale? Rivolgersi a dei professionisti in grado di offrire una consulenza energetica su misura, così da migliorare l’efficienza dei processi, scegliere le risorse di volta in volta più opportune contenendo sprechi e consumi, assicurarsi una conformità in merito alle normative in vigore.
Una delle realtà più affidabili e competenti sotto questo punto di vista è Eccum Energie, la quale si caratterizza per un approccio multidisciplinare che parte da una consolidata esperienza nel mercato energetico e dall’indipendenza dei propri tecnici. Il servizio di consulenza è gratuito grazie alle partnership con diversi fornitori altamente selezionati ma rispetto ai quali vige un rapporto di libertà decisionale e operativa.
Questa scelta è stata fatta per una ragione molto semplice, ovvero nell’ottica di consigliare ai propri clienti la soluzione davvero più efficace, qualcosa che rende l’azienda affidabile e capace di generare un valore concreto nei servizi proposti.
Come ottimizzazione la sostenibilità aziendale: diagnosi tecnica e scelta dei fornitori
Implementare la sostenibilità in azienda nel segno del risparmio energetico vuol dire agire in particolare su due fronti che rimangono distinti seppur complementari, e comunque ottimizzabili grazie a un servizio di consulenza dedicato.
Si tratta da un lato di conseguire una valutazione tecnica dei processi e degli impianti, dall’altro di approntare una gestione strategica per quanto concerne le forniture. Entriamo più nel dettaglio.
Diagnosi energetica: cosa comporta
L’analisi è sempre il fulcro di qualsiasi scelta. Vi fidereste mai, del resto, di un medico che vi propone una terapia senza avere certezza della diagnosi? Questa metafora risulta applicabile anche al panorama energetico, dove attraverso uno studio dettagliato dei flussi e dei vettori adoperati nonché delle prestazioni degli impianti si potrà definire un modello valido per la singola azienda.
Un simile approccio consente di individuare punti di forza e criticità, quantificando gli indici di performance e dando modo di programmare per tempo eventuali adeguamenti futuri e persino in corso d’opera; ciò a patto di approntare un monitoraggio costante della situazione in essere.
Gli ambiti d’interesse della diagnosi energetica risultano pertanto molteplici. Non si tratta di qualcosa di astratto ma di molto concreto. Scelte che si rivelano un prezioso biglietto da visita per l’impresa, oltre che all’insegna di un miglioramento in termini di produttività.
Forniture energetiche: come comportarsi
Di pari passo diventa necessario portare avanti una gestione attenta e precisa delle forniture, per le quali appare opportuno prediligere le fonti rinnovabili rispetto a quelle non rinnovabili, in quanto più sostenibili e performanti. Ciò consente inoltre di ottimizzare i costi in maniera continuativa, prevenendo possibili blocchi produttivi: una condizione da cui tutelarsi alla radice per qualsiasi realtà di business poiché molto più dietro l’angolo di quanto non si possa pensare.
Quali sono gli aspetti da valutare quando si scelgono i fornitori energetici? Oltre all’uso di fonti rinnovabili è buona prassi controllare accuratamente le condizioni indicate nel contratto, monitorare l’andamento delle bollette e il fatto che vengano conferiti tutti i documenti del caso, in ogni singola fase, nella più totale trasparenza.
Un quadro normativo sempre più stringente
Negli ultimi anni il contesto energetico ha registrato un’evoluzione significativa a livello normativo, anche per quanto riguarda la classificazione delle aziende definite energivore. Qualcosa che trova conferma nelle disposizioni contenute nel DL n. 131 del 29 settembre 2023, dove i criteri fondamentali sono quelli inerenti l’ambito in cui opera l’attività e il consumo energetico annuale.
Occorre quindi essere consapevoli se si è davvero un’azienda energivora (o meno), poiché sussistono degli obblighi specifici in termini di efficienza, rendicontazione ambientale e diagnosi energetica. Il rispetto delle suddette condizioni è inoltre vincolante alla possibilità di accedere ai sostegni statali ed europei: motivo in più per effettuare gli opportuni accertamenti con una consulenza energetica ad hoc.