Il pagamento delle tasse in Italia è legato alle persone fiscalmente residenti nel nostro Paese, ma non alla cittadinanza. I cittadini italiani che lavorano all’estero possono essere tenuti al pagamento delle imposte solo nel paese di residenza fiscale. Allo stesso tempo, gli stranieri con residenza fiscale in Italia o le società estere con sede fiscale in Italia sono imponibili in Italia anche se non hanno la cittadinanza.
Approfondimenti
Chi ha la residenza fiscale in Italia?
La residenza fiscale si “guadagna” se il soggetto si trova in Italia, anche non continuativamente, per 183 giorni l’anno, diventa 184 negli anni bisestili e se soddisfa una delle seguenti condizioni:
ha la sua residenza in Italia, o dove è interessato, che può essere sia professionale che morale e sociale;
stabilmente residente in Italia, o effettivamente residente nel nostro Paese
Inoltre, sono considerate residenti fiscali tutte le persone iscritte all’anagrafe italiana, indipendentemente dal numero di giorni effettivamente trascorsi in Italia durante l’anno. Questo discorso apre la questione dei cittadini italiani (quindi iscritti all’anagrafe) che lavorano all’estero, nel qual caso possono infatti essere tassati due volte, cioè si trovano sia in Italia (residenza fiscale) che all’estero (dove effettivamente lavorano e generano reddito ).
Tassazione IRPEF: l’imposta sul reddito delle persone fisiche
IRPEF è un acronimo e sta per Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Tra le tasse italiane, questa è la più diffusa perché colpisce tutti i percettori. In Italia la percentuale dell’IRPEF non è univoca, infatti non esiste un’imposta fissa in vigore, ma esistono aliquote e scaglioni diversi, a seconda del reddito del contribuente.
Nella finanziaria 2022 sono cambiati gli inquadramenti e le aliquote rispetto agli anni precedenti, la situazione attuale vede queste percentuali per quattro diverse fasce di reddito:
23%: fino a € 15.000;
25%: da € 15.000 a € 28.000;
35%: da € 28.000 a € 50.000;
43%: più di 50.000€. Inoltre, fino a 8.500 euro, l’IRPEF viene annullata per tasse, quindi di solito si parla di Zone Franche.
H2: Altre tasse sulle Persone Fisiche in Italia
L’IRPEF non è l’unica imposta che pagano i contribuenti italiani, ce ne sono altre. In questa sezione, elencheremo i più famosi.
I.V.A.
Un tipo di imposta che tutti gli individui pagano indirettamente è l’IVA (imposta sul valore aggiunto), che viene addebitata ogni volta che acquistiamo beni o servizi.
L’IVA in Italia è del 22%, ma per alcuni prodotti è notevolmente ridotta. Ad esempio, per gli alimenti di base l’IVA è del 4%, per i prodotti per l’igiene è del 5%, mentre per altri beni non essenziali l’IVA è del 10%.
Canone RAI
Agli occhi degli italiani il canone RAI è considerato una tassa, pari a 90 euro l’anno e si paga in 10 diverse rate attraverso la bolletta della luce. Il canone RAI si applica a chi ha un televisore, l’Agenzia delle Entrate presuppone che la casa in cui abiti abbia un televisore con alimentatore funzionante.
Pertanto, se non si dispone di un televisore, è necessario comunicarlo all’Agenzia delle Entrate compilando e presentando questo documento.
Tasse Universitarie e Scolastiche
Ci sono tasse universitarie per il quarto e il quinto anno di scuola superiore, cioè le tasse scolastiche sono facoltative. Quelli con figli che frequentano gli ultimi due anni di scuola superiore sono tenuti a pagare queste tasse e questo include le tasse di iscrizione, le tasse di frequenza, le tasse per il test attitudinale, i supplementi, i permessi, la maturità e le prove di competenza. Infine, c’è il relativo canone.
L’iscrizione all’università comporta il pagamento di tasse aggiuntive, il cui importo varia a seconda dell’università prescelta e in molti casi in base al proprio ISEE (Indici di Situazione Economica Equivalente).
H2: Tasse in Italia per aziende
Quali sono le imposte sulle imprese in Italia? Una società paga principalmente due diverse imposte, IRES e IRAP, più altre imposte che si applicano per tipo di società.
IRES – Imposta sul reddito delle società
L’IRES è l’acronimo di imposta sul reddito delle società ed è fondamentalmente un’imposta che si applica al reddito di un’impresa. A livello internazionale, questa imposta è nota come imposta sulle società. A differenza dell’IRPEF, l’IRES ha un’aliquota unica, in Italia è del 24%, percentuale confermata anche nel 2022. Quale azienda paga l’IRES?
- società per azioni (S.p.a);
- società a responsabilità limitata (S.r.l.);
- società in accomandita per azioni (S.a.p.a.);
- cooperativa;
- società di mutua assicurazione;
- aziende europee;
- Associazione Europea di Cooperazione residente in Italia;
- enti pubblici e privati residenti in Italia;
- enti pubblici e privati che non risiedono in Italia, ma il cui reddito è prodotto esclusivamente in Italia.
IRAP – Imposta Regionale sulle Attività Produttive
L’IRAP è un’imposta regionale e ha un’aliquota unica, che nel 2022 è del 3,9%. Ciascuna regione può comunque decidere di aumentare o diminuire di un punto percentuale. Possiamo quindi affermare che l’IRAP in Italia è passata dal 2,9% al 4,9%. Per l’importo esatto, ti invitiamo a visitare il sito web dell’ente della tua zona e, in caso di dubbio, a rivolgerti a un commercialista qualificato.
Dal 2022 l’IRAP non deve più essere pagata da ditte individuali, lavoratori autonomi e lavoratori autonomi.
Altre tasse aziendali
IRES e IRAP sono le principali imposte che una società deve pagare, ma ne esistono altre, a seconda del tipo di società. Ad esempio, un contributo annuo al registro delle imprese può essere considerato un’imposta netta sulle società, il cui ammontare varia a seconda del tipo di società. Inoltre, se la proprietà della società è distribuita a più soci e genera utili, al momento della distribuzione viene applicata una ritenuta d’acconto del 26%.