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Quanti soldi servono per vivere bene in italia?

Tre pezzi da 50 euro

A partire dal febbraio 2022 con l’invasione da parte della Russia di Vladimir Putin ai danni del’Ucraina gli italiani (ma in realtà tutta la popolazione europea) ha dovuto purtroppo far fronte ad un costo della vita in aumento, legato soprattutto ad un’alta inflazione. Gli strascichi della pandemia di Covid-19 da poco conclusa e i problemi legati all’approvigionamento delle materie prime hanno fatto schizzare i prezzi dei prodotti di consumo e di molti servizi, causando non pochi grattacapi per i cittadini. A questo tipo di scenario si è aggiunto, come se non bastasse, l’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea di Christine Lagarde, che dal 2019 hanno continuato a salire fino a scendere solo in tempi recentissimi: ciò ha portato, tra le altre cose, ad un incremento ingente dei mutui a tasso variabile, mandando in crisi molti nuclei familiari.

Lo scenario, ad oggi, è ancora molto delicato e sorge dunque spontanea una domanda: ma ad oggi, in Italia, di quanti soldi abbiamo davvero bisogno per vivere bene? La risposta a questo quesito, evidentemente, è molto sfaccettata ed è legata ad una lunga serie di fattori che cercheremo di analizzare qui di seguito.

Il costo della vita nelle città italiane

Ecco tutto quello che c'è da sapere sul costo della vita in Italia e su quanto ci serva per poter vivere tranquilli.
Una persona che conta del denaro

Evidentemente, per cercare di fare luce sul tema è di fondamentale importanza identificare prima di tutto in quale zona del Paese ci si trovi ad abitare. Va da sé, infatti, che la quantità di denaro necessaria per vivere bene non sarà la stessa per chi vive nel centro di una grande città e per chi invece ha preferito abitare in aperta campagna.

Il primo step consiste dunque nel precisare quali sono le città più care d’Italia, quali quelle più convenienti, e partire da qui per fare tutta una serie di considerazioni a cascata. Stando ai recenti dati sull’inflazione di marzo 2023 pubblicati dall’Istat, l’Unione Nazionale Consumatori è stata in grado di compilare una classifica completa delle città italiane con il maggiore aumento del costo della vita. Si tratta di una lista che non include solo i capoluoghi di regione o i comuni con più di 150 mila abitanti, ma copre tutte le città. Questa la classifica aggiornata legata all’inflazione e alla relativa spesa tendenziale aggiuntiva per i nuclei familiari:

  • 1.Bolzano (+2.259 euro);
  • 2 Milano (+2.226 euro)
  • 3. Siena e Imperia (ex aequo, +2.164 euro);
  • 4. Genova (+2.136 euro);
  • 5. Varese (+2.057 euro).

Molto diversa invece la situazione attuale nel Sud e nel Centro Italia, dove l’aumento dei prezzi è stato più contenuto. Questa la classifica delle città più “virtuose” dove il costo della vita è risultato essere più limitato.

  • 1. Potenza (+948 euro);
  • 2. Reggio Calabria e Catanzaro (ex aequo, +1.102 euro);
  • 3. Campobasso (+1.245 euro);
  • 4. Caserta (+1.248 euro);
  • 5. Bari (+1.301 euro).

Insomma, è chiaro come le stesse considerazioni non possano essere fatte a livello omogeneo sul territorio nazionale.

I costi fissi

Proviamo a questo punto, in generale, ad analizzare i vari tipi di costi che un normale cittadino si ritrova ad affrontare quotidianamente, a prescindere dal luogo in cui vive. Tra questi troviamo:

  • Il mutuo/l’affitto;
  • Le utente;
  • Le spese alimentari;
  • Le spese mediche;
  • Altre spese (istruzione per i figli, carburante, divertimento).

Partendo dal primo punto, sappiamo grazie agli ultimi dati dell’Ufficio Studi di Idealista, il principale portale immobiliare in Italia, che ad aprile 2024 i prezzi delle case esistenti nel Paese sono aumentati dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. Questo rialzo ha portato il valore medio nazionale delle abitazioni a 1.850 euro al metro quadro, determinando così una crescita del 2% rispetto all’anno scorso.

In aumento, in parallelo, sono state anche le spese delle famiglie italiane per cibo e bevande, che hanno registrato un aumento annuo record dell’8,1% (+8,4% per il settore alimentare e +5,3% per quello delle bevande). Ma non solo. Anche le utenze sono aumentate nel nostro Paese, con le bollette di luce e gas che hanno visto un incremento medio annuo di 457 euro – pari al 33,6% – tra il 2021 e il 2023.

Considerato quanto possono cambiare le variabili in gioco, per cercare di capire quanti soldi siano sufficienti per stare bene in Italia forse è meglio cambiare approccio e non andare alla ricerca della cifra perfetta universalmente valida.

La cifra giusta per vivere bene

Per riuscire a determinare la cifra necessaria per vivere bene in Italia è necessario fare diverse considerazioni: vediamo quali.
Monetine su un tavolo

Per risolvere la questione sarebbe forse consigliabile compilare una tabella (per esempio, in Excel) indicando i propri attivi e i propri passivi, cioè le entrate (per esempio lo stipendio mensile) e le uscite (tutti i costi sopra citati, compresi quelli variabili che possono essere calcolati con una stima approssimativa).

A seconda delle proprie necessità (e, tra l’altro, del fatto di vivere da soli o all’interno di un nucleo familiare) si potranno trarre le proprie considerazioni. Sottraendo dagli attivi i passivi si riuscirà così ad arrivare ad una somma che determinerà, per esempio, il proprio risparmio su base mensile, che andrà ad aggiungersi al nostro patrimonio. La cifra alla quale arriveremo (per esempio 1000 euro) potrà permetterci in base al nostro stile di vita di vivere in maniera più o meno serena e, per esempio, ci darà la garanzia di poter affrontare spese impreviste (come la rottura di un elettrodomestico) o una vacanza rilassante una volta ogni tanto.

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